SIMAS, 70 anni di ceramica Made in Italy: tra manifattura integrata e cultura del progetto

In occasione del 70° anniversario, SIMAS ha aperto le porte del suo stabilimento a Civita Castellana a un gruppo ristretto di giornalisti, offrendo un’immersione nella propria eccellenza manifatturiera. L’azienda, fondata nel 1955, continua a coniugare artigianalità e innovazione, mantenendo l’intero ciclo produttivo interno. Oggi è un punto di riferimento internazionale per la ceramica sanitaria di design, capace di dialogare con il mondo dell’architettura e del progetto.

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SIMAS, 70 anni di ceramica Made in Italy tra manifattura integrata, cultura del progetto e sostenibilitàIn occasione del suo 70° anniversario, SIMAS ha aperto le porte dello stabilimento di Civita Castellana a un gruppo ristretto di giornalisti del settore. Un invito speciale, che ha permesso anche a CASAOGGIDOMANI di vivere un’esperienza immersiva tra storia, innovazione e manifattura d’eccellenza.

La visita ha offerto uno sguardo privilegiato sul cuore produttivo dell’azienda, dove l’artigianalità incontra processi altamente strutturati, mantenendo tutto il ciclo produttivo all’interno dello stabilimento. Dalla miscelazione degli impasti alla formatura, dalla smaltatura alla cottura e al controllo qualità: ogni fase viene eseguita internamente, garantendo un controllo totale, tracciabilità e standard qualitativi costanti.

Una manifattura che si rinnova, senza perdere le radici

Fondata nel 1955, SIMAS rappresenta una delle realtà storiche più solide del distretto ceramico di Civita Castellana. Da allora, l’azienda ha saputo evolversi nel tempo senza mai tradire la propria identità, profondamente legata al territorio, alla cultura manifatturiera e a un’idea di qualità che mette al centro il saper fare italiano.

Oggi SIMAS si afferma come un player riconosciuto anche a livello internazionale, capace di coniugare tradizione industriale, ricerca tecnica e design contemporaneo. Il recente percorso di rinnovamento ha rafforzato il legame con il mondo del progetto, attivando collaborazioni con architetti e designer per restituire al bagno un ruolo centrale: non solo spazio funzionale, ma ambiente culturale ed esperienziale.

Una nuova estetica che si esprime attraverso collezioni inedite, showroom immersivi e una forte presenza fieristica, ma che non dimentica mai la dimensione tecnica e funzionale del prodotto. Per SIMAS, infatti, bellezza e prestazione vanno di pari passo.

Un esempio concreto? L’evoluzione del bordo delle ceramiche sanitarie: se in passato le linee sottili da 3 mm rappresentavano lo standard per i lavabi, oggi il mercato richiede forme più robuste e decise, con bordi visivamente più importanti. L’azienda ha saputo adattarsi a questa nuova domanda, senza sacrificare l’eleganza formale, lavorando sull’ergonomia, sulla resa estetica e sulla facilità d’uso quotidiana.

Anche dal punto di vista logistico e organizzativo, SIMAS si distingue per efficienza: lo stabilimento si sviluppa su tre livelli produttivi, collegati da un sistema di trasporto interno lungo 7 chilometri, progettato per ottimizzare tempi, risorse e qualità. Il magazzino dinamico, insieme alla capacità di movimentare circa 900 pezzi al giorno, consente una produzione continua, flessibile e totalmente gestita in house.

Una manifattura che si rinnova, senza perdere le radici
Fondata nel 1955, SIMAS rappresenta una delle realtà storiche più solide del distretto ceramico di Civita Castellana

 

Economia circolare: la sostenibilità è nel processo

Nel settore ceramico, parlare di sostenibilità reale significa ripensare in profondità ogni fase della produzione. È esattamente ciò che ha fatto SIMAS, adottando un modello di economia circolare a ciclo chiuso, che consente oggi di parlare a pieno titolo di approccio a scarto zero.

Gli scarti crudi vengono reimmessi nell’impasto, quelli già cotti sono frantumati e utilizzati in nuove applicazioni, mentre i fanghi ceramici — residui della lavorazione — non sono più classificati come rifiuti, ma sottoprodotti impiegati come materie prime seconde. Anche i gessi esausti vengono rigenerati e riutilizzati, ad esempio come componente per la produzione di cartongesso.

Ma la sostenibilità, in SIMAS, passa anche per l’ottimizzazione energetica: il calore generato dai forni non viene disperso, ma recuperato per velocizzare le fasi di essiccazione che trattano i pezzi ceramici in transito sul nastro trasportatore. A ciò si aggiunge un sistema di recupero e filtraggio delle acque impiegate durante il processo produttivo, a ulteriore dimostrazione di un’attenzione concreta e sistemica all’impatto ambientale.

Un modello virtuoso che trasforma ogni scarto in risorsa, promuovendo una produzione circolare, consapevole, replicabile e profondamente radicata nel territorio.

Una manifattura che si rinnova, senza perdere le radici
Sistema di trasporto automatizzato introdotto grazie a un sistema a catena di circa 7 km in grado di creare un sistema di asciugatura naturale, che sfrutta il calore emanato dal forno durante il trasporto da un dipartimento produttivo all’altro

 

Economia circolare la sostenibilità è nel processo
Ceramica di scarto: viene lavorata, tritata e riutilizzata come materia prima secondaria

 

Economia circolare la sostenibilità è nel processo
Ogni prodotto ece dalla fabbrica con il marchio “Ceramics of Italy“, marchio che rappresenta l’industria ceramica italiana

 

Non solo produzione, anche formazione

L’impegno di SIMAS non si ferma al prodotto. Oggi l’azienda è protagonista anche in un’altra dimensione fondamentale per il futuro del settore: la formazione. Con una visione lungimirante, SIMAS ha avviato progetti educativi nelle scuole, con l’obiettivo di trasmettere alle nuove generazioni la conoscenza e il valore del patrimonio ceramico, che affonda le sue radici in oltre 3000 anni di storia.

Una cultura materiale e tecnica che rischia di andare perduta se non viene raccontata e condivisa. Per questo l’azienda si fa promotrice attiva di laboratori, incontri e percorsi didattici, offrendo agli studenti uno sguardo concreto sul mondo della ceramica. Un gesto di responsabilità verso il futuro del comparto, ma anche verso una comunità culturale che ha bisogno di essere alimentata con nuovi racconti, nuove mani, nuovi occhi.

Non solo produzione, anche formazione
Da destra: Marco Rossi, Marco Giuliani e l’architetto Giancarlo Angelelli durante la presentazione ai giornalisti 

 

Guardare avanti: il coraggio creativo di SIMAS

Nel visitare SIMAS si percepisce un forte spirito di innovazione responsabile. Un’energia fatta di ricerca, sperimentazione e desiderio di uscire dalle logiche standardizzate per proporre un modello produttivo alternativo, dove la qualità è inseparabile dalla cultura del progetto.

Non si tratta solo di innovare nel prodotto, ma di costruire senso nel tempo: ogni collezione, ogni nuova installazione, ogni collaborazione porta avanti un’idea di bagno come spazio vivo, relazionale e rigenerativo, in cui materiali, forme e colori si mettono al servizio del benessere e della bellezza del quotidiano.

SIMAS, settant’anni dopo la sua nascita, continua così a proporre una manifattura visionaria, capace di restare fedele a sé stessa e, al tempo stesso, di evolvere con coerenza nel segno di un abitare più consapevole.

Foto in apertura: I giornalisti presenti durante l’incontro in azienda lo scorso 27 e 28 maggio 2025.




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