Nel 2025 Schiffini celebra un anniversario straordinario: cento anni di storia, innovazione e design d’eccellenza. Fondata nel 1925 a La Spezia come piccola falegnameria per la fornitura di arredi navali, l’azienda ha attraversato un’evoluzione profonda, diventando uno dei riferimenti del design italiano nel settore delle cucine modulari.
A partire dagli anni ’50, Schiffini ha rivoluzionato il mercato con la produzione in serie delle prime cucine componibili in Italia, distinguendosi per l’alta qualità costruttiva, il rigore progettuale e le collaborazioni con architetti e designer di fama internazionale, tra cui Vico Magistretti, Alfredo Häberli, Jasper Morrison, Ludovica e Roberto Palomba.
La svolta dei grandi designer
Tra i capitoli più significativi della storia aziendale, la collaborazione con Vico Magistretti rappresenta un momento di svolta. Dalla sinergia con il celebre architetto milanese sono nati modelli iconici come Cina, Solaro, Campiglia e la celebre Cinqueterre, presentata nel 1999 e ancora oggi tra i best seller del brand. Cinqueterre è stata la prima cucina a introdurre l’alluminio come materiale strutturale e decorativo, con un design essenziale, lineare, fortemente riconoscibile.
Cucine modulari, nuove forme e materiali
Nel 2024, Schiffini ha rinnovato l’omaggio a Magistretti con una nuova edizione della Cinqueterre (foto in apertura), arricchita dal marmo nero Portoro, estratto localmente nel Golfo dei Poeti, e scelto proprio come richiamo alle radici liguri dell’azienda. Nel 2025 è stato lanciato Liguria, un sistema di colonne componibili e personalizzabili per finiture e materiali, che amplia ulteriormente la flessibilità progettuale.
Alla Milano Design Week 2025, Schiffini ha inoltre riportato sotto i riflettori il modello Cina, un progetto del 1986 di Magistretti, riproposto oggi come simbolo del legame tra memoria e contemporaneità, in linea con la filosofia dello stesso architetto: “essere moderno vuol dire far parte di una catena con una mano nel futuro e una nel passato.”
Azioni recenti e strategia di crescita
L’ingresso nel gruppo SCIC nel 2023 ha segnato un nuovo capitolo strategico, senza però alterare l’identità storica del marchio. L’art direction è stata affidata all’architetto Marco Costanzi, che ha puntato sulla rilettura degli iconici modelli Schiffini, aggiornandoli con materiali innovativi e tecnologie avanzate. L’azienda sta anche sviluppando nuove soluzioni per ambienti esterni, ampliando l’offerta in una logica di dialogo costante tra estetica e funzione.
La sostenibilità come complemento essenziale
Accanto al valore estetico e progettuale, Schiffini ha progressivamente integrato nel proprio modello produttivo una forte attenzione alla sostenibilità, soprattutto a livello di processo e materiali.
Materie prime a basso impatto ambientale
Schiffini utilizza materiali selezionati con criteri ecologici e attenzione all’impatto ambientale. I pannelli impiegati sono conformi agli standard europei E1 o superiori, grazie al basso contenuto di formaldeide e all’impiego di materie prime riciclate, come nel caso delle fibre di legno rigenerato. Questa scelta garantisce ambienti più salubri, riducendo l’emissione di VOC e altre sostanze nocive.
Emissioni ridotte e processi ottimizzati
La produzione è localizzata interamente in Italia e viene gestita internamente in tutte le sue fasi: taglio, assemblaggio, finitura. Questo consente un controllo costante, maggiore efficienza e minore impatto ambientale legato alla logistica. Alcune lavorazioni impiegano processi a basso consumo energetico e limitato impiego di colle o vernici.
Anche i canali social ufficiali del brand sottolineano un impegno costante nel “produrre in modo efficiente e a basso impatto ambientale”, coerente con i valori di responsabilità e innovazione che Schiffini vuole promuovere nel prossimo secolo.
Durabilità e design “longevity”
Il design Schiffini è pensato per durare nel tempo. Collaborazioni come quella con Jasper Morrison (modello Lepic) valorizzano la filosofia del “less but better”: la sostenibilità è qui intesa come longevità dell’oggetto, contrapposta alla logica dell’usa e getta. Materiali durevoli, linee senza tempo e cura artigianale sono elementi che rendono ogni cucina Schiffini un investimento progettuale a lungo termine.
Uno sguardo al futuro
Con alle spalle un secolo di storia, Schiffini entra nel suo secondo secolo con la volontà di continuare a innovare, mantenendo saldi i valori fondanti del marchio: qualità, estetica, sostenibilità. La direzione artistica, il lavoro del centro ricerca e le nuove collaborazioni con il mondo dell’architettura e del design confermano una visione aperta e coraggiosa, capace di affrontare le sfide dell’abitare contemporaneo.
“Schiffini prosegue a scrivere la storia del design con la determinazione di innovare, senza mai perdere di vista i valori che l’hanno resa un simbolo del Made in Italy” CEO Lorenzo Marconi Fornari, CEO Schiffini