Tra qualche settimana si apre CERSAIE, il Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredobagno (23 – 27 settembre), una vetrina – laboratorio dove ormai da anni si incontrano architetti e progettisti di fama internazionale e dove si presentano trend e innovazioni tecnologiche sia per architettura che per interni.
Le due parole d’ordine per quest’anno sono colore e tecnologia: il primo presente in diverse declinazioni, soprattutto nella zona bagno, con pavimenti e rivestimenti decorati, sanitari dalle tinte importanti e rubinetti cromati; la seconda, ormai parte imprescindibile di ogni ambito della nostra vita, è alla base dei sistemi produttivi e permette di realizzare superfici molto performanti, ottimizzando la posa e l’estetica, oltre a strumenti e impianti dal carattere smart che cooperano al risparmio idrico.
Le principali tendenze di Cersaie 2024
Rivestimenti decorati e ispirati a nuovi materiali naturali
La tecnologia ha permesso di realizzare superfici in gres decorate o ispirate a nuovi materiali naturali, come il gres di Stonetech, che riproduce fedelmente la composizione materica delle rocce magmatiche tipiche dei massicci centrali della Alpi (scaglie di quarzi e feldspati di diverse dimensioni si mischiano casualmente diventando un tutt’uno con la lastra).
O la linea Beat di Refin Ceramiche, che gioca con la matericità della pietra naturale. Matericità che torna anche sui mattoncini dai colori vibranti della linea Still di Fap Ceramiche, ma con un intento più decorativo. Un uso sapiente del colore, in molteplici tonalità, immaginato per essere strumento del design e della decorazione d’interni.
Un concept che ha guidato anche la collezione Mystic Luxe di Florim, in cui si esplora la potenza estetica dell’agata, a dialogo con i metalli cromati, e l’effetto è anche qui di grande impatto, grazie alla particolare capacità della superficie di interagire con la luce.
Casalgrande Padana, Refin Ceramiche, Fap Ceramiche, Florim
Lavabi e sanitari colorati ed ergonomici
Anche lavabi e sanitari escono dall’anonimato del total white e dal mood delle geometrie minimaliste. Ne è un esempio il lavabo Hako (in giapponese “scatola”) di Kerasan: forma squadrata ingentilita dagli angoli arrotondati disponibile in due versioni da appoggio (30×30 cm e 40×40 cm con altezza 15 cm) o freestanding (30×30 cm H 74,5 cm) con colonna in ceramica e proposto in un’ampia gamma di colori ceramici nelle finiture setose-opache.
Lo stesso possiamo dire di Rift, il sistema bagno progettato da ZeTae Studio per Relax Design: un telaio in metallo, con lavabo realizzato in Luxolid® solid-surface. Il bagno mostra il suo spirito più ludico, restituisce l’eco dell’infanzia, nei colori vintage, gli stili più iconici dello scorso secolo, il design ironico dei suoi elementi.
Colavene ripensa il lavabo come parafrasi della classica tinozza e lo impreziosisce con tinte brillanti, nascono così Tino e Tina, ideali per dar vita ad ambienti che diventano parte di una narrazione. E con il progetto Spazio Colavene, l’azienda dà spazio a tutti i suoi marchi per un’offerta bagno totale, al cui interno troviamo anche i sanitari smaltati Delano di Axa Ceramica, grandi protagonisti della scena.
Kerasan, Relax Design, Colavene e AXA Ceramiche
Vasche freestanding
Negli spazi più generosi, il vero tocco di classe è la vasca freestanding che trasforma il bagno in area wellness, soprattutto se arricchita con funzioni destinate al benessere fisico come getti idromassaggio, è il caso di Angel di Colacril, con un design pulito e minimale e al suo interno due getti a cascata sui lati lunghi. La forma organica e la superficie antibatterica sono, invece, i punti di forza di Round di Acquabella, una presenza molto elegante che sicuramente definisce lo stile dell’ambiente bagno.
Con lo stesso principio, alcuni progetti diventano il fulcro di un benessere privato che segna l’evoluzione della stanza da bagno. Rende bene questo concetto il programma The Wellness Collection, ideato dal designer Claudio Papa per Disenia: una serie di minipiscine e colonne doccia di forme e dimensioni diverse progettate per conferire al bagno il carattere della Spa, con un approccio olistico al benessere.
Colacril, Acquabella, Disenia
Rubinetti cromati e a risparmio idrico
Un altro trend che vedremo a Cersaie 2024 è un’estetica sempre più ricercata per la rubinetteria, perché, se lavabi, sanitari e rivestimenti concorrono a costruire un’immagine ben precisa, anche i rubinetti si pongono in continuità e a completamento, un dettaglio significante che conferisce al progetto coerenza e armonia.
Per fornire quanti più strumenti possibili ai designer, le aziende declinano le loro linee di punta in molteplici varianti tra le quali i modelli cromati, come Albatros di Rubinetterie Treemme, con cartuccia piatta da 22 millimetri, che contribuisce alla leggerezza complessiva del rubinetto e rende possibili le forme fluide e scultoree degli elementi. L’azienda toscana è molto attenta alla ricerca nelle nuove tecnologie, la scorsa primavera ha promosso lo workshop “AD AQUAM” in collaborazione con POLI.design e il Politecnico di Milano in cui gli studenti si sono cimentati nella realizzazione di rubinetti di design dal carattere sostenibile. Il vincitore, Slot, un rubinetto che punta a migliorare il sistema di avviamento a freddo, chiamato “cold start”, con l’obiettivo di favorire il risparmio idrico ed energetico.
Un altro rubinetto premiato che vedremo a Cersaie 2024 è la colonna doccia Libeccio, disegnata da Claudio Papa per The Wellness Collection di Disenia che si è aggiudicata il Red Dot Design Award 2024. È realizzata in acciaio inossidabile AISI 316 con finitura spazzolata, un materiale ecologico e resistente.
Tra le caratteristiche dei prodotti che verranno presentati in fiera c’è l’aspetto multitasking, tipico dei sistemi doccia più avanzati. Vogue di Damast è un set colonna doccia multitasking, appunto, che presenta un’asta doccia del diametro di 25 mm girevole e telescopica in ottone cromato che nella parte superiore si protende per 330 mm per ospitare il soffione doccia Relax con getto a pioggia. Il soffione di 300 mm di diametro è realizzato in acciaio inossidabile lucidato a specchio, (materiale ecologico). Ha la forma tonda (diametro 300 x 2 mm) e presenta 91 ugelli anticalcare in soli 2 mm di spessore. Un flessibile in PVC antitorsione di 150 cm di lunghezza offre una seconda uscita dell’acqua. A completamento, un miscelatore termostatico (Kelly), in grado di mantenere la temperatura dell’acqua preimpostata costante per tutta la durata della doccia, intervenendo quindi sul risparmio di acqua ed energia.
Rubinetterie Treemme, Disenia, Damast
Intervista a Wladimiro Bendandi Presidente ADI Delegazione Emilia-Romagna
Trai principali riconoscimenti legati a Cersaie c’è l’ADI Ceramics & Bathroom Design Award che quest’anno festeggia la decima edizione. Nato in collaborazione con ADI – Associazione per il Disegno Industriale, premia i prodotti italiani esposti in fiera che meglio coniugano innovazione e qualità progettuale, nei settori piastrelle di ceramica, arredobagno ed altre superfici. Questi prodotti rappresentano una pre-selezione per l’ADI Design Index 2024.
Abbiamo chiesto al Presidente qualche anticipazione sui trend che vedremo in fiera.
Quali nuove tendenze sono emerse negli ultimi anni nell’ambito di ADI Ceramics & Bathroom Design Award?
Negli ultimi anni, il settore ceramico e del design del bagno ha vissuto grandi innovazioni. Grazie alle tecnologie digitali, sono emerse due tendenze principali: l’uso di grandi lastre con spessori ridotti e la riscoperta delle decorazioni e dell’artigianalità. Nell’arredobagno, si è puntato su sanitari colorati ed ergonomici, sulla progettualità degli spazi wellness e su soluzioni integrate per disabili. Queste tendenze riflettono un design attento all’estetica, alla sostenibilità e all’inclusività, caratteristiche celebrate dall’ADI Ceramics & Bathroom Design Award.
Possiamo dire che colore e nuove tecnologie saranno alcune delle nuove tendenze?
Sì, sicuramente il colore e le nuove tecnologie sono tra le tendenze principali. Le innovazioni tecniche hanno permesso una progettualità più libera e con grandi potenzialità, consentendo ai designer di sperimentare nuove soluzioni. Il colore, in particolare, ha acquisito un ruolo sempre più importante nell’arredo, grazie alla possibilità di applicarlo in modo coerente su superfici diverse, dai tessuti ai sanitari, alle pareti, creando ambienti armoniosi e personalizzati. Questi elementi stanno rivoluzionando il settore, offrendo nuove opportunità creative.
Come si pone il settore bagno e ceramica rispetto alla crisi climatica secondo la vostra osservazione?
Il settore bagno e ceramica sta affrontando la crisi climatica con un impegno concreto verso la sostenibilità. I produttori hanno modificato i processi produttivi per ridurre l’impatto ambientale, adottando pratiche che privilegiano il riciclo dei materiali, evitando sprechi e riducendo significativamente le emissioni. Questa attenzione alla sostenibilità è diventata una priorità, dimostrando come l’industria ceramica stia rispondendo in modo proattivo alle sfide climatiche, con soluzioni innovative e rispettose dell’ambiente.
Possiamo anticipare molto approssimativamente che cosa vedremo all’edizione 2024 (nuove tendenze e tecnologie)?
Nell’edizione 2024, ci aspettiamo di vedere alcune nuove tendenze e tecnologie interessanti nel settore del bagno e della ceramica. Per il bagno, dal Salone di Milano, prevediamo l’introduzione di rubinetterie colorate, come il nero e il bronzo, con finiture personalizzabili. Le docce saranno ampie, con profili colorati, soprattutto neri, mentre i lavabi d’appoggio o scultura presenteranno forme e materiali innovativi. Le finiture total look per lavabo e mobile bagno e le vasche freestanding saranno molto presenti. Per la ceramica, le nuove tecnologie favoriranno una diversificazione materica delle superfici, permettendo di “reinventare” nuove materie naturali. Ci sarà anche un’attenzione particolare all’evoluzione dei sistemi di posa, con l’uso del sistema magnetico per rendere le installazioni più facili e intercambiabili. Queste innovazioni promettono di offrire soluzioni sempre più creative e funzionali.
La piazza bolognese entra in fiera e lancia un messaggio green
Tra le novità di quest’anno emerge il progetto per il nuovo quadriportico dell’architetto Dario Curatolo (autore l’anno scorso della mostra Route 40 in celebrazione dei 40 anni della kermesse), ispirato al concetto di piazza bolognese caratterizzata dai portici. Uno spazio di 1000 mq, con un’arena per convegni con 200 posti, una libreria dedicata al design e lo spazio dedicato all’ADI (con i 10 anni del premio ADI Ceramics & Bathroom Design Award).
Dal maxischermo presente si potrà seguire l’evoluzione del concorso di architettura Ceramics of Italy Tile Competition, la lounge fungerà da luogo di incontro per i visitatori e una postazione radiofonica racconterà in diretta gli appuntamenti di rilievo.
Alla fine della manifestazione l’allestimento sarà smontato e conservato per essere riutilizzato in ogni sua parte: “Il quadriportico non è uno spazio espositivo ma l’anima concettuale, uno spazio su cui riflettere sulla ceramica, infatti l’abbiamo pensato come una piazza, con i portici classici bolognesi che fanno da filtro tra lo spazio pubblico e quello privato”, spiega l’architetto Curatolo. “Posizionato a un livello sopraelevato c’è poi una grande area che, nella metafora della città rappresenta lo spazio istituzionale, qui si svolgeranno le principali presentazioni. The Square, come si chiama l’allestimento, non solo richiama l’idea di piazza, ma anche l’idea del quadrato. Anche l’aspetto cromatico è stato accuratamente ponderato, vi sono tutti i toni tra terra bruciata scura e chiara, che richiamano le tonalità dell’argilla e della ceramica, ma anche i colori della città di Bologna. Tutto questo allestimento è stato appositamente progettato, attraverso un’attenta ingegnerizzazione degli elementi, per essere riutilizzato il prossimo anno”.
Foto in apertura: Spazio Colavene