La pulizia del camino e della canna fumaria sono operazioni che nel periodo invernale interessano moltissime persone che, nella propria casa, godono del calore e della bellezza assicurati da camini e stufe. Non si tratta solo di una questione estetica, ma di un’attività fondamentale per assicurare la massima sicurezza e il corretto funzionamento del dispositivo.
Infatti, l’accumulo di fuliggine, resti della combustione e polvere possono compromettere il tiraggio, aumentare rischi di incendio e l’impatto ambientale connesso al funzionamento. Gli scarichi della combustione, con il tempo, aderiscono alla canna fumaria, rendendo sempre più complessa la fuoriuscita del fumo e aumentando la temperatura. Per questo motivo, la manutenzione ordinaria è fondamentale e andrebbe eseguita periodicamente, senza mai dimenticarsene.
Perché è importante la pulizia del camino e della canna fumaria
La manutenzione regolare del camino e della canna fumaria sono operazioni cruciali per diverse ragioni, che interessano tutti i proprietari di camini e stufe. Come anticipato, uno dei principali motivi è connesso al tema della sicurezza, fondamentale per assicurare tranquillità a tutti gli abitanti di casa. Queste operazioni, eseguite correttamente e con regolarità, sono il primo e più importante passo per la prevenzione degli incendi, che spesso nascono proprio a causa di una scorretta gestione del camino, non solo in fase di utilizzo. Le temperature raggiunte sono molto elevate, sono presenti molti materiali infiammabili e se si sottovaluta la situazione i rischi sono davvero elevati.
Oltre alla sicurezza in termini di incendi, la pulizia è importante anche per evitare che una canna fumaria ostruita possa incidere sulla qualità dell’aria interna, ad esempio a causa del ritorno di fumi nell’ambiente. Non si tratta solo di comfort compromesso, ma di un vero e proprio rischio per la salute delle persone, che rischiano anche l’intossicazione e l’avvelenamento.
Anche l’efficienza energetica dei camini può essere compromessa da una cattiva manutenzione, in quanto la combustione e la generazione del calore devono essere garantiti nelle condizioni previste dal produttore. È anche una questione di convenienza, quindi, visto che così è possibile usare il camino e la stufa al meglio delle loro prestazioni.
La normativa di riferimento
La normativa regola in modo specifico come procedere con la manutenzione degli impianti a combustione con canna fumaria, per cui una corretta manutenzione assicura anche il rispetto delle regole vigenti.
La UNI 10683:2022* “Generatori di calore alimentati a legna o altri biocombustibili solidi – Verifica, installazione, controllo e manutenzione” è il riferimento principale e si applica a tutti gli impianti con generatore con potenza al focolare inferiore ai 35 kW, come sono generalmente quelli utilizzati in ambito domestico.
Rispetto agli obblighi da soddisfare, poi, è possibile che Regioni e Comuni possano legiferare in modo autonomo, per cui è sempre meglio informarsi in modo approfondito. In generale, comunque, il suggerimento è di provvedere a interventi annuali e molti esperti del settore consigliano anche di monitorare la quantità di combustibile utilizzato, definendo un programma in base ai quintali di legna e pellet bruciati. Meglio, pertanto, chiedere consiglio a un professionista del settore.
Strumenti necessari per la pulizia del camino
Per la pulizia più ordinaria del focolare, da fare regolarmente in base a quanto si utilizza il camino, è possibile procedere in totale autonomia. Chiaramente è fondamentale che il fuoco sia spento da diverse ore, così da evitare di venire in contatto con scarti e componenti ad alte temperature e, quindi, pericolose per le persone.
Verificato che il camino o la stufa siano completamente freddi, è necessario rimuovere tutti i residui di cenere e i resti della combustione. Per evitare di sporcare pavimento e arredi è meglio coprire con teli o giornali. Rimosso questo materiale con apposita paletta, è possibile procedere con una pulizia delle pareti, con spazzole rigide e prodotti specifici nel caso delle superfici in vetro. I prodotti necessari sono generalmente rintracciabili nei principali negozi di bricolage.
La pulizia della canna fumaria, invece, è più complessa ed è necessario rivolgersi periodicamente a imprese specializzate, che intervengono anche salendo in copertura e pulendo dall’altro. Per una pulizia più frequente, anche il proprietario di casa può pulire la canna fumaria dal basso, inserendo lo scovolo dal focolare, purchè si disponga di aste abbastanza lunghe per raggiungere la sommità. In ogni caso, per garantire che il proprio impianto sia a norma, è importante che sia un operatore abilitato a occuparsi della pulizia del sistema di evacuazione fumi almeno per le scadenze obbligatorie.
FAQ Come pulire camino e canna fumaria
La manutenzione e la pulizia del camino e della canna fumaria sono attività fondamentali per moltissime persone durante la stagione invernale, soprattutto per chi ama il calore e l’atmosfera unica offerti da camini e stufe nella propria abitazione. Ecco alcune delle domande più ricercate dagli utenti nel mondo web.
Quanti tipi di camino esistono?
I camini si differenziano per tipologia e caratteristiche, offrendo soluzioni adatte a ogni esigenza abitativa. I camini a legna rappresentano l’opzione tradizionale, apprezzata per l’autenticità della fiamma e l’atmosfera rustica che creano, ma richiedono una canna fumaria e una manutenzione regolare. I camini a gas, invece, offrono una gestione più semplice e pulita, con fiamme regolabili e senza necessità di stoccare la legna.
I camini a bioetanolo e i camini elettrici ad acqua sono alternative ecologiche e moderne. I primi funzionano con un combustibile rinnovabile, producono una fiamma reale e non necessitano di canna fumaria, adattandosi facilmente anche a contesti urbani. I camini elettrici ad acqua, invece, utilizzano tecnologia avanzata per creare un effetto realistico di fiamma tramite vapore acqueo e illuminazione LED, combinando sicurezza, estetica e sostenibilità. Questi modelli alternativi sono ideali per chi cerca l’atmosfera unica del camino tradizionale, ma con un design contemporaneo e una gestione più pratica.
Quanto costa pulire il camino?
Il costo della pulizia del camino e della canna fumaria, nel caso del fai da te, dipendono dal prezzo dei materiali e attrezzi da acquistare. Se ci si affida a un professionista, invece, il costo della pulizia varia in base ai servizi richiesti. In ogni caso, in media, i prezzi si aggirano tra 80 e 200 euro per un intervento completo.
Posso pulire il camino da solo o è meglio chiamare un professionista?
Se si possiedono gli strumenti giusti, ci si sente tranquilli e si è dotati di buona manualità, è sicuramente possibile procedere in totale autonomia almeno per la pulizia più semplice del focolare. Per canne fumarie, la normativa prevede specifici controlli e, oltretutto, se sono molto sporche o difficili da raggiungere, è sicuramente meglio evitare tentativi di pulizia in autonomia.
Quali strumenti servono per pulire il camino e la canna fumaria?
I principali strumenti per pulire il camino sono paletta, scopa e spazzola per le pareti. Si possono utilizzare anche prodotti detergenti specifici e panni delicati per gli elementi in vetro, che con il tempo e l’utilizzo si anneriscono. Per la canna fumaria, invece, sono utilizzati lo scovolo e delle aste telescopico, oltre a tutto il materiale per raccogliere i resti e pulire.