Nuove sfide per la casa del futuro: la Direttiva Case Green – Energy Performance Building Directive (EPBD) – recentemente approvata, porta a ripensare i consumi e l’impatto ambientale degli edifici. Il passaggio dagli edifici a consumo energetico quasi nullo (nZEB) a quelli a zero emissioni (ZEB) porterà grandi cambiamenti nel patrimonio edilizio. In questa evoluzione, un ruolo importante lo avranno gli impianti e la loro gestione sempre più smart e integrata. Ne è convinta Airzone, azienda che sviluppa soluzioni per il controllo della climatizzazione.
La riqualificazione degli edifici passa da impianti smart
Sistemi avanzati di gestione e regolazione della climatizzazione saranno la chiave per adeguare gli edifici esistenti alle nuove esigenze. Permetteranno di contenere i consumi e raggiungere elevati standard di efficienza e sostenibilità per il lieto vivere quotidiano.
Come fare? Nella visione di Airzone, non si tratta semplicemente di automatizzare degli impianti, ma di creare un vero e proprio dialogo tra gli spazi e le persone che li abitano, rendendo gli edifici “intelligenti”, in grado di comprendere e rispondere.
Climatizzazione: la visione “centralizzata” di Airzone
Con i dispositivi Airzone, la climatizzazione potrà essere gestita attraverso un software centralizzato, che la regolerà a seconda delle reali necessità degli occupanti. Le persone non dovranno avere competenze specifiche su consumi ed energia, sarà il software a registrare le condizioni ambientali e a mettere in atto le azioni per massimizzare temperatura e comfort, evitando sprechi e ottimizzando i consumi.
Non si tratta di soluzioni “del futuro”, ma già disponibili nel presente: Airzone ha un portfolio di prodotti compatibili con gli obiettivi della nuova direttiva e l’esperienza per dotare gli edifici di una climatizzazione intelligente, efficiente e, soprattutto, a zero emissioni.
Cosa prevede la Direttiva Case Green
Cosa prevede e in quali casi non avrà applicazione la cosiddetta “Direttiva Case Green“, approvata dal Parlamento europeo e che potrebbe riguardare 11 milioni di abitazioni in Italia.