Ridurre i consumi energetici: le buone pratiche in cucina

Ridurre i consumi energetici: Selectra ha messo a punto un vademecum per usare gli elettrodomestici in cucina consumando il meno possibile, facendo attenzione anche alle piccole buone pratiche quotidiane.

A cura di:

Ridurre i consumi energetici: le buone pratiche in cucina

In questo momento i consumi energetici, e quindi il caro energia e le bollette, preoccupano tutti gli italiani, e così anche il comportamento che si assume tra i fornelli può fare la differenza. La cucina, oltre a essere uno degli ambienti più vissuti della casa, è anche ricca di elettrodomestici ed è importante sapere quali sono i più energivori e come utilizzarli al meglio. Basti pensare che in questa stanza, se si usano i fornelli a induzione, si consuma in media circa un terzo dell’energia annua di tutta la casa.

Per questo motivo è preferibile scegliere quelli di nuova generazione e con classe energetica alta. Selectra, servizio che aiuta privati e aziende a scegliere il fornitore di luce, gas, telefonia e internet, ha stilato un vademecum per sensibilizzare al corretto utilizzo degli strumenti in cucina e fornire consigli pratici, utili più che mai in un momento come questo.

Conoscere gli elettrodomestici e il loro consumo

Per prima cosa, è importante conoscere quali sono gli elettrodomestici che consumano di più e regolarsi di conseguenza. Per esempio, il bollitore consuma fino a 2 kWh all’ora; la friggitrice ad aria 1,5 kWh. Il consumo della lavastoviglie è di circa 1 kWh, anche se è utilizzata quasi tutti i giorni e quindi incide parecchio. Per questo motivo va sempre fatta partire a pieno carico ed è bene scegliere la modalità “eco” che può far risparmiare il 20% di energia.

Lo stesso ragionamento vale per il frigorifero: non ha un consumo orario elevato, ma rimanendo sempre acceso ha comunque un impatto sulla bolletta. Secondo le stime di Selectra, addirittura è responsabile di 400 kWh all’anno, il 55% dell’energia totale consumata in media in una cucina con fornelli a gas. Va pulito e sbrinato regolarmente: un frigo non sbrinato ha bisogno di una quota di energia fino al 20% in più.

Cuocere la pasta in modo furbo

Cuocere la pasta in modo furbo

Nelle case degli italiani, si sa, la pasta non può mancare. Sui social network nelle ultime settimane si è parlato tanto della tecnica di spegnere il gas quando l’acqua ha raggiunto l’ebollizione, e lasciare terminare la cottura a fuoco spento. Secondo le stime di Selectra, questo porterebbe a un risparmio minimo, quantificato in 75 centesimi di euro al mese per chi mangia pasta quattro volte a settimana.

Ci sono però altri accorgimenti efficaci, come scegliere tipologie di cibi che cuociono in pochi minuti (per esempio gli gnocchi). Oppure, non esagerare con l’acqua: per 100 g di pasta bastano 700 ml di acqua. E il sale va aggiunto quando l’acqua bolle, poiché contribuisce a fare aumentare il tempo di ebollizione.

Cuocere la pasta in modo furbo
Fonte: Selectra

L’importanza di materiali e coperchi

Il risparmio energetico in cucina è legato anche ai materiali delle pentole: per esempio ceramica e vetro in forno funzionano anche a temperature non molto elevate e risultano quindi essere una scelta ottimale. Le padelle con il fondo diffondono il calore uniformemente, riducendo i tempi di cottura. Infine, usare il coperchio evita di disperdere il calore.

Come usare il forno
Un utile suggerimento per diminuire i consumi energetici è quello di non lasciare i dispositivi in standby

Come usare il forno

Quando si usa il forno è bene ricordarsi di spegnere i termosifoni o ridurre la temperatura, poiché l’ambiente si riscalderà di qualche grado.
I consumi del forno dipendono dalla temperatura a cui lo impostiamo: a 180ºC consuma circa 1 kWh all’ora, a 200ºC il consumo sale a circa 1,5 kWh. Usarlo per 40 minuti 2 volte a settimana a 180° può costare in bolletta fino a 70€ l’anno. Ci sono però dei modi per ottimizzare: cuocere più pietanze in contemporanea, preferire la modalità ventilata, evitare di preriscaldarlo quando non è necessario, se il modello lo consente accendere solo la metà dell’elettrodomestico che si andrà a utilizzare, non aprirlo mentre sta cuocendo per evitare di disperdere il calore. Per scaldare piatti già pronti, è meglio optare per il microonde.

Non lasciare i dispositivi in standby

Infine, un suggerimento utile non solo in cucina, ma in tutta la casa: alcuni elettrodomestici consumano anche quando non sono in funzione. È quindi sempre consigliabile staccarli dalla corrente quando non vengono utilizzati quotidianamente, a maggior ragione quando sono collegati a una presa multipla dotata di interruttore. Questo vale per bollitore, microonde, televisore, tostapane ecc. E per l’illuminazione, oltre a cercare di sfruttare la luce naturale, optare per le luci a LED (anche sopra i fornelli o sopra al piano cottura).

Consiglia questa notizia ai tuoi amici

Commenta questa notizia




Articolo realizzato in collaborazione con...