Marcantonio Raimondi Malerba è designer, scultore, artista e da poco ha inaugurato la sua casa-atelier sulle colline romagnole tra Bertinoro e Cesena. Un luogo quasi onirico, totalmente bianco e neutro, in cui la natura sembra per certi versi prendere possesso del costruito.
Progettato dallo studio Piraccini+Potente Architettura, questo rifugio creativo mette in relazione fluidamente spazi di vita quotidiana e di lavoro in due volumi archetipici dal tetto a doppia falda, collegati da un corpo trasparente, e rispecchia con precisione filosofia e gusto del committente.
Marcantonio Raimondi Malerba: il lato ironico del design ispirato dal mondo naturale
Formatosi ad inizio carriera nel mondo della scenografia teatrale e dell’arte, Marcantonio avvicinandosi al design contamina i suoi progetti con il frutto di questa esperienza e con un legame sempre più sentito con il mondo naturale. Ogni angolo della casa è popolato da piccoli oggetti d’arte ma soprattutto da creature fantastiche, che interagiscono con l’architettura, trasformando gli ambienti in un racconto visivo sorprendente. Senza dimenticare il lato ironico.
“Non rinuncio mai all’ironia, perché è una cosa seria. Se una buona idea è anche divertente, non posso trattenermi dal realizzarla”. Marcantonio
Firma di alcune lampade di Seletti diventate bestseller del marchio (tra cui sicuramente la Monkey Lamp), oltre che di arredi e complementi per altre importanti aziende di settore – Nodus, Scapin, Scarlet Splendour, Qeeboo… -, Marcantonio ci parla delle sue attitudini progettuali attraverso il racconto di questo nuovo spazio personalizzato.
Intervista a Marcantonio Raimondi Malerba
Da cosa nasce la scelta per il bianco come unico colore nella sua casa-atelier?
Il bianco è come immagino le cose: ideali, che ricordano il classico, meno invasive, più silenziose. È il colore che meglio lavora con la luce e i particolari. Credo che evocare sia meglio di rappresentare. Sono già abbastanza dettagliato, se gli oggetti avessero colori, informazioni cromatiche, per me sarebbero meno ideali. Quando penso a una cosa, a una forma, la immagino bianca, pulita, luminosa, onirica. Si può riempire una casa di oggetti bianchi, senza che risultino pesanti.
Molti arredi sono sue realizzazioni già in produzione, con che criterio li ha scelti?
Molti sono mie creazioni, altri li ho scelti per il loro potere evocativo e narrativo. Ogni pezzo rappresenta una storia o una emozione che volevo portare nello spazio domestico. Non seguo criteri rigidi, ma mi lascio guidare dall’idea di creare un ambiente che stimoli la fantasia e il sorriso, unendo funzionalità e ironia. Sono pezzi che riflettono il mio legame con la natura e la voglia di trasformare oggetti quotidiani in qualcosa di straordinario.
Come è nata invece l’idea della personalizzazione di alcuni oggetti, ad esempio i sanitari e i lavabi di Ideal Standard?
L’idea nasce dal desiderio di infondere personalità anche in elementi funzionali. Con Ideal Standard ho voluto reinterpretare sanitari e lavabi come oggetti che uniscono praticità e arte, valorizzando ogni dettaglio per trasformarli in componenti uniche e poetiche.
Un tratto distintivo di questo progetto è la personalizzazione dei lavabi e dei sanitari, decorati con piccoli dettagli poetici ispirati alla natura: uno scarabeo, un germoglio verde che spunta dallo scarico e piccole formiche che sembrano arrampicarsi sul lavandino.
Bagno esterno. Ideal Standard lavabo Conca di Atelier Collections con decoro personalizzato scarabeo, miscelatore Joy lavabo vessel Atelier Collections finitura Brushed Gold PVD. Sifone design e piletta di scarico in finitura Brushed Gold PVD
Che importanza ha e che ruolo riveste il mondo naturale nella sua vita, sia personale sia professionale?
La natura è il mio primo amore: è fonte inesauribile di ispirazione, un linguaggio universale che tutti riconoscono. Si riflette nel mio lavoro attraverso forme organiche e materiali evocativi.
E, al contrario, il ruolo della tecnologia nella dimensione domestica?
La tecnologia nella mia casa è discreta, al servizio del comfort ma mai invadente. La vedo come un mezzo e non un fine, integrata senza alterare l’anima degli spazi. L’abitazione è stata progettata per essere a impatto zero: costruita con materiali naturali e dotata di sistemi di gestione energetica avanzata, con l’obiettivo di ridurre al minimo l’impatto ambientale.
Foto in apertura: Cucina della casa-atelier del designer Marcantonio Raimondi Malerba
Photo credit: Helenio Barbetta