Gli attici in Italia: un mercato di nicchia tra fascino ed esclusività

Il mercato degli attici in Italia resta di nicchia, con solo lo 0,6% delle compravendite nel primo semestre 2024. Cresce la domanda per metrature oltre 200 mq e per soluzioni ad alta efficienza energetica (12,5% in classe A e B). Gli attici sono acquistati soprattutto come prima casa (90,4%), principalmente da famiglie (75,3%) e con l’ausilio di un mutuo (53,0%). Il segmento si evolve puntando su sostenibilità, design e comfort abitativo.

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Gli attici in Italia un mercato di nicchia tra fascino ed esclusivitàL’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha analizzato le compravendite di attici avvenute nel primo semestre del 2024 attraverso le reti Tecnocasa e Tecnorete, rivelando trend e caratteristiche di questa tipologia abitativa tanto desiderata quanto rara sul mercato immobiliare italiano. Nonostante il grande fascino e il valore aggiunto in termini di comfort e luminosità, gli attici continuano a rappresentare una quota molto ridotta delle transazioni immobiliari.

Quanti attici si vendono in Italia? Un mercato esclusivo e selettivo

Secondo i dati raccolti, solo lo 0,6% delle compravendite nel primo semestre del 2024 ha riguardato un attico. Una percentuale che si mantiene stabile negli ultimi anni, senza mai superare l’1% del totale delle transazioni.

La superficie più richiesta è compresa tra 51 e 150 mq (72,4% delle vendite), mentre il 19,1% degli acquirenti sceglie metrature tra 151 e 200 mq. Un dato interessante è l’aumento della domanda per attici di oltre 200 mq, che passa dall’1,6% del 2023 al 6,6% nel 2024, segno di un crescente interesse per spazi più ampi e prestigiosi.

Quanti attici si vendono in Italia Un mercato esclusivo e selettivo

Attici ed efficienza energetica: una scelta sempre più consapevole

Uno degli aspetti più rilevanti riguarda la classe energetica degli attici acquistati. Il 12,5% rientra nelle classi A e B, una percentuale significativamente più alta rispetto alla media generale delle abitazioni vendute in Italia (7,7%). Questo indica una maggiore attenzione all’efficienza energetica da parte di chi sceglie un attico, che punta su soluzioni più sostenibili e tecnologiche.

Tuttavia, la maggior parte degli attici compravenduti appartiene ancora alle classi F e G (68,8%), segno che c’è ancora molta strada da fare in termini di riqualificazione energetica e adeguamento alle nuove normative in materia di sostenibilità abitativa.

Chi compra un attico e perché? Le tendenze del mercato

Gli attici si acquistano principalmente come prima casa (90,4%), mentre solo il 5,3% delle transazioni riguarda investimenti immobiliari. Il restante 4,3% viene destinato a casa vacanza, una scelta meno comune a causa dei prezzi più elevati rispetto ad altre tipologie residenziali.

Gli acquirenti più attivi sono quelli di età compresa tra 35 e 44 anni (33,1%), seguiti dalla fascia 18-34 anni (27,8%) e da chi ha tra 45 e 54 anni (17,9%). Il 75,3% degli acquirenti è rappresentato da famiglie, mentre i single vedono ridursi la loro quota di mercato dal 30,9% del 2023 al 24,7% nel 2024, a causa del continuo aumento dei prezzi, che rende più difficile l’acquisto per chi ha un solo reddito.

Sempre più spesso, per comprare un attico si ricorre al mutuo bancario: nel 53,0% dei casi, una percentuale in crescita rispetto al 51,6% registrato nella prima parte del 2023.

Infine, la quasi totalità degli acquirenti (93,5%) è di nazionalità italiana, mentre gli acquirenti stranieri rappresentano il 6,5%, in leggero calo rispetto all’anno precedente.

L’esclusività, la vista panoramica e l’ampia luminosità naturale rendono l’attico una soluzione abitativa di prestigio, capace di coniugare design, comfort e valore immobiliare. L’attenzione crescente verso l’efficienza energetica e la richiesta di spazi più ampi indicano che il mercato degli attici sta evolvendo, con un occhio sempre più attento alla sostenibilità e al benessere abitativo.

📌 Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa





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