Nell’ambito degli interventi di ristrutturazione che interessano gli immobili, rifare il bagno è tra i lavori più richiesti e costosi. Dopo il Covid-19, sia i prezzi delle materie prime che della manodopera sono aumentati notevolmente, facendo salire la spesa complessiva a carico delle famiglie. Nonostante i numerosi tagli ai bonus casa, nel 2025 è ancora possibile rifare il bagno in modo agevolato , grazie alle numerose detrazioni fiscali applicabili sia all’acquisto delle forniture che all’esecuzione degli interventi.
Ecco una guida aggiornata su come ristrutturare il bagno nel 2025 grazie ai bonus, con i dettagli su lavori ammessi ammessi, documenti da conservare e le istruzioni per detrarre le spese.
Ristrutturare il bagno, guida alle detrazioni per il 2025
La legge di Bilancio per il 2025 ha confermato il bonus ristrutturazioni al 50% – relativamente alle prime case – e al 36% per le seconde . La ristrutturazione del bagno rientra nel bonus, con la possibilità di cambiare la pavimentazione, trasformare la vasca in doccia, rifare gli impianti e così via.
Il requisito indispensabile per accedere alla detrazione è che gli interventi eseguiti, in bagno o nelle altre stanze della casa, siano di natura “straordinaria”.
Prima di procedere, tuttavia, per evitare brutte sorprese, è opportuno pianificare con cura il budget a disposizione considerando tutte le voci di spesa:
- i materiali e le finiture
- le dimensioni del bagno
- lavori di impiantistica
- il costo della manodopera
- permessi e autorizzazioni necessari.
Dal punto di vista formale e procedurale, le regole per rifare il bagno nel 2025 non sono cambiate rispetto agli anni passati. L’unica modifica risiede nell’aliquota agevolabile che resta a l 50% limitatamente ai lavori eseguiti sulle “abitazioni principali”. Inoltre – come negli anni passati – è necessario conservare scontrini e fatture dalle quali si evincono i pagamenti per i quali si richiede la detrazione.

Quanto costa ristrutturare il bagno
Il costo per ristrutturare ex novo un bagno dipende da molteplici fattori; ad esempio il Comune di residenza, l’efficienza della ditta edile alla quale ci si rivolge e, naturalmente, la tipologia di materiali e forniture scelte. La tipologia di sanitari e di arredi e il tipo di pavimentazione possono far scollare sensibilmente il prezzo finale.
Più si vuole un bagno personalizzato e particolare, e più la spesa sarà elevata. Chi opta per resine e sanitari di design può arrivare a spendere facilmente sui 1.000 euro al metro quadro.
Bonus e detrazioni 2025 per rifare il bagno
Gli interventi di manutenzione straordinaria sono agevolati accedendo al bonus Ristrutturazioni; tale bonus prevede la detrazione del 50% su una spesa massima di 96.000 euro , da ripartire in 10 anni all’interno della Dichiarazione dei redditi.
A partire dal 1° gennaio 2025, tale aliquota è stata ridotta al 36% per interventi eseguiti sulle seconde case.
Per ottenere il bonus Ristrutturazioni servono interventi di tipo “straordinario” e non la semplice manutenzione, ad esempio lavori di messa in sicurezza, restauro conservativo, ristrutturazioni totali o parziali con modifiche rilevanti.
Chi accede al bonus Ristrutturazioni ha diritto ad un’ulteriore agevolazione: il bonus mobili ed elettrodomestici, anch’esso confermato per tutto il 2025. Nell’ambito del bagno, questo bonus può essere usato per l’acquisto del mobilio, dei sanitari, della pavimentazione e dei grandi elettrodomestici come la lavatrice e l’asciugatrice.
Il bonus mobili consiste nella detrazione Irpef del 50% su un importo massimo di 5.000 euro per il 2025. Tale importo si riferisce alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.
Sia nel caso del bonus Ristrutturazioni che del bonus mobili, tutti i pagamenti devono essere effettuati con bonifico o carta di debito o credito. Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.
Cosa è cambiato rispetto agli anni passati
Fino al 31 dicembre 2025, in conformità con il regime speciale prorogato dall’ultima Legge di Bilancio, la detrazione per chi ristruttura bagno e altre zone della casa è stata del 50% sul limite massimo di spesa ammissibile per ogni unità immobiliare di 96.000 euro.
Le regole sono parzialmente cambiate a partire dal 1° gennaio 2025: le detrazioni sono state differenziate in base alla tipologia di immobile, favorendo gli interventi sulle “prime case”.
Quando detrarre le ristrutturazioni del bagno
Attenzione, la detraibilità dei lavori di ristrutturazione del bagno non è automatica e non si applica agli interventi di ordinaria manutenzione, come la semplice sostituzione della rubinetteria o dei sanitari.
Gli interventi di ristrutturazione del bagno sono detraibili a condizione che facciano parte di un intervento più ampio volto al rifacimento generale dell’abitazione. Questi devono rientrare nella categoria di lavori straordinari, come il rinnovamento degli impianti o l’eliminazione di barriere architettoniche.
Bonus bagno 2025: elenco dei lavori ammessi
Soltanto gli interventi di carattere straordinario danno diritto alla detrazione fiscale. Ecco un elenco degli interventi che si possono detrarre nella misura del 50% – per le prime case – e del 36% per le seconde:
- rifacimento dell’impianto idrico e sanitario;
- sostituzione dei rivestimenti e del massetto;
- miglioramento dell’isolamento termico;
- sostituzione degli infissi interni ed esterni;
- sostituzione degli impianti di riscaldamento;
- opere di messa a norma;
- spese di consulenza, progettazione, acquisto e posa dei materiali.
Chi può richiedere il bonus 50% per rifare il bagno
Non cambiano regole sui beneficiari delle detrazioni fiscali; anche per il 2025, il bonus mobili e ristrutturazione per il bagno spetta ai contribuenti che sostengono le spese documentate e pagate con mezzi tracciabili .
Ne hanno diritto sia il proprietario dell’immobile che gli inquilini, i titolari di diritti reali, i comodatari e i nudi proprietari.
Come richiedere Bonus Bagno step by step
Ecco, in pochi passaggi, come ottenere la detrazione legata alla ristrutturazione del o dei bagni:
- Verifica dei requisiti: Accertati di soddisfare i criteri di accesso, come la proprietà dell’immobile e la tipologia di interventi.
- Documentazione necessaria: Raccogli i documenti essenziali, tra cui preventivi, fatture e permessi edilizi.
- Presentazione della domanda: Presenta la SCIA – Segnalazione Certificata di Inizio Attività – nel proprio comune di residenza.
- Modalità di rimborso: Scegli la detrazione fiscale facendo attenzione agli aggiornamenti pubblicati rispetto a queste domande di rimborso.
- Tempistiche e scadenze: Rispetta le scadenze indicate per l’anno in corso.
FAQ Ristrutturare il bagno
Un bagno datato, oltre ad essere esteticamente poco piacevole, di solito è anche poco funzionale: può essere scomodo, angusto e con perdite di acqua. Per questi motivi, quando si ristruttura una casa, molti scelgono di rifare il bagno. Può trattarsi di opere di lieve entità come tinteggiatura e sostituzione dei sanitari, oppure di interventi più importanti come il rifacimento in toto degli impianti. Ma prima di procedere è importante aver chiaro il risultato finale, il preventivo di spesa e il quadro delle detrazioni in vigore. Ecco le domande più ricercate sul web.
Bonus bagno: cos’è e come funziona
Per agevolare i lavori di ristrutturazione, la Legge di Bilancio per il 2025 ha confermato il cosiddetto “bonus bagno”, ovvero la detrazione del 50% della spesa sostenuta per alcuni lavori espressamente indicati dalla normativa.
Il bonus bagno rientra nel più vasto “bonus ristrutturazioni” previsto fino al 31 dicembre 2025. Si tratta di un’importante agevolazione fiscale da “scaricare” nella dichiarazione dei redditi entro il tetto massimo di spesa di 96.000 euro. I lavori sulle seconde case, invece, sono agevolati nella misura ridotta del 36%.
Non tutti i lavori di ristrutturazione del bagno sono detraibili; ad esempio la semplice sostituzione dei sanitari non rientra nell’agevolazione e, quindi, non si può detrarre.
Invece rientrano a pieno titolo nel “bonus bagno la 50%” gli interventi di manutenzione straordinaria che implicano un rinnovamento complessivo dell’ambiente, ciò vale sia per le case ad uso singolo che per gli appartamenti in condominio.
Cosa sapere prima di ristrutturare il bagno?
La ristrutturazione del bagno può rivelarsi complessa, per questo, prima di iniziare, è bene avere le idee chiare su alcuni punto fondamentali:
- il budget a disposizione;
- quali materiali si intende usare;
- lo stato attuale del bagno, se in buone condizioni o molto datato;
- lo stato degli impianti idraulici e sanitari;
- se la stanza è soggetta a umidità.
Questi elencati sono alcuni degli aspetti più importanti da prendere in considerazione per evitare brutte sorprese. Di solito è buona pratica contattare diversi tecnici ed esperti del settore e comprare più preventivi per avere un’idea della spesa necessaria .
Come funziona il bonus bagno 2025?
Fino al 31 dicembre 2025 è in vigore il bonus bagni, ovvero la detrazione fiscale Irpef al 50% per chi esegue interventi di manutenzione straordinaria. Rientrano nel bonus molteplici interventi, ad esempio:
- sostituzione dei sanitari;
- trasformazione della vasca in doccia;
- ampliamento di porte e finestre;
- sostituzione della rubinetteria;
- installazione di termosifoni;
- nuova pavimentazione.
La detrazione va ripartita in 10 anni in 10 quote di pari importo . Inoltre chi ha diritto al bonus Ristrutturazioni può accedere ad un’altra agevolazione: il bonus mobili al 50%, grazie al quale recuperare parte della spesa degli arredi del bagno.
Quali permessi servono per ristrutturare il bagno?
I permessi previsti dalla legge dipendono dalla tipologia di interventi necessari. In presenza di lavori di manutenzione ordinaria non servono particolari autorizzazioni, mentre le cose cambiano per i lavori straordinari. In tal caso chi esegue i lavori deve depositare in Comune la Cila con l’ausilio di un tecnico abilitato (di solito un geometra, architetto o ingegnere).
Quanto costa il rifacimento completo di un bagno?
Il costo per rifare il bagno da zero può variare considerevolmente in base a diversi fattori, tra cui le dimensioni dello spazio, la qualità dei materiali e la professionalità dell’impresa incaricata. Elementi come la scelta dei sanitari, degli arredi e delle finiture incidono significativamente sul budget complessivo.
Per evitare imprevisti economici, è sempre consigliabile richiedere e confrontare più preventivi.
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