Per convenzione le chiamiamo “piante da appartamento”, ma in realtà sono anch’esse, come tutte le specie vegetali, originate in ambiente naturale aperto. In quanto esseri organici viventi non hanno solo una funzione decorativa, ma svolgono (anche all’interno delle abitazioni) un ruolo fondamentale per migliorare la qualità dell’aria e il benessere psicofisico di chi frequenta quei luoghi. Alcune di esse, con la giusta cura e gli opportuni accorgimenti, possono avere una vita di qualità e durare a lungo anche negli spazi chiusi e possono trasformare questi spazi in oasi di serenità. È importante scegliere le specie più idonee al clima del territorio in cui ci troviamo e anche al nostro stile di vita, ovvero, valutando bene il tempo che possiamo dedicare alla loro cura.
Le piante più idonee a vivere in appartamento
Alcune piante si adattano particolarmente bene alla vita al chiuso, grazie alla loro capacità di prosperare in ambienti controllati. Le migliori piante da appartamento sono: la Sansevieria (Lingua di Suocera), robusta e resistente, è perfetta per chi cerca una pianta che non richieda troppa attenzione.
Inoltre, è ottima per purificare l’aria; il Ficus elastica (Fico del caucciù), con grandi foglie lucide, ama la luce indiretta, quindi è perfetto per essere posizionato vicino a una finestra, ma non direttamente sotto i raggi solari, che potrebbero bruciare le sue foglie (in mancanza di luce naturale, può adattarsi anche a condizioni di luce più bassa, ma crescerà più lentamente); lo Spathiphyllum (Liriope o giglio della pace), con le sue foglie lucide e i fiori bianchi, è una pianta particolarmente apprezzata per la sua capacità di purificare l’aria, rimuovendo sostanze inquinanti come il benzene; la Zamioculcas zamiifolia (Pianta ZZ), una pianta a bassa manutenzione, ideale per chi non ha il pollice verde. Le sue foglie lucide e carnose la rendono decorativa e resistente.
Marimo è un portafiori a sospensione disegnato da Roberto Cambi per Giorgetti. La linea di vasi in ceramica smaltata verde acqua, richiama la forma sferica dei marimo, una particolare alga giapponese a palla. Le aperture laterali permettono di ottenere giardini sospesi all’interno .che porta la natura dentro le pareti domestiche.
Ad ogni ambiente la propria specie
Ma l’elenco potrebbe continuare a lungo, in cucina, per esempio, non possono mancare le piante aromatiche, valide alleate nella gastronomia; mentre in bagno si può posizionare un esemplare di Aglaonema, una pianta tropicale che resiste bene anche con poca luce. E nel living o nello studio, possono trovare posto alcune specie di rampicanti, come il Pothos, con le sue deliziose foglie cuoriforme, lo Scindapsus, il Ficus repens, o l’edera comune, molto versatile, che può crescere come pianta da sospensione o essere usata per coprire superfici verticali, come una parete.
Queste piante non solo abbelliscono l’ambiente, ma contribuiscono anche a migliorare la qualità dell’aria, creando un’atmosfera fresca e naturale.
Alcune piante da interni, nei diversi ambienti della casa, collocate nei divertenti porta-piante e vasi Mimosa, disegnati da Ionna Vautrin per S-CAB.
Come prendersi cura delle piante da interno
La cura delle piante da interno dipende dalle esigenze specifiche di ciascuna specie, ma ci sono che possiamo definire universali.
Annaffiatura
Ogni pianta ha esigenze diverse, ma in generale è meglio evitare di annaffiare troppo frequentemente. È consigliabile lasciar asciugare il terreno tra un’irrigazione e l’altra. In estate le piante potrebbero necessitare di più acqua, mentre in inverno il fabbisogno diminuisce.
Temperatura
La maggior parte delle piante da interno preferisce temperature moderate, è opportuno evitate posizioni soggette a sbalzi estremi e correnti d’aria fredde.
Concimazione
Le piante da appartamento beneficiano di concimazioni periodiche, soprattutto durante la stagione di crescita (primavera e estate). Le piante da interno necessitano generalmente di fertilizzanti specifici.
Potatura
Anche le piante da interno possono essere potate se ce ne è bisogno, la potatura favorisce una crescita sana e serve per rimuovere foglie secche o danneggiate.
Piante che non necessitano di troppa luce
Esistono piante che si adattano bene a spazi poco luminosi, ideali per stanze con finestre piccole o con luce indiretta. Alcune di queste sono: Sansevieria (Lingua di Suocera), può crescere bene in ambienti con scarsa illuminazione; Zamioculcas zamiifolia, una pianta perfetta per ambienti poco luminosi, resiste bene anche in condizioni di luce indiretta; Aspidistra (Pianta del ferro di cavallo), si adatta perfettamente anche a spazi ombreggiati e cresce lentamente.
Un’altra pianta ideale per ambienti poco illuminati è il Pothos. Questa pianta rampicante è resistente, cresce bene in ombra e non richiede cure particolari.
La parola all’esperto
Tendenze: l’era del verde verticale, ma attenzione, la luce è condizione imprescindibile.
Per quanto il verde in casa, soprattutto nel living, in cucina ma anche in altri ambienti, sia un elemento molto gradevole e psicologicamente energizzante, bisogna tener conto che nessuna specie vegetale è nata per vivere al chiuso e che quindi di fatto le piante da appartamento non esistono, come spiega Riccardo Leone, paesaggista fondatore di Studio LEONE e docente di garden design presso l’Accademia del Lusso a Roma:
“La prima cosa che mi preme dire, avendo competenze di ecologia e botanica, è che la vegetazione ha bisogno di luce e non esiste un tipo di vegetazione che nasce per stare in un luogo chiuso e al buio. Proprio per questa ragione, le piante che si scelgono per gli interni sono tropicali che vivono bene in un clima stabile tutto l’anno, generalmente 20 gradi. Ciò che conta nella progettazione non è quindi solo l’aspetto estetico, ma l’analisi del contesto e le caratteristiche fitologiche delle specie. Poi anche il gusto personale di ciascuno di noi: a qualcuno piacciono le piante con il legno, ad altri specie prive di legno, forma di cespuglio, e ad altri ancora piante senza radici, sono tutte piante che vanno bene per gli interni se appartenenti alla zona fitoclimatica adatta. Ultimamente vanno molto di moda i muri verdi o i giardini pensili, se si hanno problemi di infiltrazioni, anche se meno consigliabili per un discorso di sostenibilità ambientale, si possono utilizzare le essenze stabilizzate, altrimenti le stesse piante che utilizziamo a terra combinate in verticale. In questo caso è importante progettare una microirrigazione e quindi una gestione delle acque che non va poi a creare i problemi alle murature. Si può per esempio creare un muro molto minimale con muschi e licheni”.
Come irrigare correttamente le piante da interno
L’irrigazione è uno degli aspetti più critici nella cura delle piante da appartamento. La maggior parte delle piante soffre per un’eccessiva annaffiatura, che può portare a marciume delle radici. È fondamentale seguire queste linee guida: verificare sempre il terreno prima di annaffiare; se il terreno è asciutto, procedere con l’irrigazione, se è ancora umido, rimandare; utilizzare acqua a temperatura ambiente e preferibilmente non calcarea.
Piante da appartamento adatte ai soggetti allergici
Le piante da appartamento possono essere una buona scelta per chi soffre di allergie, a patto di scegliere le specie giuste. Alcune piante, come il Giglio della pace, il Ficus e la Sansevieria, sono particolarmente adatte per migliorare la qualità dell’aria e ridurre la presenza di polveri e, ovviamente, è sempre consigliabile evitare quelle che producono pollini.
Come scegliere le piante da appartamento in base alla stagione
La scelta delle piante può essere determinata anche in base alla stagione. In inverno, le piante a bassa manutenzione, come la Sansevieria e il Pothos, sono perfette poiché sopportano meglio la mancanza di luce. In primavera ed estate, invece, è il momento ideale per piante che richiedono più luce, come il Ficus.
Le piante da appartamento più facili da mantenere
Se si ha poco tempo a disposizione e non si hanno troppe competenze in materie di piante, le specie più idonee sono: Sansevieria, Zamioculcas zamiifolia, Cactus, Pothos. In particolare, come è noto, tutte le piante grasse hanno bisogno di poche attenzioni, devono essere bagnate poco, vivono bene nelle temperature miti e, se si ha la possibilità di rinvasarle periodicamente, potremo assistere ad una crescita lenta ma progressiva.
Creare uno spazio green, ispirandosi allo stile jungle mood
Un’altra interessante tendenza è lo “stile jungle”, ecco qualche consiglio pratico per iniziare, a cura della Floral & Event Designerer Tania Muser
1. Abbinare piante di diverse dimensioni, forme e struttura. È veramente interessate iniziare a vedere quanti tipi di foglie e di verdi si possono trovare. Accostare piante dalle grandi e lucide foglie come la monstera accanto alle succulente e ai cactus spinosi; oppure piante dalle foglie bicolor con le longilinee sansevieria.
2. Individuare vasi e contenitori dalle linee più moderne e vintage abbinati ai cesti (quest’anno molto di tendenza) per fare un mix-match. A volte basta solo cambiare un vaso per ottenere uno stile completamente diverso.
3. Non dimenticarsi delle piante cadenti, per dare ancora più movimento all’ambiente, sono perfette anche negli spazi più piccoli e senza punti d’appoggio.
4. Come sempre, una regola da tenere sempre a mente è togliere! Gli spazi negativi servono sempre per dare maggior risalto a ciò che vogliamo dare il focus e rilassare l’occhio, perciò una volta scelte tutte le piante e i contenitori, è opportuno osservare e capire se bisogna rimuovere qualcosa.
Ecco una selezione di piante che possono essere selezionate per creare questo stile:
- Photos: perfetto per purificare l’aria;
- Rhipsalis ricadente: appartiene alla famiglia dei cactus (senza spine) ed è anche ottima per purificare l’aria, fantastica per la sua caduta;
- Philodendron birkin: il nome l’ha preso proprio dalla famosa borsa di Hermès per la doppia tonalità delle sue foglie;
- Anthurium coral pink: una pennellata di delicato rosa;
- Calathea: con diversi tipi di colori e pattern delle sue foglie, dal verde fresco all’intenso viola, dalle foglie bicolor alle foglie bordeaux. Una peculiarità di queste piante è che le foglie nell’arco della giornata si aprono e chiudono in base alla luce;
- Monstera: must have di tutte le case tra gli anni 60 e 70. Tornata nella classifica delle piante di tendenza perché è molto versatile, perfetta sia per uno stile minimalista scandinavo che con quello vintage.
Le piante da appartamento possono essere pericolose per gli animali domestici?
Alcune piante da appartamento possono essere tossiche per gli animali domestici. Tra le più pericolose troviamo: Dieffenbachia, Ficus, Liriope. Se in casa ci sono animali domestici è importante fare attenzione e scegliere piante non tossiche o posizionarle fuori dalla loro portata.
La vegetazione in casa: un alleato per il benessere psicofisico
L’arredamento di una casa non è solo una questione estetica, ma un aspetto fondamentale per il nostro benessere psicofisico. Tra gli elementi che maggiormente influiscono sulla qualità dell’ambiente domestico, le piante d’appartamento giocano un ruolo fondamentale. Non solo abbelliscono gli spazi, ma offrono numerosi benefici per la salute mentale e fisica, contribuendo a creare un ambiente rilassante e armonioso.
Le piante sono note per il loro effetto calmante. La presenza di vegetazione in casa può ridurre significativamente lo stress, abbassare i livelli di ansia e migliorare l’umore. Secondo studi scientifici, la natura, anche quando è presente in forma artificiale, ha la capacità di stimolare la produzione di ormoni positivi come la serotonina, contribuendo così a generare in noi un senso di tranquillità. Guardare una pianta verde, curarla e occuparsi di questa stimola il contatto con la natura, un’ancora di salvezza, soprattutto in contesti urbani dove gli spazi verdi sono limitati.
Un comfort visivo e sensoriale
La presenza di piante contribuisce a creare una connessione con l’ambiente naturale, che ha un effetto benefico sul nostro benessere psicologico. Colori come il verde e il marrone, tipici della vegetazione, sono noti per avere un impatto positivo sul nostro stato emotivo, favorendo sensazioni di equilibrio e di serenità.
Inoltre, l’interazione con le piante stimola i sensi: toccare le foglie, sentire il profumo dei fiori o ascoltare il suono dell’acqua che irriga le piante può creare un’atmosfera di piacevole tranquillità.
L’arte di scegliere le piante
Per ottenere il massimo dei benefici, è importante scegliere le piante giuste in base agli spazi disponibili e alle proprie esigenze. Le piante più comuni come il ficus, la sansevieria, l’edera e l’aloe vera sono ideali per la casa, in quanto facili da curare e molto efficaci nel purificare l’aria. Se si dispone di poco tempo per la manutenzione, le piante grasse, come i cactus, sono perfette per aggiungere un tocco verde senza necessitare di troppo impegno.
In ogni caso, l’importante è scegliere piante che ci piacciono, che ci trasmettono emozioni positive, e collocarle in punti strategici della casa. Le piante da interno possono essere sistemate in soggiorno, sul balcone, in bagno, o anche sulla scrivania, dove possono migliorare la produttività e la concentrazione.
Un rituale che cura
Prendersi cura delle piante d’appartamento può diventare un vero e proprio rituale di benessere, un momento dedicato alla cura di sé e all’ascolto della natura. L’atto di annaffiare, potare o semplicemente osservare una pianta può avere un effetto meditativo, permettendoci di rallentare il ritmo della vita quotidiana e di concentrarci sul momento presente. La ripetizione di questi piccoli gesti quotidiani aiuta a creare una routine di rilassamento che supporta il benessere psicofisico.
Un angolo di verde nella nuova sede di AIL a Vimodrone, Milano, firmato Atelier delle Verdure
https://atelierdelleverdure.it/)
Nella nuova residenza AIL a Vimodrone, Milano, da poco inaugurata, realizzata dallo studio di architettura Atelier delle Verdure, è stato predisposto un apposito spazio dedicato al verde.
“Proprio all’interno della sala comune, abbiamo progettato uno spazio ampio e luminoso dove pazienti e familiari possono stare insieme e leggere un libro, bere un the o rilassarsi su un divano godendo anche del potere benefico di una vasca di piante da interni che sono state posizionate in mezzo alla sala, di fronte ad una grande vetrata”, spiega Giulia Uva, architetto dello studio.
Alla base del progetto l’idea che quello spazio comune viene vissuto sempre da persone diverse che non si conoscono e che potrebbero condividere passioni analoghe oppure no, come la musica. Da qui l’idea di realizzare un angolo verde che per tutti simboleggia benessere e ricongiungimento con la natura.
“L’obiettivo era quello di creare un ambiente più accogliente, fare in modo che gli ospiti si sentissero meno sradicati e quindi creare un senso di appartenenza, ma la vasca delle piante è stata inserita anche perché le persone che vivono nella casa Ail attraverso l’atto di piantare, innaffiare e prendersi cura di un piccolo sistema vegetale possano godere di riflesso di un effetto positivo antistress e di rilassamento”, precisa l’architetto. Lo spazio è molto ben illuminato dalle vetrate, inoltre, questo “paesaggio interno” funge da filtro tra un’area di lavoro, con sedie e tavoli e l’area più propriamente living, dove si trova anche il pianoforte. Le piante creano quindi anch’esse una sorta di barriera naturale. “Dal punto di vista botanico si è tenuto conto del fatto che c’è un riscaldamento centralizzato e che non c’era certezza di chi e come si sarebbe preso cura delle piante”, spiega Uva. “Quindi la scelta è caduta su piante forti resistenti che avessero bisogno di poca cura”.
Foto in apertura: Portafiori Marimo – Disegnato da Roberto Cambi per Giorgetti