Per molti è impossibile resistere al fascino delle candele profumate in casa. Oltre a rilasciare un buon odore, le candele rendono l’ambiente più confortevole e sofisticato; c’è chi le accende solo nelle occasioni speciali e chi, invece, non può fare a meno di utilizzarle tutti i giorni.
In pochi sanno, però, che alcune tipologie di candele profumate inquinano e, se usate in maniera prolungata e senza arieggiare gli ambienti, possono addirittura causare irritazioni agli occhi e alle vie respiratorie.
Tutte le candele profumate inquinano? Quali candele scegliere?
Le candele che si trovano in commercio non sono tutte uguali, oltre a differire per forma, colore e fragranza, l’elemento distintivo più importante è la loro composizione.
Le tipologie, spesso più economiche, con profumi e colori intensi talvolta sono fatte con sostanze nocive derivanti dalla lavorazione del petrolio e, di conseguenza, sono tra le cause dell’inquinamento indoor. Quelle naturali, invece, più delicate sia nei colori che nelle fragranze, riducono i rischi e si possono utilizzare più a lungo.
Ma quanto inquinano realmente le candele profumate e quali sono i rischi per la salute di chi le usa frequentemente? Sfatiamo alcuni miti sulle candele con qualche consiglio utile per un uso corretto e consapevole.
Quali sono le candele non tossiche?
Le candele in commercio sono tantissime, variano per prezzo, forma, dimensione e materiale: più la loro composizione è “naturale” più sono sicure per la salute di animali e persone in casa. Ciò vuol dire che non tutte le candele sono inquinanti o dannose, anzi.
Quelle realizzate con cera naturale (come cera d’api, vegetale, a base di cocco o soia) sono qualitativamente migliori di quelle in paraffina.
Le candele in paraffina (un derivato del petrolio) sono particolarmente diffuse sia perché economiche sia per la grande varietà di colorazioni, forme e profumazioni disponibili. Ma sono proprio queste ultime che, alle condizioni che vedremo, si rivelano inquinanti e, in alcuni casi, peggiorano la qualità dell’aria in casa.
Chi respira per molte ore al giorno le esalazioni provenienti dalla combustione della paraffina può sviluppare o acuire allergie, irritazioni e mal di testa. Inoltre le componenti volatili, insieme ad altri fattori di inquinamento, aggravano il problema dell’inquinamento indoor di cui tante persone sono ancora poco o per nulla consapevoli.
Le principali cause di inquinamento indoor
Le candele profumate, da sole, hanno una capacità inquinante ridotta. Ciò vuol dire che non sono la prima causa di inquinamento indoor, ma possono contribuire se utilizzate per lunghi periodi. Secondo un recente studio della US Environmental Protection Agency (Epa) i livelli di inquinanti atmosferici interni “sono in genere più di tre volte superiori a quelli esterni”. Quali sono i fattori e le cause principali?
Le candele, anche se presenti, non sono al primo posto. Le cause di inquinamento indoor più rilevanti sono:
- il fumo del tabacco
- i processi di combustione degli alimenti
- i prodotti per la pulizia e la manutenzione della casa troppo aggressivi.
A questi si aggiungono le vernici contenenti sostanze chimiche, i deodoranti per ambienti e i profumatori di varia tipologia. Per tale motivo è sempre consigliabile leggere attentamente le etichette e controllare che questi prodotti (comprese le candele profumate) non contengano etanolo, isopropanolo e glicole dipropilenico.
Le candele profumate fanno male?
Sul mercato non è raro imbattersi in candele fatte con la paraffina, un derivato del petrolio molto utilizzato, soprattutto nei prodotti a basso costo. Non tutte le candele sono uguali e alcune di esse, a causa delle sostanze contenute, possono peggiorare l’aria in casa e, nel lungo tempo, provocare danni alla salute, specie nei soggetti con asma e altri problemi respiratori.
Dalla combustione delle candele profumate con paraffina fuoriescono sostanze nocive come benzene, toluene, formaldeide e zolfo.
Ma una precisazione è d’obbligo: non sempre le candele con paraffina sono dannose per la salute. Possono diventarlo a causa dell’utilizzo prolungato nel tempo e dello scarso ricircolo dell’aria in casa.
Discorso analogo per incensi e profumatori di vario genere, il loro utilizzo dovrebbe essere moderato, altrimenti può causare irritazioni agli occhi, alle vie respiratorie e mal di testa. Problemi che si possono evitare facilmente scegliendo prodotti naturali, di qualità e moderandone l’utilizzo.
4 consigli per usare le candele profumate al meglio
Le candele profumate, oltre ad essere un elegante complemento d’arredo, creano atmosfera e profumano l’ambiente e per questo sarebbe un peccato rinunciarvi per via degli eventuali pericolosi per la salute. Le fonti di rischio e l’inquinamento indoor si possono contrastare con alcuni semplici accoglienti.
Ecco 4 consigli da seguire per scegliere la giusta candela senza peggiorare la qualità dell’aria:
- acquistare candele naturali, meglio ancora se con poco materiale, meno è il combustibile a disposizione e minori saranno le sostanze inquinanti prodotte e rilasciate nell’aria
- tenere la candela ad un certa distanza, in questo modo si evita di inalare direttamente le sostanze
- non usare candele profumate per periodi di tempo prolungato e far arieggiare frequentemente gli ambienti
- evitare di accendere candele in casa in presenza di persone “sensibili” come anziani, bambini e soggetti con asma.
Con questi piccoli, ma utili, accorgimenti, si può avere un’atmosfera confortevole e profumata in casa senza intaccare la qualità dell’aria.
Le candele profumate non costituiscono una vera e propria fonte di pericolo per la qualità dell’aria ma, unite ad altri fattori che causano inquinamento indoor, se usate spesso possono avere degli effetti negativi sulla salute. Ed ecco che avere delle accortezze in più è sicuramente vantaggioso!