Il Ministero per la Transizione Energetica (MiTE) ha presentato il Piano Nazionale di Contenimento dei consumi di gas naturale, pubblicando il vademecum con il quale il nostro Paese Italia si sta preparando ad affrontare l’arrivo dell’inverno cercando di mitigare la situazione energetica preoccupante con il Cremlino.
Senza entrare troppo nel tecnicismo, appare chiaro che qualcosa deve essere fatta e anche in fretta. Sulla diminuzione dei costi stanno lavorando così come sull’approvvigionamento. L’obiettivo è quello di diventare il più indipendenti possibili dalla Russia.
Quello che invece interessa a noi che parliamo di casa, sono alcuni consigli e buone pratiche su come ridurre i consumi a partire dalle nostre abitudini giornaliere. Argomento che trattiamo spesso nel nostro portale, cercando di affrontare ogni volta uno specifico caso per dare quante più informazioni possibili.
Cosa possiamo fare per ridurre i consumi secondo il Ministero
Ciascuna persona è chiamata in quanto singolo individuo a elaborare tutta una serie di procedure per migliorare le abitudini e i consumi all’interno della propria casa. Perché come sappiamo, è proprio a partire dal singolo che possiamo arrivare a un beneficio collettivo più grande e soddisfacente. Detto questo, quindi , oltre a fare attenzione all’offerta che abbiamo stipulato per i servizi di luce e gas nella nostra abitazione, occorre prendere in seria considerazione anche le abitudini giornaliere.
Ecco quanto scritto nel vademecum pubblicato dal Ministero per la Transizione Energetica (MiTE) al punto 3.3 Misure comportamentali (a costo zero)
L’obiettivo è promuovere comportamenti consapevoli e intelligenti nel consumo di gas e di energia elettrica, che incidano non solo sul contenimento della domanda di gas e sugli stessi costi in bolletta degli utenti ma anche sulle politiche di decarbonizzazione. Tra i comportamenti da promuovere quelli della riduzione della temperatura e della durata delle docce, l’utilizzo anche per il riscaldamento invernale delle pompe di calore elettriche usate per il condizionamento estivo, l’abbassamento del fuoco dopo l’ebollizione e la riduzione del tempo di accensione del forno, l’utilizzo di lavastoviglie e lavatrice a pieno carico, il distacco della spina di alimentazione della lavatrice quando non in funzione, lo spegnimento o l’inserimento della funzione a basso consumo del frigorifero quando in vacanza, non lasciare in stand by TV, decoder, DVD, la riduzione delle ore di accensione delle lampadine. Da tali misure a costo zero può aversi un risparmio, da stime ENEA, fino a 2,7 Smc (non si considerano le misure per il raffrescamento, in quanto non si riferiscono al periodo di riduzione)
e ancora al punto 3.4 Misure comportamentali (con investimento iniziale)
Ulteriori risparmi possono conseguirsi con misure comportamentali che richiedono investimenti anche piccoli da parte degli utenti, ad esempio con investimenti per la sostituzione di elettrodomestici a più elevato consumo con quelli più efficienti, sostituzione di climatizzatori con quelli più efficienti, installazione di nuove pompe di calore elettriche in sostituzione delle vecchie caldaie a gas, installazione di pannelli solari termici per produrre acqua calda, sostituzione lampadine tradizionali con quelle a led. Enea ha calcolato un risparmio di circa 1 miliardo di Smc. Tali misure ricadono già in buona parte in regime assistito (detrazioni fiscali, conto termico…), ma richiedono un certo periodo di tempo per la determinazione degli effetti ai fini della riduzione della domanda. Si assume cautelativamente un impatto sul risparmio nel periodo considerato di 200 milioni di Smc, a fronte di un potenziale superiore a 1 miliardo di Smc.
IL PIANO NAZIONALE DI CONTENIMENTO DEI CONSUMI DI GAS NATURALE