Eventi climatici imprevedibili: perché l’assicurazione casa è diventata essenziale

Eventi climatici estremi in aumento stanno mettendo a rischio case e territori in tutta Italia. Nel 2024 si sono già registrati 351 episodi violenti, con gravi conseguenze economiche per famiglie e imprese. Cresce così la necessità di proteggere le abitazioni con un’assicurazione casa. Vediamo perché conviene.

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Eventi climatici imprevedibili perché l'assicurazione casa è diventata essenzialeNegli ultimi anni, in Italia, sono aumentate alluvioni improvvise, ondate di calore record, grandinate distruttive e siccità prolungate, e queste stanno mettendo a dura prova territori, abitazioni e risorse. Secondo il Centro Studi sul Cambiamento Climatico (CCSC), nel solo 2024, si sono registrati 351 eventi meteo estremi, di cui oltre la metà al Nord, con danni a città, imprese e abitazioni.

Dalla valle del Po alle coste della Sicilia, la crisi climatica ha mostrato le vulnerabilità del nostro Paese: piogge torrenziali si alternano a lunghi periodi di siccità causando danni e distruzione con sempre maggior frequenza. A tale riguardo, la Banca d’Italia ha stimato in 30 miliardi di euro i danni causati dai disastri naturali dal 2009 a oggi, con conseguenze che si protraggono, per lunghi anni, sull’intero tessuto economico e sociale.

Ne consegue che proteggere la propria abitazione sia diventato un bisogno sempre più richiesto dalle famiglie. Per farlo basta richiedere online un preventivo assicurazione casa, e in pochi click, è possibile valutare le offerte migliori in base alle specifiche esigenze. Vediamo meglio come funzionano questo tipo di protezioni.

Una nuova “geografia” del rischio

Secondo il CCSC, l’Italia è ufficialmente entrata in una fase di emergenza climatica permanente. Gli eventi meteo estremi colpiscono ormai con elevata frequenza, se pensiamo che, solo nel 2024, l’Emilia-Romagna ha affrontato oltre cinquanta episodi distruttivi, tra cui il ciclone Boris che ha trasformato i principali bacini fluviali in “bombe idrauliche”.

Oppure in Lombardia, tra maggio e ottobre, si sono registrate precipitazioni molto superiori alla media stagionale, con numerosi episodi di piogge intense che hanno causato frane, allagamenti e blackout diffusi.

E non è soltanto il Nord a pagare il prezzo più alto. Al Sud, la siccità cronica e la desertificazione stanno modificando, a poco a poco, l’intero equilibrio agricolo e idrico. In Sicilia le precipitazioni sono calate del 40% rispetto alla media storica, e in Sardegna i bacini idrici operano al minimo della capacità. Un quadro, questo, che ci mostra quanto la fragilità climatica stia modificando le varie esigenze di protezione, da zona a zona.

L’impatto economico dei disastri naturali sulle famiglie

L’effetto economico degli eventi catastrofali non è solo una questione pubblica, dal momento che coinvolge direttamente soprattutto le famiglie. Le alluvioni del 2023 e del 2024, ad esempio, hanno danneggiato migliaia di abitazioni civili, molte delle quali prive di copertura assicurativa.

E la Banca d’Italia ha rilevato che, anche dopo anni, le imprese e i cittadini colpiti continuano a subire perdite economiche rispetto a chi non ha subito danni, con un calo dei profitti stimato tra l’1% e l’1,5%.

Molte famiglie si trovano costrette a ricorrere a risparmi personali o mutui aggiuntivi per far fronte ai danni mentre, nelle aree particolarmente esposte, come la valle del Po o la costa adriatica, il rischio di alluvione o smottamento è entrato a far parte delle valutazioni per le stime del mercato immobiliare.

Assicurazione: gli obblighi per le aziende

Di recente il Governo ha introdotto per le imprese l’obbligo di stipulare una polizza catastrofale per proteggersi da terremoti, alluvioni e frane, a partire dalle medie aziende con oltre 50 dipendenti. L’obiettivo dichiarato della misura è quello di mettere in sicurezza il sistema produttivo e garantire rimborsi tempestivi in caso di disastri.

Questo stesso principio, però, può e deve essere esteso alla sfera privata. Se per le aziende l’assicurazione è ormai obbligatoria, per i cittadini rappresenta una scelta libera ma che può fare la differenza nei momenti più drammatici.

 

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