In un momento storico in cui è richiesta la massima pulizia di ogni ambiente e oggetto, soluzioni domotiche possono essere di supporto per limitare il contatto con dispositivi “a rischio”. Una tecnologia che può essere utilizzata ovunque anche a livello domestico. Le tecnologie per la casa connessa sono tante e alcune hanno la possibilità di trasmettere un maggiore senso di sicurezza e igiene. Ad esempio l’interazione con gli assistenti vocali come Google Home o Amazon Alexa può essere una soluzione per evitare il contatto con dispositivi che possono trattenere germi e batteri. Oppure ci sono tecnologie che sono in grado di sviluppare alcuni compiti in modo totalmente autonomo: un esempio sono i rivelatori di presenza o ci movimento come Voicedect Arteleta.
Cosa promette un rilevatore di presenza? Massima igiene, sicurezza e libertà di movimento grazie a un unico dispositivo. Con la soluzione Arteleta è possibile ad esempio controllare l’illuminazione o qualsiasi altro apparecchio collegato evitando il contatto con pulsanti e interruttori.
Con il sensore Voicedect – installabile a soffitto – è possibile rilevare, infatti, la presenza di persone in un ambiente e attivare i dispositivi di illuminazione.
Luce no-touch con Voicedect
Voicedect è un sensore di movimento, presenza e voce che consente di sostituire il comando umano eliminando il contatto con le superfici, potenziali ricettacoli di germi, virus e batteri. Questa soluzione assicura la massima funzionalità e sensibilità grazie al sensore sonoro che rileva rumori o vociare, anche in assenza di movimento. Questo comporta, in aggiunta, risparmio energetico poichè l’accensione delle luci viene regolata in base alle necessità.
Grazie al design discreto, può essere installato in qualsiasi ambiente, in casa, nei corridoi, nell’androne delle scale: il sensore – regolabile sull’apparecchio – è molto preciso ed è in grado di rilevare anche i movimenti più piccoli.
Essendo un rilevatore di presenza, Voicedect è in grado di segnalare presenze indesiderate.