Bilancio di sostenibilità: cosa è, perchè è importante e come si redige

Il bilancio di sostenibilità è un report che racconta in modo trasparente e oggettivo le prestazioni ambientali, sociali ed economiche di un’impresa o organizzazione. Può essere redatto da qualsiasi azienda, associazione o istituzione ed è un importante strumento di comunicazione.

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Bilancio di sostenibilità: cosa è, perchè è importante e come si redige

Il bilancio di sostenibilità dovrebbe raccontare quanto un’azienda è virtuosa in termini di sostenibilità, prendendo in considerazione tutte le sue dimensioni. Anche se molto spesso si fa coincidere la sostenibilità con la tutela ambientale, in realtà il concetto è ben più ampio e abbraccia 3 differenti ambiti: ambientale, sociale e economico.

Le imprese, di qualsiasi settore, svolgono attività che comportano determinati aspetti ambientali, sono fatte di persone e si inseriscono in contesti sociali specifici e generano valore. Pertanto, non c’è azienda o organizzazione che possa ritenersi estranea al concetto di sostenibilità, ormai un vero e proprio valore, una mission, finalizzata a combattere i cambiamenti climatici e l’inquinamento, ma anche a favorire una maggior consapevolezza della responsabilità sociale di ogni azienda. Il mondo intero sta affrontando molteplici sfide ambientali, sociali ed economiche e ignorare questo fatto non può che compromettere il benessere della collettività.

Che cos’è il bilancio di sostenibilità

Il bilancio di sostenibilità è stato inserito nel Libro Verde della Commissione Europea nel 2001. Se si vuole ricercare una definizione italiana, si arriva al 2017, con la definizione del bilancio sociale, contenuta nelle Linee Guida relative all’applicazione della “Direttiva del Ministro della Funzione Pubblica sulla rendicontazione sociale nelle amministrazioni pubbliche”.

Qui, il bilancio sociale è definito come “l’esito di un processo con il quale l’amministrazione rende conto delle scelte, delle attività, dei risultati e dell’impegno di risorse in un dato periodo, in modo da consentire ai cittadini e ai diversi interlocutori di conoscere e formulare un proprio giudizio su come l’amministrazione interpreta e realizza la sua missione istituzione e il suo mandato”.

Ciò che si aggiunge con il bilancio di sostenibilità è un maggior dettaglio su tutte e tre le dimensioni della sostenibilità, inclusa quella ambientale; oltre al fatto che l’ambito di applicazione si amplia e va oltre le sole amministrazioni pubbliche.

Il bilancio di sostenibilità, infatti, è un report che ha lo scopo di rendicontare performance e impegni aziendali in ambito ambientale, sociale ed economico. Per quanto si chiami “bilancio”, non è affatto un documento contabile o di natura finanziaria, motivo per cui si distacca in modo netto dal più classico e tradizionale bilancio di esercizio. Tant’è che le competenze necessarie per la sua redazione si discostano da quelle messe in campo in ambito amministrativo.

Che cos’è il bilancio di sostenibilità
Il bilancio di sostenibilità è stato inserito nel Libro Verde della Commissione Europea nel 2001

 

Perché è importante il bilancio di sostenibilità

Il bilancio di sostenibilità fotografa in modo completo e puntuale l’impegno dell’azienda per la crescita della sostenibilità, divenendo anche uno strumento importante per raccontare la realtà aziendale, mostrando punti di forza, ma anche i rischi che si devono affrontare. Si tratta, quindi, di un report che favorisce la massima trasparenza.

Inoltre, aiuta le aziende stesse a valutare e quantificare i propri risultati in ambito di sostenibilità, mostrando percorsi effettuati, traguardi raggiunti, punti deboli e criticità da risolvere. In sostanza, diventa uno strumento utile alla programmazione e alla pianificazione delle attività e delle strategie.

Perché è importante il bilancio di sostenibilità
Il bilancio di sostenibilità fotografa in modo completo e puntuale l’impegno dell’azienda per la crescita della sostenibilità, divenendo anche uno strumento importante per raccontare la realtà aziendale, mostrando punti di forza, ma anche i rischi che si devono affrontare

 

I vantaggi per le aziende

Tutto ciò comporta reali vantaggi per le imprese che decidono di redigere un bilancio di sostenibilità, tra cui indubbiamente una maggior consapevolezza della propria realtà e dei propri risultati. Oltre a favorire una migliore programmazione strategica, però, rappresenta anche un “plus” in termini di credibilità e affidabilità.

Rendicontare in modo trasparente i propri risultati, dimostra la propria disponibilità, la propensione al miglioramento e un’apertura verso tutte le parti interessate all’attività aziendale, sia interne che esterne. Banche, investitori, cittadini, fornitori, media: il bilancio di sostenibilità viene comunicato e condiviso a tutti coloro che sono interessati.

Come si redige un bilancio di sostenibilità

Come anticipato, i contenuti di un bilancio di sostenibilità devono necessariamente raccontare la realtà aziendale attraverso il più ampio concetto di sostenibilità. Questo significa che, ad esempio, devono esserci informazioni in merito a prestazioni ambientali; rispetto dei diritti umani; risorse impiegate; diversificazione degli organi aziendali; lotta alla corruzione; iniziative per la comunità e in generale tutto ciò che riguarda le tre dimensioni della sostenibilità.

La sua elaborazione richiede di effettuare misurazioni e valutazioni oggettive, anche in base a indicatori e metriche stabiliti. Questo significa raccogliere molti dati e organizzarli in modo che risultino comprensibili e di facile lettura per tutti coloro che avranno interesse a leggere il report. Si ricorda, infatti, che lo scopo è quello di comunicare agli stakeholders il grado di raggiungimento dell’obiettivo “sostenibilità” in azienda.

Come si redige un bilancio di sostenibilità
Il bilancio di sostenibilità dovrebbe raccontare quanto un’azienda è virtuosa in termini di sostenibilità, prendendo in considerazione tutte le sue dimensioni

Per chi è obbligatorio il bilancio di sostenibilità

Per quanto la redazione del bilancio di sostenibilità sia nella maggior parte dei casi ancora di natura volontaria, sussistono già obblighi per alcune tipologie di aziende. Ad esempio, in Italia il bilancio di sostenibilità è obbligatorio dal 2017 per tutti gli enti di interesse pubblico (come banche, società finanziare, Terzo Settore) con più di 500 dipendenti, uno stato patrimoniale superiore a 20 milioni di euro e ricavi netti per più di 40 milioni.

Però, dall’entrata in vigore della Direttiva CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive), che integra la Direttiva 2014/95/UE NRFD (Direttiva sull’informativa non finanziaria), vi sono alcune novità da considerare.

Infatti, a partire dal 2024 il bilancio di sostenibilità diventerà obbligatorio per le aziende con più di 250 dipendenti, con un fatturato di almeno 50 milioni di euro e un bilancio annuo di 43 milioni. Un cambiamento che avrà inevitabilmente impatto anche sulle medie imprese italiane.

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