Indice degli argomenti:
- Aspetto della salubrità
- Aspetto della sostenibilità
- Intervista ad Alberto Apostoli, founder e titolare di Studio Apostoli
- 5 consigli per risparmiare acqua in bagno
La stanza di servizio è sempre più associata al mondo organico della natura: forme e colori evocano gli elementi dell’aria e dell’acqua; i materiali naturali come il legno, riportano ai loro ambienti di origine e a una dimensione armonica dell’uomo con la natura; molte componenti della stanza da bagno sono progettate con alti contenuti tecnologici a immagine e somiglianza dei più avanzati centri benessere. E non è solo l’aspetto a richiamare l’ambiente naturale e i suoi valori, il bagno ha un carattere etico anche nella sostanza: le sue finiture sono realizzate con materiali atossici e antibatterici e i suoi impianti principali, rubinetti, soffioni e scarico del WC sono progettati in ottica di risparmio idrico.
Aspetto della salubrità
Pitture idrorepellenti a vocazione ecologica, con bassissimo contenuto di COV e conformi ai Criteri Ambientali Minimi, sono le soluzioni più efficienti per fare da pelle al nuovo spazio del benessere domestico, finiture spesso scelte nelle tonalità pastello della terra che evocano sensazioni di serenità, armonia, equilibrio interiore.
Le vernici fotocatalitiche dette anche “mangia smog” (a base di biossido di titanio), vanno a contrastare gli inquinanti atmosferici (biossido di azoto, monossido di carbonio, ammoniaca, formaldeide) decomponendone la struttura.
Oltre alle pitture fotocatalitiche, altre superfici in bagno presentano una molteplice funzionalità in chiave igienica, come alcune ceramiche sanitarie con trattamento antibatterico integrato. Oppure ceramiche sanitarie, lavabi e WC, studiati appositamente per ridurre la porosità al minimo e avere smalti performanti e quindi meno attaccabili da calcare, virus e batteri.
Un’alternativa utile per avere aria salubre nell’ambiente bagno, soprattutto nel caso dei bagni ciechi è l’utilizzo di purificatori d’aria. Molti modelli di ultima generazione sono mobili, con rotelle alla base e si possono spostare da una stanza all’altra all’occorrenza. Molti si servono di ioni che immessi nell’aria in una certa concentrazione riescono a rompere le particelle nocive.
Aspetto della sostenibilità
Secondo un’indagine dell’Istat del 2020 il 67,4% degli intervistati (persone sopra i 14 anni) dichiara di essere attento a non sprecare l’acqua, a conferma della crescente consapevolezza di quanto sia importante la corretta gestione, anche a livello individuale, delle risorse naturali del pianeta.
Trai vari accorgimenti a cui le famiglie ricorrono per mantenere un uso consapevole dell’acqua e ridurre al minimo lo spreco c’è la scelta di rubinetti e scarichi dei WC a portata ridotta.
In bagno, inoltre, si parla di sostenibilità quando questo è riscaldato con impianti a pavimento o con sistemi alimentati da fonti rinnovabili.
La portata di un rubinetto è la quantità di acqua che passa attraverso l’apparecchio, in una certa frazione di tempo, si misura in litri al minuto, oppure in metri cubi all’ora. Sulla portata influisce il diametro del tubo che conduce l’acqua all’esterno. Di recente il bonus idrico (1000 euro per chi faceva interventi in ottica di risparmio idrico, per tutto il 2021), ha incentivato il ricordo ad apparecchi impostati sul risparmio dell’acqua. Si considerano rubinetti ecologici quelli che non superano la portata di acqua di 6 litri al minuto.
Lo scarico del WC sposta generalmente da 6 a 9 litri di acqua al minuto che si raccoglie in una cassetta dotata di una valvola di riempimento con un galleggiante che funziona da stop quando la cassetta è colma. Quando scarichiamo l’acqua la cassetta si svuota per riempirsi lentamente in automatico. Gli scarichi di nuova generazione hanno una doppia opzione di scarico, con due differenti portate di acqua, nell’ottica del risparmio idrico.
Intervista a Alberto Apostoli, founder e titolare di Studio Apostoli
Come si può rendere un bagno eco-sostenibile e come possono aiutare le nuove tecnologie?
Due sono gli elementi fondamentali per rendere un bagno eco-sostenibile: il primo è il contenimento e il controllo dell’acqua sanitaria, gestibili tramite la scelta di prodotti che ne garantiscano un consumo controllato, anche tramite l’impiego di sistemi di ricircolo di acqua sanitaria e di recupero di quella presente nelle cassette degli sciacquoni. Il secondo elemento fondamentale è naturalmente la temperatura interna dell’ambiente bagno, che può essere garantita tramite differenti dispostivi: nella maggior parte dei progetti il più efficiente risulta essere il riscaldamento a pavimento.
In percentuale, quanto è possibile risparmiare con un bagno ben progettato?
Se il bagno è progettato in maniera adeguata e corretta, debitamente isolato e ben pensato in tutti gli elementi, la percentuale di risparmio energetico può raggiungere il 50%. Con energia intendiamo il consumo di acqua e di energia termica. Ad esempio, per contenere il quantitativo di acqua utilizzato bisognerebbe alternare l’utilizzo delle le vasche da bagno alla doccia, per quanto possibile, poiché l’acqua impiegata è nettamente superiore. Questa è una piccola accortezza che permette di ottimizzare i consumi in modo efficiente. Se vogliamo essere più sostenibili dobbiamo necessariamente consumare anche meno risorse idriche, naturalmente il risultato migliore si ha quando la tecnologia e le soluzioni progettuali impiegate si abbinano perfettamente all’implementazione di abitudini e stili di vita in qualsiasi tipo di bagno.
Ha fatto qualche progetto in quest’ottica?
Poiché il nostro Studio opera principalmente nel settore del Wellness professionale, quindi in ambienti fortemente legati al consumo di acqua e di energia, la sostenibilità è un driver molto importante. Non solo per gli aspetti etici, legati alle nuove istanze sostenibili, ma anche in termini gestionali: in questa direzione, da un punto di vista di approccio progettuale, il nostro studio ha fatto molto in questi anni. Un altro aspetto importante è la capacità di leggere i risultati in termini reali, difatti non è sufficiente attuare soluzioni tecniche adeguate, ma è altrettanto necessario possedere la capacità di leggere e interpretarle, per capire se i nostri risultati hanno una concreta rispondenza in termini reali ed energetici. In ultimo, ma non per importanza, l’eco-sostenibilità, in relazione alla selezione di aziende e prodotti che devono avere un approccio fortemente sostenibile. Non parliamo solo del contenimento energetico relativo alla filiera produttiva, ma anche della volontà di scegliere determinati prodotti creati da aziende che seguono protocolli di sostenibilità, quale rispetto dell’ambiente e attenzione ai consumi energetici: occorre scegliere prodotti adeguati, e collaborare con aziende che rispettino determinati protocolli e certificazioni.
5 consigli per risparmiare acqua in bagno
- Rubinetti: dotare tutta la rubinetteria di miscelatori in maniera da diminuire il getto e gli schizzi. Chiudere sempre l’acqua quando non serve, durante il lavaggio dei denti, per esempio. Con questa buona pratica si risparmiano circa 13 mila litri di acqua all’anno;
- Riparare tempestivamente i piccoli guasti che provocano le perdite, sia alla rubinetteria che allo scarico del water. Le perdite provocano uno spreco di acqua di circa 1.750 litri al mese;
- È preferibile fare il bagno in doccia anziché in vasca, consente un risparmio annuo di 23 metri cubi di acqua;
- Per lo scarico è opportuno scegliere gli apparecchi con doppio pulsante che differenzia la portata d’acqua, inoltre interrompendo il flusso attraverso il pulsante, quando è possibile, si possono risparmiare circa 35 metri cubi di acqua all’anno;
- Scegliere elettrodomestici di ultima generazione e far partire la lavatrice sempre a pieno carico.
(Fonte Altroconsumo)
Foto in apertura: Ambientazione con sanitari della linea Diva di Scarabeo che presenta il trattamento permanente ScaraBIO System che è integrato nella superficie della ceramica sanitaria e si comporta come uno scudo protettivo antibatterico, sempre attivo con o senza luce e non necessita di raggi UV per l’attivazione.