San Valentino, il nido d’amore deve essere sostenibile

In occasione di San Valentino, fermiamoci a riflettere su come la casa degli innamorati dovrà essere, sempre più, sostenibile, attenta ai consumi e realizzata con materiali rispettosi dell’ambiente.

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San Valentino, il nido d’amore deve essere sostenibile

Si avvicina San Valentino, la giornata dedicata agli innamorati. Festeggiare il 14 febbraio può essere l’occasione per fermarsi a riflettere su come dovrà essere il nido d’amore del futuro.

Non c’è dubbio: la casa di domani sarà sostenibile. E poiché nei giovani l’attenzione all’ambiente è molto elevata, i presupposti affinché i futuri proprietari di casa scelgano un rifugio green ci sono tutti. Al desiderio di sostenibilità si affianca quello di risparmio, come emerge dall’indagine condotta da Taskrabbit, network globale che mette in contatto chi ha bisogno di una mano per lavori dentro e fuori casa con tasker competenti, condotta da GPF Inspiring Research proprio in occasione di San Valentino.

L’amore a San Valentino per la casa parte dalla classe energetica

La classe energetica A+ è la priorità nella scelta di un immobile per il 30% della popolazione. Tanto che più della metà (55%) della popolazione è disposto a comprare un immobile più costoso, ma con una classe energetica alta. Il 29% invece sceglierebbe una casa meno cara, con l’obiettivo però di aumentarne progressivamente le prestazioni energetiche eseguendo lavori ad hoc.

Il 24% indica poi come importante la presenza di materiali a lunga durata e a basso consumo energetico. Focus anche sulla riduzione dei consumi e, di conseguenza, sui costi minori di gestione (17%).

I proprietari di casa del futuro amano il “fai da te”
Fonte: Taskrabbit

I proprietari di casa del futuro amano il “fai da te”

Per quanto riguarda l’interior design, il 58% dei proprietari di casa futuri preferirebbe occuparsi personalmente dell’arredamento, sia in risposta all’attenzione per l’ambiente sia per risparmiare.

Sempre per abbattere i costi il più possibile, inoltre, sarebbero disposti a fare interventi e lavori interni in autonomia, magari spendendo meno in fase di acquisto e sistemando i deficit con il “fai da te”.

Anche le ristrutturazioni più complesse vengono viste come l’occasione per gestire in modo indipendente tutte le attività. Sono soprattutto i giovani e le donne che vorrebbero impegnarsi in prima persona per la sistemazione e il rinnovamento del proprio immobile.

Se i futuri padroni di casa sono quindi propensi a occuparsi di persona di tutti i lavori necessari a migliorare sia l’aspetto estetico che quello funzionale della nuova abitazione, si dichiarano comunque pronti ad affidarsi a persone competenti che possano supportarli per tutte le attività necessarie. Dal trasloco (52%) e alla tinteggiatura delle pareti (48%), passando per i piccoli lavori di ristrutturazione (43%) oppure per il montaggio dei mobili (41%).

Insomma, gli italiani sono pronti a dimostrare il loro amore per la casa, non solo a San Valentino.

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