Durante il 2024, abbiamo osservato una maggiore attenzione verso il mondo naturale. Il concetto di design biofilico, che aspira a introdurre la natura all’interno dei nostri spazi abitativi, è diventato una vera e propria pietra miliare nell’ambito dell’interior design contemporaneo. Questa crescente inclinazione verso un legame più intimo con l’ambiente ha ispirato le persone a esplorare nuovi approcci per rendere gli spazi indoor ricchi di verde integrando l’idea di “una casa in verde”.
Una casa in verde: per tutti gli appassionati di giardinaggio
Gli appassionati di giardinaggio stanno scoprendo il fascino per la ricerca di piante rare e insolite: queste specie vegetali visivamente sbalorditive diventano un elemento di decor verde da non perdere. Allo stesso tempo, una maggiore attenzione alla sostenibilità ambientale sta guidando gli utenti nell’apprendere pratiche di giardinaggio più oculate: questo approccio include l’uso di materiali ecologici, l’implementazione di tecniche di risparmio idrico e il sostegno ai vivai locali che promuovono pratiche agricole sostenibili.
Sia che tu sia un giardiniere esperto alla ricerca di nuove sfide o un principiante desideroso di aggiungere un tocco di originalità alla tua casa, le piante da interno sono la scelta giusta per la tua dose quotidiana di ispirazione e bellezza green.
Sai quali sono le 10 piante da interno più trendy dell’anno? Ecco la guida di CasaOggiDomani per tutti i plant lovers!
10 piante da interno più trendy
Monstera obliqua “Perù”
Originaria delle foreste tropicali dell’America Centrale, la Monstera Obliqua “Perù” sa incantare con le sue foglie a forma di cuore e le delicate striature bianche che la rendono un vero e proprio capolavoro della natura. Le foglie della Monstera “Perù” non solo si distinguono per la loro bellezza estetica, ma anche per la loro funzionalità. I caratteristici “tagli” presenti sulle foglie mimano l’ambiente della foresta pluviale, dove tali adattamenti consentono alla pioggia e alla luce solare di penetrare fino alle parti più basse della pianta. Un esempio tangibile dell’evoluzione e dell’adattamento delle piante alle condizioni ambientali più complesse.
La pianta non richiede necessariamente una mano verde esperta. Per mantenere al meglio la Monstera “Perù’” è importante fornire luce indiretta, poiché i raggi solari possono bruciare le foglie delicate. Inoltre, è consigliabile mantenere un’umidità relativa moderata e annaffiare regolarmente, lasciando asciugare il terriccio tra un’annaffiatura e l’altra.
Alocasia Cuprea Red Secret
Le piante di casa hanno sempre aggiunto un tocco di vita e colore agli ambienti interni, ma quest’anno c’è una varietà che sta attirando particolarmente l’attenzione degli amanti del giardinaggio: l’Alocasia Cuprea Red Secret. L’Alocasia Cuprea Red Secret, con le sue foglie rosso rubino intenso, è particolarmente affascinante. Il suo aspetto sorprendente la rende una scelta ideale per qualsiasi spazio verde interno.
Ma come prendersi cura di questa meraviglia botanica? Fortunatamente, l’Alocasia Cuprea Red Secret non è così difficile da gestire come potrebbe sembrare. Può essere fertilizzata normalmente con un fertilizzante per piante verdi, seguendo le indicazioni sulla confezione. Tuttavia, è fondamentale mantenere un equilibrio nell’apporto di fertilizzante per evitare problemi di sovradosaggio che potrebbero danneggiare la pianta. Per quanto riguarda l’esposizione, l’Alocasia Cuprea Red Secret ama la luce, ma non il sole diretto.
Anthurium crystallinum
Una delle piante tropicali più interessanti da inserire nel living? L’Anthurium crystallinum, una splendida pianta da interno originaria delle foreste tropicali. Dal colore verde intenso, l’Anthurium crystallinum è una delle specie indoor da tenere d’occhio.
Prendersi cura di un Anthurium non è un’operazione complessa: come ogni pianta tropicale richiede un ambiente umido e caldo. Va annaffiata un paio di volte a settimana nel periodo estivo, mentre in quello invernale si suggerisce di innaffiarla una volta a settimana. Per far crescere in modo armonioso questa splendida pianta il consiglio che vi diamo è di esporla ad un buon livello di luce, ma al tempo stesso di evitare di sottoporla ai raggi del sole in modo diretto.
Syngonium “Neon Pink”
Il tocco “pink” che non può mancare in casa è offerto dal Sygonium: in particolare la Syngonium “Neon Pink” è una vera delizia rosa per gli occhi. Questa varietà è disponibile in diversi colori, tra cui il classico verde e il bianco maculato, ma è il rosa che cattura davvero l’attenzione dei plant lovers.
Durante la primavera e l’estate, è consigliabile annaffiare la pianta regolarmente, assicurandosi che il terreno rimanga leggermente umido senza che vi sia ristagno d’acqua. Tale azione non solo favorisce la crescita sana della pianta, ma contribuisce anche a mantenere le foglie vibranti e rigogliose. Per quanto riguarda la posizione, la Syngonium “Neon Pink” prospera quando collocata vicino a una finestra dove può godere di luce filtrata. Trovare il giusto equilibrio di luce solare indiretta garantirà una crescita ottimale e una colorazione vivace delle foglie.
Philodendron Giganteum Blizzard
Le piante hanno da sempre il potere di trasformare gli ambienti domestici, portando con sé un tocco di freschezza e vitalità. Tra le molte varietà che catturano l’attenzione degli appassionati di piante d’appartamento, il Philodendron Giganteum Blizzard dona un pizzico di esotismo in più al nostro ambiente.
Originario delle regioni dell’America Centrale e Meridionale, questo magnifico filodendro si distingue per la sua bellezza unica e per la sua facilità di coltivazione. Come la maggior parte dei filodendri, il Giganteum Blizzard richiede cure minime, rendendolo perfetto per coloro che amano la natura, ma hanno poco tempo da dedicare alla manutenzione delle piante.
Monstera Esqueleto
Con foglie grandi e sottili, fenestrate in modo sorprendente, la Monstera Esqueleto è diventata una vera icona sui social media: ti basterà cercare l’hashtah #plantstagram e troverai tantissime immagini di questa Monstera. La Monstera Esqueleto, nota anche come “Skeleton Plant”, è una varietà rara e affascinante all’interno della famiglia delle Monstera.
Oltre alla sua bellezza intrinseca e alla sua facilità di cura, è la sua rarità sul mercato che la rende così ambita tra gli appassionati di piante. Trovare una Monstera Esqueleto può essere una vera sfida, ma il suo valore estetico e il piacere di vederla crescere e prosperare ne rendono l’acquisto un investimento appagante per qualsiasi amante delle piante.
Peperomia Prostrata
La natura ha un modo meraviglioso di sorprenderci, e la Peperomia Prostrata, comunemente conosciuta come “String of Turtles”, ne è un perfetto esempio. La caratteristica più sorprendente di questa pianta è legata alla forma del suo fogliame: ogni foglia assomiglia al guscio di una tartaruga in miniatura, dando così alla pianta un aspetto unico e affascinante.
Ama la luce solare indiretta e prospera in queste condizioni, tuttavia, mantenere la pianta in pieno sole per troppo tempo può danneggiare le foglie. È quindi importante trovare un equilibrio e posizionarla in un luogo dove possa godere di una luce solare indiretta per la maggior parte della giornata.
Pilea Peperomioides
La Pilea Peperomioides è una graziosa pianta originaria della Cina meridionale, appartenente alla famiglia delle ortiche (Urticaceae). Conosciuta anche come “pancake plant” o “pianta della moneta cinese”, deve la sua crescente popolarità alla facilità di coltivazione e al suo aspetto decorativo piacevole.
Occorre prestare attenzione nella cura di questa pianta: uno dei principali rischi che minacciano la sua salute è l’eccesso d’acqua. Gli esperti consigliano di mantenere il terreno leggermente umido, evitando l’annaffiatura eccessiva che potrebbe danneggiare la Pilea.
Ficus Audrey
È arrivato un nuovo fico alla moda: il Ficus Audrey, originario dell’Asia tropicale e appartenente alla famiglia delle Moraceae, è una delle piante in trend per il 2024. Il Ficus Audrey è una varietà di Ficus benghalensis, conosciuto anche come Ficus benjamina Audrey, è caratterizzato da grandi foglie di colore verde scuro lucido.
A differenza di molte altre piante da interno, il Ficus Audrey non richiede molta luce diretta del sole e può prosperare anche in ambienti con illuminazione limitata. Questa varietà di Ficus preferisce un terreno leggermente umido, ma è importante evitare il ristagno d’acqua.
Hoya carnosa
Le piante di Hoya Carnosa, sono comunemente conosciute come piante di cera per via delle foglie lucide e dei fiori delicati. Originaria delle regioni tropicali dell’Asia, l’Hoya carnosa è una pianta che merita l’attenzione degli appassionati di giardinaggio.
Una delle prime cose da sapere su questa pianta è la sua sensibilità alla luce solare diretta. Mentre ama la luce, è importante proteggerla da un’eccessiva esposizione al sole. L’umidità è un altro aspetto cruciale da considerare quando si coltiva l’Hoya carnosa. La pianta ama l’ambiente umido, ma è anche sensibile ai ristagni idrici.
Le piante mangia polvere: cosa dice Coldiretti
Viviamo in un’epoca in cui la qualità dell’aria che respiriamo è diventata una delle preoccupazioni principali per la salute pubblica. L’inquinamento atmosferico è un problema globale che influisce non solo sulle aree esterne, ma anche sui nostri spazi interni. L’aria all’interno delle nostre case e degli edifici può essere contaminata da una serie di agenti inquinanti, contribuendo alla cosiddetta “Sindrome dell’edificio malato”, accompagnata da mal di testa e problemi respiratori. Eppure, una soluzione può essere più vicina di quanto pensiamo: parliamo delle piante, le nostre alleate per un’aria più salubre.
Secondo uno studio condotto dalla Coldiretti e presentato in occasione della fiera Myplant&Garden di Milano, le piante non sono solo decorazioni; sono veri e propri filtri naturali che possono purificare l’aria e migliorare la qualità dell’ambiente in cui viviamo.
Coldiretti sottolinea che una pianta adulta è in grado di assorbire da 100 a 250 grammi di polveri sottili dall’aria. Immaginate gli enormi benefici che potrebbero derivare da un intero ettaro di piante: ben 20mila chili di anidride carbonica (CO2) assorbiti dall’ambiente ogni anno. Questi numeri non sono da sottovalutare, specialmente considerando l’importanza di ridurre le emissioni di CO2 per contrastare i cambiamenti climatici.
La scelta delle piante giuste può fare la differenza. Coldiretti promuove l’utilizzo di essenze come il Leccio, la Fotinia, il Pittosforo, il Lauro, e l’Eleagno, che non solo aggiungono bellezza agli spazi urbani, ma contribuiscono anche a rendere le strade più vivibili e l’aria più pulita. Inoltre, alcune piante come l’Acero Riccio possono avere un impatto significativo sulla riduzione delle emissioni di CO2, assorbendo quantità equivalenti a quelle emesse da un’auto di media cilindrata che percorre 10 mila km/anno.
Ma la lista delle piante che aiutano a contrastare l’inquinamento non si ferma qui. Tra le varie essenze, vi sono la Betulla, il Cerro, il Ginkgo Biloba, il Tiglio, il Bagolaro, l’Olmo campestre, il Frassino comune e l’Ontano nero, tutte capaci di filtrare l’aria e migliorare la qualità degli ambienti in cui viviamo.
Per ottenere un impatto significativo sulla riduzione dell’inquinamento e sulla creazione di ambienti più salubri, è necessario un intervento strutturale. È fondamentale ripensare lo sviluppo delle città e promuovere la diffusione del verde pubblico e privato. Attualmente, in Italia, ogni abitante dispone di appena 32,5 metri quadrati di verde urbano, una situazione preoccupante che richiede un intervento immediato, specialmente nei grandi centri urbani dove la quantità di spazi verdi pro capite è ancora più limitata.
“La valorizzazione del ruolo del verde a tutela della salute dei cittadini rappresenta una nuova opportunità per promuovere un settore cardine per l’economia italiana. Puntare sulla filiera 100% italiana garantisce alla biodiversità locale di crescere e alle nostre città di avere un alleato in più contro l’inquinamento. Puntiamo sulla giusta retribuzione delle piante, nel massimo rispetto della legge contro le pratiche sleali” Presidente della Coldiretti Ettore Prandini