La casa intelligente oggi è una realtà: sono molte le abitazioni gestite e controllate da dispositivi per la smart home. Alexa, l’assistente di Amazon, è integrato in più di 400 milioni di dispositivi ed è “interpellato” centinaia di milioni di volta alla settimana dalle persone che chiedono informazioni e azioni di tutti i tipi: da mettere un disco ad abbassare una tapparella, da accendere una luce ad ascoltare un radio giornale.
Passo dopo passo, Alexa continua a migliorare introducendo nuove funzionalità, grazie ai progressi in campo AI e alla raccolta dei feedback degli utilizzatori. Ecco quali sono le ultime novità.
Comandi sempre più intuitivi, Alexa li capirà
La prima novità è l’adozione, da parte di Alexa, di un nuovo modello linguistico che rende l’interazione vocale con il dispositivo più naturale. Le persone potranno quindi evitare, d’ora in poi, di impartire ordini secondo frasi specifiche per farsi capire, oppure di dover ripetere più volte il comando. Dare un comando diventerà più intuitivo e il dispositivo riuscirà a capire anche i comandi impartiti con diverse sfumature.
Per esempio, per abbassare le luci di una stanza si potrà dire, come in passato: “Alexa, abbassa la luce”, ma si potrà anche semplicemente affermare: “Alexa, qui c’è troppa luce”. Il dispositivo intelligente in entrambi i casi capirà di dover compiere l’azione.
Grazie al nuovo modello linguistico (LLM), Alexa sarà quindi più capace di comprendere le richieste, anche quelle non formulate in forma di comando diretto. Inoltre, si potranno dare più comandi in una sola frase (per esempio: Alexa, spegni la luce, abbassa la tapparella e spegni la radio) oppure impostare delle azioni di routine (per esempio: Alexa, ogni mattina alle 7 accendi la radio e alza la tapparella).
Il futuro delle Smart Home: interoperabilità e linguaggi aperti
Le case non sono omogenee, contengono al loro interno oggetti di diverse marche e tipologie. Per esempio, le tapparelle di una marca, il termostato di un’altra, la serratura di un’altra ancora. Per questo motivo Amazon abbraccia l’interoperabilità e sostiene da sempre degli standard aperti, per ottenere cioè i medesimi risultati con tutti i dispositivi intelligenti.
Il modello linguistico LLM sarà quindi messo a disposizione dei produttori di dispositivi (robot aspirapolvere, lampadine, termostati ecc.) che attraverso un Dynamic Controller “insegneranno” ad Alexa tutti i modi per interagire con questi.
Quando parlare non servirà più
In futuro, i comandi classici saranno sempre meno necessari, non servirà più formulare richieste dirette. Per regolare l’illuminazione, potrebbe bastare un sensore di rilevamento del movimento nella stanza e della luce ambientale. Sarà Alexa, da sola, a capire che qualcuno sta entrando in una stanza troppo buia.
Anche le Routine permetteranno di non dover ripetere sempre gli stessi comandi. Attraverso l’app Ring sarà possibile compilare elenchi impostati, attivando in base alle proprie preferenze alcune azioni piuttosto che altre. Qualche esempio? L’accensione della luce esterna quando qualcuno suona il citofono, la ricezione di una notifica quando una porta viene aperta, la sveglia mattutina per gli adulti e per i bambini…
Per facilitare le interazioni sarà possibile utilizzare Echo Hub, un pannello di controllo per la Casa Intelligente con integrazione Alexa da cui è possibile gestire, in modo centralizzato e da un unico punto, tutti i vari dispositivi sparsi per la casa. Echo Hub può essere montato su una parete o appoggiato su un ripiano e consente di visualizzare tutto, impostare le routine, accendere o spegnere elementi, chiedere informazioni, ecc. Quando non viene utilizzato, ha l’aspetto di un display ambientale su cui si possono visualizzare foto di famiglia o informazioni come il meteo e l’ora.
La funzione Map View
Infine, una novità importante è rappresentata dalla funzione Map View. Questa permette di “mappare” tutti i dispositivi connessi ad Alexa presenti in casa, associandoli a una stanza o assegnandoli a un gruppo. Si potrà scegliere quali dispositivi visualizzare e quali rimuovere, quali spostare o quali far funzionare.
In futuro, questo servirà anche a poter impostare esperienze legate ai singoli ambienti. Per esempio: coordinare tutti i dispositivi della camera da letto per mantenere l’ambiente fresco nei pomeriggi caldi di sole, e così via.