L’abitare sostenibile è ormai un imperativo: anche chi vive in condominio può fare molto. Infatti se da un lato i grandi edifici hanno un impatto ambientale significativo, i comportamenti virtuosi di chi li abita e buone pratiche di gestione e manutenzione possono fare la differenza, andando a incidere in modo positivo sia sull’ambiente, che sui conti economici dei residenti.
La società di consulenza VeryFastPeople ha realizzato uno studio di scenario analizzando oltre 2.300 studi di amministrazione condominiale e 100mila condomini italiani.
Partendo da questa analisi, ha definito quali sono le best practice da adottare per rendere più green il proprio condominio.
Condominio green: le azioni concrete da intraprendere
La prima cosa da fare è quella di sposare strategie “Plastic free”. Si può infatti pensare di installando, ad esempio, una “casa dell’acqua” nelle aree comuni al servizio dei residenti. Evitando l’acquisto di acqua in bottiglia e adottando questo servizio che eroga 2.500 litri al giorno, si stima di poter risparmiare 1.700 bottiglie di plastica, pari a più di 300 euro per famiglia.
Il secondo, importante, punto è quello dell’efficientamento energetico. Per limitare il consumo di risorse è possibile adottare, per esempio, degli addolcitori d’acqua condominiali. Avere un’acqua addolcita consente di usare meno gas per il riscaldamento. Si possono poi installare pannelli fotovoltaici per alimentare ascensori, luce vani scale e riscaldamento condominiale, con un significativo risparmio sulle spese comuni.
Bisognerebbe, poi, garantire un corretto smaltimento rifiuti con la raccolta differenziata. Per evitare spiacevoli trasgressioni (e le conseguenti sanzioni condominiali) si possono installare delle telecamere nelle aree adibite alla raccolta spazzatura, a patto che l’assemblea condominiale le accetti all’unanimità e venga posto un cartello visibile che informi della presenza della telecamera. Nel rispetto delle regole sulla privacy, le registrazioni possono essere custodite dall’amministratore di condominio secondo modalità e tempi a norma di legge.
Il condominio può anche incentivare la mobilità sostenibile, come la bicicletta o il car sharing. Infine, può organizzare incontri e iniziative per educare e sensibilizzare le persone sull’importanza delle pratiche sostenibili.
Abitare sostenibile: a che punto siamo in Italia
Già dal 2015, con la pubblicazione dell’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile, il “vivere green” è una scelta obbligata.
Ma a che punto siamo? L’Italia si posiziona diciannovesima nella classifica europea sull’attuazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGsI), anche se il rapporto annuale di Asvis sottolinea come i passi da fare siano ancora molti, soprattutto in ottica di riduzione dello stress idrico e ambientale.
Come ha sottolineato Francesco Paini, cofondatore di VeryFastPeople, mettendo in pratica queste semplici azioni, molto cambierebbe: le potenzialità sono altissime, visto che nel nostro Paese i condomini sono circa 1 milioni, abitati da 14 milioni di famiglie. Dalle azioni di ciascuno di noi può partire il cambiamento.