
Dalla valle del Po alle coste della Sicilia, la crisi climatica ha mostrato le vulnerabilità del nostro Paese: piogge torrenziali si alternano a lunghi periodi di siccità causando danni e distruzione con sempre maggior frequenza. A tale riguardo, la Banca d’Italia ha stimato in 30 miliardi di euro i danni causati dai disastri naturali dal 2009 a oggi, con conseguenze che si protraggono, per lunghi anni, sull’intero tessuto economico e sociale.
Ne consegue che proteggere la propria abitazione sia diventato un bisogno sempre più richiesto dalle famiglie. Per farlo basta richiedere online un preventivo assicurazione casa, e in pochi click, è possibile valutare le offerte migliori in base alle specifiche esigenze. Vediamo meglio come funzionano questo tipo di protezioni.
Una nuova “geografia” del rischio
Secondo il CCSC, l’Italia è ufficialmente entrata in una fase di emergenza climatica permanente. Gli eventi meteo estremi colpiscono ormai con elevata frequenza, se pensiamo che, solo nel 2024, l’Emilia-Romagna ha affrontato oltre cinquanta episodi distruttivi, tra cui il ciclone Boris che ha trasformato i principali bacini fluviali in “bombe idrauliche”.
Oppure in Lombardia, tra maggio e ottobre, si sono registrate precipitazioni molto superiori alla media stagionale, con numerosi episodi di piogge intense che hanno causato frane, allagamenti e blackout diffusi.
E non è soltanto il Nord a pagare il prezzo più alto. Al Sud, la siccità cronica e la desertificazione stanno modificando, a poco a poco, l’intero equilibrio agricolo e idrico. In Sicilia le precipitazioni sono calate del 40% rispetto alla media storica, e in Sardegna i bacini idrici operano al minimo della capacità. Un quadro, questo, che ci mostra quanto la fragilità climatica stia modificando le varie esigenze di protezione, da zona a zona.
L’impatto economico dei disastri naturali sulle famiglie
L’effetto economico degli eventi catastrofali non è solo una questione pubblica, dal momento che coinvolge direttamente soprattutto le famiglie. Le alluvioni del 2023 e del 2024, ad esempio, hanno danneggiato migliaia di abitazioni civili, molte delle quali prive di copertura assicurativa.
E la Banca d’Italia ha rilevato che, anche dopo anni, le imprese e i cittadini colpiti continuano a subire perdite economiche rispetto a chi non ha subito danni, con un calo dei profitti stimato tra l’1% e l’1,5%.
Molte famiglie si trovano costrette a ricorrere a risparmi personali o mutui aggiuntivi per far fronte ai danni mentre, nelle aree particolarmente esposte, come la valle del Po o la costa adriatica, il rischio di alluvione o smottamento è entrato a far parte delle valutazioni per le stime del mercato immobiliare.
Assicurazione: gli obblighi per le aziende
Di recente il Governo ha introdotto per le imprese l’obbligo di stipulare una polizza catastrofale per proteggersi da terremoti, alluvioni e frane, a partire dalle medie aziende con oltre 50 dipendenti. L’obiettivo dichiarato della misura è quello di mettere in sicurezza il sistema produttivo e garantire rimborsi tempestivi in caso di disastri.
Questo stesso principio, però, può e deve essere esteso alla sfera privata. Se per le aziende l’assicurazione è ormai obbligatoria, per i cittadini rappresenta una scelta libera ma che può fare la differenza nei momenti più drammatici.
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