Mobili da esterno eco-friendly. Scopri le proposte per un arredo duraturo e di design

Al pari dell’arredamento da interno, i mobili da esterno sostenibili sono sempre più diffusi, grazie all’attenzione che ormai molte aziende stanno rivolgendo alle istanze inerenti sostenibilità e impatto ambientale.

Quali sono i requisiti di un materiale sostenibile?

I requisiti per ogni tipo di materiale per essere ritenuto sostenibile sono essenzialmente tre.

In primis, i processi industriali per la sua produzione devono essere il più possibile efficienti e soprattutto poco impattanti sull’ambiente: ridotte emissioni inquinanti e produzione di scarti riutilizzabili.

Per secondo, il materiale, non deve inquinare, ovvero essere salubre, non emettere sostanze volatili nocive all’uomo o all’ambiente.

Ultimo, ma non meno rilevante, il nodo riguardante la sua durata – ovviamente più lunga possibile – e la possibilità di riciclarlo al momento dello smaltimento.

Quale materiale per i mobili da esterno?

Se fino a poco tempo fa protagoniste dell’outdoor erano le materie prime naturali – come teak, rattan e vimini – oggi i manufatti industrializzati primeggiano.
Si tratta di materiali vergini o riciclati frutto di processi produttivi virtuosi e soprattutto pronti ad essere riutilizzati a fine vita senza scarti.

Quali sono i materiali più sostenibili per i mobili da esterno?

Ecco un breve elenco delle materie prime ritenute più sostenibili per la realizzazione di mobili da esterno.

Legno certificato FSC

Il legno, tra i materiali della tradizione per gli arredi da esterno, oggi è per gran parte frutto di foreste gestite in modo sostenibile.

La certificazione FSC – Forest Stewardship Council (organizzazione internazionale non governativa, senza scopo di lucro, che promuove la gestione forestale responsabile nel mondo) attesta che la provenienza controllata dell’essenza lignea soddisfi rigorosi standard ambientali, sociali e economici, inerenti la gestione e la conservazione della foresta (evitando disboscamenti illegali), l’impatto delle lavorazioni sugli ecosistemi, l’abolizione del lavoro minorile, la tutela dei diritti dei lavoratori e la gestione oculata delle risorse.

Scegliere mobili da esterno sostenibili, prodotti con legno certificato FSC significa così sostenere una gestione responsabile delle foreste e proteggere il verde dell’intero pianeta, oltre che garantire alle comunità locali che vivono di queste risorse il mantenimento dei posti di lavoro e una maggiore tutela.

Il Bambù

Esiste poi anche un legno non certificato, ma sostenibile e perfetto per gli arredi da esterno sostenibili: il bambù, pianta erbacea perenne particolarmente veloce nella crescita (può raggiungere i 30 metri di altezza in soli tre anni), che si coltiva senza necessità di deforestare. Resistente e durevole, è tra l’altro particolarmente leggero.

Collezione Cross di Ethimo

La Collezione Cross (design Patrick Norguet) di Ethimo include tre tavolini di diverse dimensioni realizzati con materiali naturali sostenibili. La base è di teak proveniente da foreste controllate FSC – Forest Stewardship Council, mentre il piano è di sughero trattato ecologicamente per stabilizzarne colore, texture, durata nel tempo anche all’esterno.

Collezione Lilium di Skagerak by Fritz Hansen

Le sedie, il tavolo e i tavolini, la panca e la lounge-chair da esterno della collezione Lilium (design BIG) di Skagerak by Fritz Hansen, dal design informale, si distinguono per la leggerezza e la contemporaneità. Gli spigoli arrotondati si ispirano ai petali delle ninfee. Le strutture esili di acciaio inossidabile sostengono sedute e piani di appoggio di doghe di teak certificato FSC – Forest Stewardship Council (proveniente da America centrale, Brasile, Indonesia). L’imballaggio piatto riduce le emissioni nell’ambiente del trasporto e di conseguenza i costi.

Collezione Jeko di Gervasoni

La collezione Jeko (design Paola Navone) di Gervasoni – sedute, divanetti, tavoli, baldacchini e lettini in stile coloniale – è realizzata con ECOTeak, materiale proveniente dal riutilizzo di travi e di elementi di teak recuperati dalla demolizione delle tradizionali case di legno dell’isola di Giava, in Indonesia (sotto il controllo delle autorità locali). Tagliato a misura, riparato con legno riciclato, assemblato e levigato il teak recupera le venature originali, lucidate con panni di canapa e trucioli.

Divano da esterno Ugilt di JYSK

Il divano da esterno Ugilt di JYSK ha la struttura di acciaio e di legno di acacia massello oliato, proveniente da foreste controllate FSC – Forest Stewardship Council. I cuscini di seduta e schienale sono invece di poliestere, con imbottitura dello stesso materiale unito a schiuma poliuretanica per la seduta.

 Collezione Soleil di Tectona

Al posto del tradizionale teak, la collezione Soleil (design Martin Szekely) di Tectona sfrutta il larice, conifera delle regioni temperate dell’emisfero settentrionale, non a rischio di estinzione e dalle medesime caratteristiche di resistenza. Questo legno infatti, estremamente denso, non si deteriora e in montagna viene utilizzato per la realizzazione di arredi e di chalet. Poltrona, poggiapiedi, panca rispondono a forme archetipiche e funzionali, ottenute con lavorazioni sia artigianali sia industrializzate (macchine a controllo numerico).

Collezione Gala di Unopiù

La collezione Gala di Unopiù è realizzata in mogano Sapelli proveniente da foreste certificate FSC – Forest Stewardship Council, un legno robusto e duraturo oltre che dall’aspetto gradevole già al naturale. La forma originale del fianco delle sedute caratterizza tutti gli arredi – divano a due posti, poltrona, coffee table, lounge dining table –, di vago gusto scandinavo.

 

Alluminio riciclato

Leggero e resistente, l’alluminio è un materiale pressoché eterno, dato che può essere riutilizzato più volte a fine vita. Riciclabile infatti al 100%, è assolutamente efficiente anche dal punto di vista della sostenibilità, poiché il suo riutilizzo richiede solo il 5% dell’energia necessaria per estrarlo e raffinarlo a partire dallo stato grezzo. Materia prima non rinnovabile, se frutto di riciclo dunque aiuta a preservare le risorse naturali che sono alla sua base, come ad esempio la bauxite, componente dell’alluminio grezzo.

I nuovi mobili da esterno sostenibili sfruttano questo materiale per la leggerezza e la qualità espressiva superficiale – luminosa e brillante – oltre che per la resistenza e la durata nel tempo.

Sedia 1Inch di Emeco

La sedia 1Inch (design Jasper Morrison) di Emeco, leggera e sostenibile, prende il nome dalla dimensione del tubolare a sezione quadrata con cui è realizzata. Impilabile, ha il telaio di alluminio riciclato (e riciclabile all’infinito), anodizzato chiaro (come in foto) o verniciato a polvere nera, abbinato a seduta e schienale di polipropilene riciclato caricato con fibre di legno in otto tinte (qui verde, ma disponibili anche compensato ecologico o tappezzeria).

Sgabello Piapolo di Fermob

Complemento “camaleonte” grazie alle sue molteplici funzionalità – sgabello, tavolino, servomuto, contenitore…– Piapolo (design Tristan Lohner) di Fermob è di alluminio modellato a freddo, materiale leggero e malleabile, ma soprattutto sostenibile poiché totalmente riciclabile a fine vita. Declinato in dieci colori diversi, nasconde un foro di evacuazione dell’acqua piovana sul fondo della “ciotola” superiore.

Dondolo Panama Rocking di Talenti

Dondolo, culla, rocking chair… Panama Rocking (design Ludovica+Roberto Palomba) di Talenti è un po’ tutto ciò: una dormeuse a dondolo ispirata all’ondeggiare delle palme alla brezza marina e alla levigatezza dei ciottoli modellati dall’acqua. Ultima nata di una famiglia allargata, comprendente sedute, poltroncine, pouf e divanetti, ha struttura di alluminio riciclabile, su cui è intrecciata la corda nautica sintetica, a riprendere un decoro che richiama quello dei vimini di un tempo.

Plastica riciclata

Materiale estremamente versatile, la plastica riciclata è ideale per la realizzazione di mobili da esterno sostenibili, poiché non perde le sue qualità strutturali ed estetiche nei processi di trasformazione. Anzi, a volte ne acquista di nuove, soprattutto dal punto di vista dell’espressività.

I processi di riutilizzo richiedono meno energia, rispetto alla produzione di plastica vergine, ciò aiuta a ridurre le emissioni di gas serra nell’ambiente. Ed essendo, al pari dell’alluminio, non rinnovabile – deriva ancora in molti casi dal petrolio greggio – la plastica se riciclata preserva le risorse ancora presenti in natura.

Le nuove mescole utilizzate per i mobili da esterno sostenibili sono frutto di ricerche estremamente avanzate, capaci di reintrodurre nei processi produttivi anche materiali di scarto, nel segno di un’economia circolare positiva.

Tappeti da esterno Rime di G.T.Design

I tappeti da esterno Rime (design Deanna Comellini) di G.T.Design richiamano le sagome delle foglie di felce e sono realizzati con soffici fasce di tessuto alternate, di filato tecnico su traccia fatta a mano. Resistenti all’usura, ai raggi UV, ai batteri e alle macchie, grazie alla mono-matericità sono totalmente riciclabili a fine vita.

Air-Armchair di Magis

Progettata nel 1999 la serie di sedute Air (design Jasper Morrison) di Magis, di cui fa parte Air-Armchair, è stata la prima ad utilizzare lo stampaggio in air-moulding. La versione attuale, nel segno della sostenibilità, è frutto di una ricerca approfondita sulla possibilità di introdurre materiali di scarto nei cicli produttivi per la sua realizzazione: dopo aver sperimentato plastiche di risulta derivanti dai settori industriali e alimentari, l’azienda ha optato per la componente di plastica e di alluminio dei contenitori in poliaccoppiato. Per questo la sedia e la poltroncina Air sono disponibili in un’unica finitura, quella derivata dallo speciale mix di plastica e di alluminio che le compone.

Serie di tavoli e tavolini Nesso di Paola Lenti

La serie di tavoli da pranzo e tavolini di servizio Nesso (design F. Rota) di Paola Lenti è disponibile in diverse dimensioni. La struttura è in alluminio verniciato opaco nei colori avorio o grafite o verniciati lucidi. Piano disponibile nella versione Luce o Cristal.

I piani in Luce sono realizzati a mano con materiali naturali che reagiscono in modo imprevedibile a processi di produzione artigianali. La loro superficie può presentare differenze di spessore, piccole macchie, striature, leggere variazioni nella tonalità e nella consistenza del colore. Queste caratteristiche sono legate alla natura stessa dei materiali e sono da considerarsi pregi capaci di rendere ciascun piano in Luce unico e diverso da ogni altro. I piani in Cristal invece sono realizzati interponendo uno stato di tessuto fra due lastre di vetro temperato trasparente extralight. Lo spessore dei piani viene sigillato per permetterne l’uso in sicurezza in ambienti esterni. Il prodotto può essere usato anche in ambienti interni.

Poltroncina Monaco di Sutherland

Monaco (design Eugeni Quitllet) di Sutherland è una poltroncina realizzata con polimeri riciclati al 100%: il telaio, dalle linee morbide e sinuose, può essere personalizzato con seduta e schienale di teak (in foto), polimero, tessuto e con braccioli di teak o di polimero pieno. Disponibile nei colori Terracotta, Beachstone, Nightfall, è estremamente leggera ma resistente.

Collezione Astra di Tera^®

Astra (design Joe Velluto) di Tera^® è una collezione di vasi sostenibili ed eterni. Declinata in quattro famiglie – Andromeda (in foto), Sirio, Orione, Vega – è frutto di un processo produttivo sostenibile che riduce al minimo l’impatto ambientale e che annulla l’anidride carbonica prodotta sostenendo Envira Amazonia Project e Mai Ndombe. La plastica riciclata post-consumo (derivata da rifiuti urbani e a sua volta riciclabile a fine vita) con cui sono fatti i vasi ha una finitura Wood Essence gradevole al tatto in quattro tonalità, gamma cromatica volutamente limitata per permetterne il ritorno ottimale a nuova materia prima.

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