La moda interpreta da sempre lo spirito del tempo, raccontando attraverso gli abiti e gli accessori i cambiamenti di una società. Storicamente, le tendenze si sviluppavano nel corso di stagioni o anni, lasciando spazio alla creatività degli stilisti e permettendo ai consumatori di assimilare gradualmente le novità introdotte sul mercato.
L’ascesa del fast fashion ha radicalmente accelerato questo processo, trasformando profondamente l’industria dell’abbigliamento. Questo nuovo modello di business ha compresso i tempi di produzione e distribuzione, introducendo collezioni a ritmo frenetico e prezzi accessibili.
L’impatto del fast fashion sull’ambiente: le stime del Parlamento Europeo
L’industria del fast fashion, secondo un’analisi del Parlamento Europeo*, ha un impatto ambientale devastante che si estende ben oltre la fase di produzione.
Il comparto della moda è responsabile di circa il 20% dell’inquinamento globale delle acque pulite, dovuto in gran parte ai processi di tintura e finitura dei tessuti. Questi valori si amplificano ulteriormente con il lavaggio dei capi, specialmente quelli in poliestere, che rilasciano fino a 700.000 fibre di microplastica per ogni carico di biancheria, contribuendo alla contaminazione della catena alimentare.
Parlando di carbon footprint, l’industria fashion è responsabile di circa il 10% delle emissioni globali. Nell’Unione Europea, l’acquisto di prodotti tessili nel 2020 ha generato circa 270 kg di CO2 per persona, con un totale di 121 milioni di tonnellate di emissioni di gas serra.
Inoltre, la gestione dei vestiti indesiderati è diventata un altro problema critico: meno della metà viene raccolta per il riutilizzo o il riciclaggio, e solo l’1% dei tessuti usati è riciclato in nuovi capi, poiché le tecnologie necessarie sono ancora in fase di sviluppo.
Le app per la moda sostenibile
La crescente consapevolezza legata ai problemi causati dal fast fashion ha portato molte persone a cercare alternative più sostenibili per il loro guardaroba. Una delle opzioni più popolari è l’acquisto di abbigliamento di seconda mano, che permette di ridurre il consumo di articoli nuovi e di dare nuova vita a capi usati.
Il mercato dell’abbigliamento vintage, sia online che nelle boutique fisiche, è in piena espansione, alimentato da una rinnovata attenzione alla sostenibilità. Oggi, grazie a una nuova generazione di app dedicate alla moda sostenibile, è ancora più facile per i consumatori partecipare al movimento slow fashion, scambiando abiti, scoprendo curiosità vintage e contribuendo a un sistema di moda più responsabile.
Depop
È una delle app legate alla moda sostenibile più utilizzate: grazie alla sua interfaccia semplice e intuitiva, Depop è riuscita in breve tempo a diventare un punto di riferimento per gli amanti del vintage e del second hand.
Dalla sua nascita nel 2011, Depop ha generato oltre 2,5 miliardi di dollari, dimostrando il crescente interesse verso una moda più sostenibile e consapevole.
ThreadUP
ThreadUP è una piattaforma innovativa che rende semplice e conveniente vendere vestiti usati online. Attraverso un processo di vendita intuitivo, gli utenti possono inviare i loro capi non più utilizzati a ThredUp, dove vengono selezionati e messi in vendita.
Gli articoli che non trovano un acquirente possono essere restituiti al venditore dietro pagamento di una piccola commissione, oppure possono essere donati in beneficenza o riciclati in modo ecologicamente responsabile.
Vestiaire Collective
Vestirsi con capi di lusso ti sembra un sogno irraggiungibile? Se ami marchi come Louis Vuitton, Gucci o Burberry, Vestiaire Collective è l’app che può trasformare questo sogno in realtà.
Fondata a Parigi nel 2009, questa innovativa piattaforma di rivendita di articoli di lusso rende accessibili capi e accessori dei brand più prestigiosi.
L’app non si limita a offrire una vasta selezione di prodotti, ma garantisce anche la qualità e l’autenticità di ogni pezzo attraverso un rigoroso processo di autenticazione. In questo modo Vestiaire Collective contribuisce a combattere il mercato della contraffazione, un problema significativo nel settore della moda di lusso.
Good On You
Good On You sta rivoluzionando il modo in cui i consumatori valutano i brand di moda, fornendo una stima imparziale e dettagliata dell’impatto ambientale e sociale dei marchi.
L’app ti permette di scoprire alternative migliori, trovare suggerimenti eco-friendly e approfondire la tua conoscenza sullo shopping etico. Grazie a un database di oltre 3.000 marchi, ciascuno valutato su una scala da “Noi evitiamo” (1) a “Ottimo” (5), Good On You rende semplice comprendere l’impatto di un brand su persone, pianeta e animali.
Il sistema di valutazione di Good On You è basato su informazioni pubblicamente accessibili, compilate e verificate da analisti indipendenti. Utilizza dati provenienti da indici autorevoli come il Fashion Transparency Index e i progetti CDP Climate Change and Water Security, oltre a certificazioni e accreditamenti come Fairtrade, Fair Wear Foundation, e Global Organic Textile Standard.
Con Good On You, la trasparenza diventa uno strumento fondamentale per mantenere i marchi fedeli alla loro mission e per dare forma a un futuro della moda più etico e sostenibile.
Rent The Runway
Hai in programma un evento speciale, ma non sai cosa mettere? Nessun problema: Rent The Runway è l’app pensata per offrirti un ampio catalogo di abiti a noleggio delle migliori firme.
Iscrivendoti a Rent The Runway, puoi ricevere tra cinque e 20 articoli al mese da oltre 750 designer, con la possibilità di conservare i tuoi vestiti per tutto il tempo che desideri. L’app non solo riduce il consumo individuale, ma offre anche consigli di stile personalizzati, rendendo l’esperienza di noleggio ancora più coinvolgente.
Per chi ha bisogno di un look speciale per occasioni uniche, Rent The Runway offre anche noleggi una tantum, ideali per matrimoni e altri eventi. Ogni ordine include una taglia di riserva gratuita per garantire la vestibilità perfetta, e tutti gli indumenti vengono lavati a secco prima di essere consegnati, assicurando la massima qualità e igiene.
By Rotation
By Rotation porta il concetto di sharing economy nel mondo della moda di lusso, permettendo agli utenti di noleggiare capi dei brand più amati. La piattaforma di noleggio peer-to-peer, ci induce a ripensare il concetto di possesso, incoraggiando gli utenti a noleggiare ciò di cui hanno bisogno e a prestare gli articoli che non usano frequentemente.
L’app, che imita il formato dei social media, permette agli utenti di interagire tra loro, creando un senso di comunità tra individui “consapevoli dello stile” e “consapevoli dell’ambiente”.
Attraverso By Rotation, gli utenti possono accedere a capi firmati altrimenti inaccessibili e monetizzare il proprio guardaroba, contribuendo a un’economia circolare che riduce l’impatto ambientale della moda.
Whering
La sostenibilità nella moda inizia con il saper valorizzare ciò che già possediamo, e Whering è l’app che trasforma il nostro guardaroba in una risorsa di stile e creatività. Grazie all’intelligenza artificiale, Whering ti consente di digitalizzare i tuoi capi, organizzandoli in modo intelligente e suggerendo combinazioni di outfit su misura per te.
L’app va oltre la semplice gestione del guardaroba, offrendo la possibilità di creare lookbook, moodboard personalizzati e persino pianificare i tuoi outfit per ogni occasione, riducendo così la necessità di acquistare nuovi capi.
Whering promuove un approccio più consapevole e sostenibile alla moda, aiutandoti a riscoprire il potenziale del tuo armadio. Inoltre, la sua funzionalità social ti connette con una community di appassionati, dove puoi scambiare idee e ispirazioni per creare l’outfit perfetto.
Save Your Wardrobe
Save Your Wardrobe digitalizza l’intero guardaroba degli utenti, analizzando l’uso dei capi e suggerendo nuove combinazioni per massimizzare l’utilizzo di ogni singolo pezzo.
In un mondo in cui l’80% delle persone indossa solo il 20% dei propri vestiti, quest’app ci aiuta a riscoprire il valore degli indumenti che già possediamo.
La startup, vincitrice dell’LVMH Innovation Award al Vivatech 2023, ha già stretto partnership strategiche con giganti del settore come Zalando e Hugo Boss, espandendosi rapidamente in mercati chiave come Regno Unito, Germania, Francia e Stati Uniti.
Lucky Sweater
A differenza delle tradizionali app di seconda mano, Lucky Sweater non è orientata alla vendita, ma al baratto: gli utenti possono elencare gli articoli che desiderano scambiare e quelli che stanno cercando, partecipando così a uno scambio comunitario che promuove la sostenibilità.
Ogni settimana, i nuovi articoli vengono presentati in uno “swap drop”, e gli utenti possono mettere una stella sugli articoli che amano, segnalando il loro interesse per uno scambio.
Etsy
Etsy rappresenta una delle piattaforme più rilevanti nel panorama della moda sostenibile, soprattutto per chi desidera scoprire piccoli brand indipendenti e fare acquisti in modo etico.
Con la sua vasta offerta di articoli fatti a mano, capi di abbigliamento vintage e accessori unici, Etsy promuove un approccio al consumo consapevole, valorizzando la creatività artigianale e riducendo l’impatto ambientale legato alla produzione di massa.
Gli acquirenti possono facilmente trovare capi originali e durevoli, sostenendo al contempo designer emergenti che adottano pratiche rispettose dell’ambiente.
FAQ Moda sostenibile
La moda sostenibile nasce come risposta alla crescente consapevolezza dell’impatto ambientale e sociale negativo dell’industria della moda tradizionale. Negli ultimi decenni, l’attenzione verso temi come il cambiamento climatico, l’inquinamento da microplastiche e le condizioni di lavoro nei paesi produttori ha spinto consumatori, designer e aziende a ripensare il modo in cui vengono prodotti, distribuiti e consumati gli abiti. Ecco alcune delle domande più ricercate nel web.
Che cosa si intende per moda sostenibile?
La moda sostenibile si riferisce a un approccio all’abbigliamento che considera l’impatto ambientale e sociale dell’intera filiera produttiva. Questo concetto promuove l’uso di materiali eco-friendly, pratiche di produzione etiche e responsabili, e incoraggia un consumo consapevole da parte dei consumatori. La moda sostenibile mira a ridurre le emissioni di carbonio, limitare lo spreco e garantire condizioni di lavoro giuste, integrando la sostenibilità nelle scelte stilistiche e di produzione.
Quali sono i tessuti più sostenibili?
I tessuti più sostenibili sono quelli prodotti con un ridotto impatto ambientale e con processi etici. Tra questi, il cotone biologico si distingue per l’assenza di pesticidi e fertilizzanti chimici. Il lino, un materiale resistente e biodegradabile, richiede meno acqua rispetto ad altre colture. Anche la canapa è considerata altamente sostenibile grazie alla sua rapida crescita e alla bassa necessità di risorse. Infine, materiali innovativi come il Tencel, derivato dalla polpa di legno, e i tessuti riciclati, come il poliestere riciclato, rappresentano scelte ecologiche avanzate per l’industria della moda.
Cosa possiamo fare per la moda sostenibile?
Per promuovere la moda sostenibile, possiamo fare scelte consapevoli in ogni fase del processo di acquisto e utilizzo degli abiti. È importante privilegiare capi realizzati con materiali eco-friendly e prodotti in modo etico, supportando marchi che rispettano l’ambiente e i diritti dei lavoratori. Ridurre il consumo eccessivo e preferire la qualità alla quantità è un altro passo essenziale, così come optare per l’usato, il riciclo e il riutilizzo dei capi. Infine, estendere la vita dei nostri vestiti con una cura adeguata e una manutenzione corretta contribuisce a ridurre l’impatto ambientale della moda.
*Fonte: European Parliament