Indice degli argomenti:
- Oggetti multitasking da inserire nel living
- Materiali naturali per la cucina
- Progetti salvaspazio in camera
- L’angolo home office ecologico e personalizzabile
- Intervista a Paola Riviezzo, architetto e docente IED Cagliari
- Il progetto di tesi allo IED
Mensole multitasking, cucine a scomparsa, letti contenitori, lavelli salvaspazio, finestre vasistas, lavabi e sanitari in versione ridotta e ancora librerie molto sottili, camerette in verticale, fino ai pavimenti optical che amplificano visivamente lo spazio: la narrazione dei prodotti e dei progetti contenitori/salvaspazio percorre trasversalmente stili e tendenze dell’abitare contemporaneo, a partire dagli anni ‘50 e ’60 dello scorso secolo, ovvero dalla nascita dei grandi edifici residenziali collettivi che segnarono un momento di maggior benessere per tutti, anche per la classe sociale meno abbiente, a patto che si accettasse di restringere i propri spazi vitali in appartamenti di piccola metratura.
Oggi possiamo dire che quasi ogni progetto di design abbia alla base strategie di utilizzo e riutilizzo dello spazio, che si integrano con la funzione originaria del prodotto o della struttura e che derivano da un approccio all’abitare consapevole e sensibile alla salvaguardia delle risorse e ai temi della sostenibilità.
Oggetti multitasking da inserire nel living
Un oggetto trasformista, Babel di Fratelli Boffi, disegnato da Storagemilano, un mobile contenitore multifunzionale cilindrico, fatto di volumi sovrapposti, pieni e vuoti, che girano attorno a un perno centrale e cambiano conformazione in base al loro orientano. Un omaggio alle architetture milanesi di Angelo Mangiarotti e Bruno Morassutti, che tra il 1959 e il 1962 progettarono la “casa a tre cilindri, nel quartiere milanese di San Siro.
Babel nasce proprio da una lettura fuori scala di quel progetto. Ogni sezione è stata disegnata con una funzione contenitiva differente. I moduli sovrapposti sono laccati con diverse cromie e sono intervallati da un modulo centrale a listelli verticali in mogano con finitura lucida.
Un’originale parafrasi della tradizionale madia la propone Tomasella con una linea trasversale che si inserisce nei diversi ambienti del living: cucina, sala da pranzo o disimpegno. Diagonal, versatile e multifunzionale, si caratterizza per il vano a giorno al centro della madia, dal taglio diagonale, in finiture differenti e a contrasto rispetto alla struttura. È disponibile in 24 differenti configurazioni ed è abbinabile alla boiserie modulare Krea, completa di mensole e divisori.
Materiali naturali per la cucina
Saline di Nardi Mobili in Cartone è una pratica dispensa per la cucina in cartone riciclabile. Grazie alle nuove tecniche di lavorazione la struttura è solida e resistente e permette di dar vita a mobili e complementi in grado di contenere oggetti, prodotti alimentari, strumenti per l’ufficio, barattoli, libri fascicoli e quant’altro. Il cartone utilizzato proviene da aziende certificate FSC è riciclabile al 100% ed è composto per il 30% di materiale riciclato.
Nelle soluzioni di Team7 per la cucina, invece, è protagonista indiscusso il legno. L’azienda presenta un ciclo produttivo circolare che è reso possibile dalla foresta di 77 ettari di sua proprietà da cui si approvvigiona per la realizzazione dei prodotti. E grazie all’impianto fotovoltaico di 390.000 kWh è autonoma anche da un punto di vista energetico.
Dal cartone al legno certificato alle pietre pregiate, come la Quarzite Naica e la quarzite Explosion Blue utilizzata per il progetto cucina firmato da Minotti con Antolini. Una monocromia nelle tonalità dell’acqua che esalta gli spessori e i movimenti di pieni e vuoti che i vari spazi di archiviazione producono: scomparti, cantine nascoste, scaffali interni.
Progetti salvaspazio in camera
In tema di progetti molto strutturati, Storage è un sistema modulare che permette molteplici combinazioni, come la dressing room per lei disegnata da Piero Lissoni + Centro Ricerche Porro: alterna vani trasparenti, completamente aperti o racchiusi da ante in cristallo, con la soluzione d’angolo trasparente.
Duplo di Bontempi Casa Letti Design presenta i contenitori, estraibili e scorrevoli su ruote, per la biancheria ma anche per i giochi dei più piccoli.
L’angolo home office ecologico e personalizzabile
L’angolo home office dallo spirito ecologico è quello realizzato con gli elementi di Nardi Mobili in Cartone, come le cassettiere Redasco, Mazia, Messi.
Movida, invece, è la libreria a terra e compatta di Tomasella adatta anche a spazi contenuti, completa di ripiani e di un vano a giorno alla sua sommità. La particolare conformazione e la possibilità di personalizzarne gli elementi con texture anche materiche ne definisce il particolare stile contemporaneo.
Intervista a Paola Riviezzo, architetto e docente IED Cagliari
Come è cambiato il modo di concepire lo spazio di archiviazione negli anni e soprattutto con il design?
Come progettisti e docenti abbiamo la responsabilità di impegnarci nella ricerca e sviluppo di un design che rispecchi lo stile delle nostre vite, risponda alle nuove esigenze dell’abitare, abbracci i valori ambientali e risolva le problematiche quotidiane dell’utilizzo dello spazio.
Sappiamo tutti che negli ultimi anni le abitudini e il modo di vivere i nostri spazi privati sono cambiati notevolmente: ci siamo visti inizialmente ‘costretti’ a trasformare le nostre case in home office, aule scolastiche, sale riunioni virtuali ecc., per poi passare in una seconda fase, quella che stiamo vivendo, in cui il concetto di multifunzione è stato assorbito ed assunto a nuovo approccio per gli spazi di lavoro e per la vita privata.
Stiamo in definitiva vivendo un periodo caratterizzato dal concetto di casa e spazi privati sempre più smart, flessibili, multifunzionali, capaci di trasformarsi a seconda dell’ora del giorno, delle attività in corso e della tipologia di fruitore.
L’Istituto Europeo di Design è una realtà formativa da sempre impegnata in prima linea a formare i propri studenti in risposta alle esigenze del mercato e del fruitore. Come docente IED sto affrontando con gli studenti del corso di Product Design il tema della progettazione dell’arredo multifunzionale, multimaterico e di minimo ingombro. Una sfida intrigante e che riflette perfettamente i nostri tempi!
Quali tendenze sono secondo lei più attuali in questo momento?
Sostenibilità, natura e rispetto del pianeta e di chi lo abita sono le parole chiave e di tendenza che ci accompagnano in aula e nei progetti di design. I nostri studenti saranno i progettisti del futuro ed è nostro compito stimolarli verso riflessioni attuali e futuribili: oggi il mercato chiede soluzioni progettuali consapevoli e sensibili verso le tematiche della circolarità delle produzioni e dei materiali utilizzati. Il pubblico vuole conoscere il ciclo di vita dei prodotti che acquista ed è disposto a investire più risorse a patto di ricevere in risposta design di buona qualità, buona fattura e buoni princìpi.
Se ne parla in qualche laboratorio in particolare?
Tipologia dei Materiali, come disciplina, si occupa, ad esempio, di focalizzare l’attenzione e la ricerca degli studenti sui materiali sostenibili per l’Interior e il Product Design, senza però tralasciare la ricerca orientata alle soluzioni innovative, tecnologiche e interattive.
Vi sono materiali più utilizzati di altri? Oppure qualche nuovo materiale?
I materiali più utilizzati sono i materiali naturali – rigorosamente certificati – da un lato e dall’altro i nuovi materiali composti dal riciclo e recupero di ‘scarti’ di lavorazione o materie seconde che diventano preziose materie prime per la generazione di nuovi prodotti per il design. In questo scenario, economia circolare, upcycling ed eco-design sono esempi di concetti che stanno avendo sempre più successo non solo in ambito design, ma anche in quello industriale.
Un esempio di ricerca su nuovi materiali che mi vede impegnata in prima linea in questo periodo: un progetto di sperimentazione su nuovi materiali (doghe in plastica riciclata da reti da pesca, calcestruzzi contenenti gusci di cozze e scarti di cave di marmo) per dare una nuova vita ai materiali di scarto della mitilicoltura attraverso la progettazione di soluzioni di ecodesign progettate e realizzate in Sardegna. Un grande lavoro di squadra promosso da Nieddittas, azienda che gestisce l’intera filiera della mitilicoltura nel Golfo di Oristano, dalla Fondazione MEDSEA per la tutela e la conservazione degli ecosistemi marini e costieri e in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria civile, ambiente e territorio dell’Università di Cagliari che risponde alle tematiche di sostenibilità e crea una rete virtuosa di collaborazione tra scuole, aziende ed operatori ambientali.
Il progetto di tesi allo IED
Il progetto di tesi dell’alunna IED Arianna Madeddu sviluppato in collaborazione con l’azienda Porcelanosa sviluppa un dispositivo di pareti mobili contenitive che si “muovono” nella casa grazie a un sistema di binari a parete. Ciò consente di sfruttare al massimo lo spazio offrendo tre configurazioni e funzioni differenti a seconda dell’ora del giorno: quando le pareti mobili sono distanziate tra loro si trasformano in camere da letto (configurazione 01); quando sono accostate creano una sala proiezioni (configurazione 02) oppure una sala da pranzo (configurazione 03).
Foto in apertura: Team 7 con elementi multitasking ideali per l’ambiente cucina