Natale sostenibile: 10 consigli di Greenpeace per rendere le festività più “verdi”

Greenpeace presenta il decalogo per un Natale rispettoso dell’ambiente: dieci semplici suggerimenti per vivere le festività con etica e sostenibilità.

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Natale sostenibile: 10 consigli di Greenpeace per rendere le festività più “verdi”

Il periodo natalizio è caratterizzato dalla ricerca della gioia, dalla condivisione e dalla generosità. Tuttavia, dietro l’atmosfera festosa si cela un impatto ambientale significativo, come evidenziato da uno studio riportato dal quotidiano Politico. Ogni Natale nel Regno Unito, la quantità di rifiuti aumenta del 30%, creando una montagna di circa 365.000 chilometri di carta da imballaggio non riciclabile, abbastanza lunga da avvolgere il nostro pianeta nove volte.

Questo incremento nell’uso di materiali non sostenibili non fa che alimentare la crisi ambientale in corso. Fortunatamente, la crescente consapevolezza del “lato oscuro” del Natale, sta spingendo sempre più persone a cercare modi per rendere il momento delle festività più eco-friendly. Per ridurre l’impatto ambientale durante il periodo natalizio non servono grandi azioni: è possibile prendere parte ad un cambiamento positivo modificando le proprie abitudini di consumo, senza per stravolgere le tradizioni che rendono magico il Natale.

Quanto cibo viene sprecato a Natale?

Uno dei problemi principali delle festività riguarda lo spreco alimentare. Secondo una ricerca di Too Good To Go, l’86% degli intervistati ammette di sprecare cibo durante il periodo natalizio, con il 37% che butta via oltre un quarto di ciò che acquista. La fascia di età 18-24 anni emerge come la più incline allo spreco, con il 25% della quantità di cibo acquistata che finisce nella spazzatura, rispetto all’18,5% nella fascia 25-44 anni.

In particolare, i dolci si rivelano la categoria di cibo più sprecata, con il 40% degli italiani che dichiara di avanzare maggiormente panettoni, pandori e torte. Questo è seguito dal pane (35%) e dagli antipasti come salumi, stuzzichini o torte salate (25%). La tradizione di preparare e condividere dolci natalizi è preziosa e fa parte della cultura italiana, ma è essenziale trovare modi per ridurre gli sprechi associati a questa consuetudine.

Il tradizionale scambio di doni nel corso delle festività natalizie comporta un impatto ambientale considerevole. Il dilemma insito in questa usanza risiede nella fugacità d’uso degli oggetti donati. Molto spesso, i regali di Natale si inseriscono in un ciclo di breve fruizione, cadendo in disuso o diventando obsoleti nel giro di poco tempo. Secondo Zero Waste Canada, durante le festività natalizie, la quantità di rifiuti domestici può aumentare addirittura del 25%, attribuibile al flusso incessante di regali e imballaggi che fanno ingresso nelle nostre abitazioni.

La buona notizia è che è possibile mantenere lo spirito generoso del Natale ripensando la tradizione dei regali in chiave ecologica. Preservare la magia dello scambio di doni non richiede necessariamente una produzione smisurata di oggetti destinati a diventare rifiuti. Una soluzione sostenibile potrebbe essere quella di optare per la scelta di regali che siano più duraturi, utili e rispettosi dell’ambiente.

Quanto cibo viene sprecato a Natale?
Una soluzione sostenibile potrebbe essere quella di optare per la scelta di regali che siano più duraturi, utili e rispettosi dell’ambiente

 

10 preziosi consigli per un Natale più sostenibile da Greenpeace

Greenpeace offre 10 preziosi spunti per organizzare un Natale più sostenibile e rispettoso dell’ambiente. Un approccio responsabile al periodo natalizio può contribuire a ridurre l’inquinamento derivante dalla produzione e dallo smaltimento e garantire un futuro più sostenibile per il nostro pianeta.

1. Riduci l’inquinamento atmosferico: un Natale a passo lento o in bicicletta

Greenpeace suggerisce un modo piacevole per ridurre l’impatto ambientale durante le festività natalizie: godiamoci l’atmosfera natalizia passeggiando o usando la bicicletta, lasciando a casa l’auto. Questo consiglio non solo promuove uno stile di vita attivo e salutare ma contribuisce anche a mitigare l’inquinamento atmosferico. Spesso, nelle frenetiche preparazioni natalizie, l’uso eccessivo di veicoli a motore contribuisce all’aumento delle emissioni nocive. Scegliere alternative più sostenibili, come camminare o pedalare, non solo riduce l’impatto ambientale ma crea anche un’opportunità per immergersi completamente nell’atmosfera magica delle festività.

1. Riduci l'inquinamento atmosferico: un Natale a passo lento o in bicicletta
Greenpeace suggerisce un modo piacevole per ridurre l’impatto ambientale durante le festività natalizie: godiamoci l’atmosfera natalizia passeggiando o usando la bicicletta, lasciando a casa l’auto

2. Tavola sostenibile: diciamo addio a piatti di plastica e carta

Un altro prezioso consiglio di Greenpeace per un Natale più sostenibile riguarda la tavola: apparecchiamo senza ricorrere a piatti, cannucce e bicchieri di plastica o carta. La proposta è chiara: non importa se sono biodegradabili o compostabili, abbandonando il monouso, ridurremo significativamente il nostro impatto ambientale. Questa scelta consapevole riflette un impegno verso pratiche più sostenibili, riducendo la quantità di rifiuti che finisce nelle discariche o negli oceani. Optare per stoviglie riutilizzabili o compostabili contribuisce non solo a preservare l’ambiente ma anche a elevare il livello di sostenibilità nelle celebrazioni natalizie, rendendo il banchetto ancor più significativo e responsabile.

3. Luminosità sostenibile: LED per un Natale rispettoso dell’energia

Greenpeace ci suggerisce di celebrare i momenti speciali con la giusta illuminazione. Un modo semplice ma efficace per ridurre il nostro impatto ambientale è quello di cambiare le lampadine di casa, se non sono già tutte a LED. Non solo le lampadine a LED offrono una luminosità paragonabile, se non superiore, alle tradizionali, ma ci consentono anche di risparmiare energia in modo significativo. Grazie alla tecnologia LED, possiamo beneficiare di un risparmio energetico che oscilla dal 50 all’80% rispetto alle lampadine convenzionali. Un piccolo gesto che, accumulato su scala globale, può contribuire in modo sostanziale alla riduzione del consumo energetico complessivo.

4. Scelte responsabili a tavola: dal pesce locale alla dieta sostenibile

Greenpeace ci invita a fare scelte più consapevoli anche a tavola durante le festività natalizie. Una raccomandazione importante è quella di evitare alcune specie di pesce come merluzzo, salmone, gamberi, tonno rosso e pesce spada, poiché la loro pesca e produzione spesso comportano impatti negativi sull’ambiente marino. Invece, è preferibile orientarsi verso il pesce fresco locale proveniente da piccole pesche artigianali, promuovendo la sostenibilità e la conservazione delle risorse ittiche. Questa scelta non solo garantisce il benessere degli ecosistemi marini, ma contribuisce anche a educare il nostro palato verso opzioni alimentari più sostenibili.

Sostenibilità a tavola e oltre: scelte etiche e consapevoli
Un altro prezioso consiglio di Greenpeace per un Natale più sostenibile riguarda la tavola: apparecchiamo senza ricorrere a piatti, cannucce e bicchieri di plastica o carta

5. Sostenibilità a tavola e oltre: scelte etiche e consapevoli

La tavola durante le festività natalizie diventa un luogo di celebrazione sostenibile, secondo i consigli di Greenpeace. La raccomandazione è privilegiare prodotti provenienti da agricoltura biologica, locali, stagionali e liberi da OGM. Riducendo il consumo di frutta esotica e optando per alimenti locali, possiamo contribuire a ridurre l’impatto ambientale legato al trasporto e alla produzione intensiva. Inoltre, Greenpeace ci incoraggia a ridurre il consumo di carne, latte e derivati, suggerendo anche di sperimentare piatti vegani per rendere il menu natalizio non solo delizioso ma anche eticamente sostenibile.

6. Contenere il consumismo: una riflessione prima degli acquisti natalizi

Greenpeace ci mette in guardia contro il consumismo eccessivo, sottolineando l’importanza di riflettere prima di ogni acquisto festivo. Chiediamoci se l’oggetto desiderato è davvero indispensabile, e se la risposta è negativa, prendiamo in considerazione l’opzione di non acquistarlo. Questo semplice esercizio di consapevolezza non solo aiuta a ridurre gli sprechi e l’inquinamento derivante dalla produzione e dallo smaltimento, ma promuove anche uno stile di vita più sostenibile che va al di là delle festività.

7. Moda green: meno acquisti, più vestiti di seconda mano

Spesso, immersi nell’entusiasmo degli acquisti, ci ritroviamo a comprare il 60% in più di capi d’abbigliamento rispetto a ciò di cui veramente abbiamo bisogno. Questo eccesso di consumismo contribuisce alla produzione di montagne di rifiuti tessili e impatta negativamente sull’ambiente. La soluzione proposta da Greenpeace è semplice: acquistare meno vestiti e privilegiare capi di seconda mano, più duraturi e riparabili. Tale scelta non solo riduce il nostro impatto ambientale ma promuove anche uno stile di moda più sostenibile, in cui il concetto di “nuovo” si sposa con l’idea di durata nel tempo.

Moda green: meno acquisti, più vestiti di seconda mano
La soluzione proposta da Greenpeace è semplice: acquistare meno vestiti e privilegiare capi di seconda mano, più duraturi e riparabili

8. Regali beauty senza plastica e con imballaggi sostenibili

Quando si tratta di regali, Greenpeace ci suggerisce di prestare attenzione ai prodotti di bellezza e igiene personale. Spesso, detergenti, trucchi e altri prodotti contengono microsfere o frammenti di plastica dannosi per l’ambiente marino. La verifica degli ingredienti, evitando Poliethylene o Polyamide/Nylon, è cruciale per evitare che queste sostanze finiscano nei nostri mari e, alla fine, sulle nostre tavole. La consapevolezza nei confronti degli ingredienti e delle pratiche sostenibili non solo tutela l’ambiente, ma promuove anche un’igiene personale etica e responsabile.

Regali beauty senza plastica e con imballaggi sostenibili
Spesso, detergenti, trucchi e altri prodotti contengono microsfere o frammenti di plastica dannosi per l’ambiente marino

9. Doni originali: meno imballaggio, più creatività

Oltre a preferire prodotti ecosostenibili, si sottolinea l’importanza di prestare attenzione anche all’imballaggio. La creazione di regali e decorazioni utilizzando materiali di recupero è un modo creativo ed ecologico per esprimere il nostro affetto senza contribuire al problema dei rifiuti. L’arte del fai-da-te può diventare una piacevole tradizione natalizia, rendendo i nostri regali non solo significativi ma anche sostenibili.

10. L’unione fa la forza: scegliere prodotti etici

Infine, Greenpeace ci ricorda che ognuno di noi ha il potere di fare la differenza. Tuttavia, l’unione delle nostre voci e azioni è fondamentale per un impatto significativo. Greenpeace offre l’opportunità di unirsi a questa causa attraverso donazioni e acquisti etici presso il loro negozio online. Anche qui l’appello è chiaro: sosteniamo Greenpeace per contribuire a preservare il nostro pianeta per le generazioni future. Sia che si tratti di scelte quotidiane o di iniziative più ampie, la nostra partecipazione collettiva è la chiave per un Natale più etico e rispettoso dell’ambiente.

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