La lunga vita del parquet. La scelta naturale per eccellenza

Nuovi prodotti e soluzioni progettuali d’epoca scardinano il luogo comune secondo cui il parquet sarebbe un rivestimento delicato, complesso da manutenere e più soggetto all’usura rispetto ad altre soluzioni. Al contrario, per la sua natura, il pavimento in legno massello è molto resistente, offre la possibilità di essere più volte recuperato con un conseguente rinnovamento di tutto l’interior e una vocazione innata alla sostenibilità.

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La lunga vita del parquet. La scelta naturale per eccellenza

Il parquet in casa è la scelta naturale per eccellenza, non si tratta solo di impatto visivo e quindi di identificare ben precisi stili decorativi, quello che questa superficie antica dona agli ambienti in cui viene inserita è una qualità che potremo definire organica, gli ambienti con rivestimento in parquet acquistano una “natura viva” che, per chi li abita si traduce in un’esperienza polisensoriale.

La conoscenza delle essenze e lo sviluppo delle tecnologie di lavorazione hanno permesso di ottenere prodotti sempre più performanti e con una vita sempre più lunga, superfici perfettamente idonee anche agli ambienti più umidi e vissuti della casa e ad alto calpestio, come bagni, cucine, soggiorni e la ricerca a monte della filiera produce soluzioni sempre più innovative.

Indice degli argomenti:

Il parquet, un materiale versatile, sostenibile e longevo

Spesso si ritiene erroneamente che sia anche un rivestimento più “difficile”, perché delicato, più soggetto all’usura rispetto ad altri (pietra, gres), quindi meno duraturo e bisognoso di una manutenzione più importante e continuativa. Ma la narrazione sta cambiando: il parquet è una superficie longeva, resistente e altamente sostenibile nella propria versatilità.

Il concetto attorno al quale ruotano le più o meno nuove generazioni di parquet è racchiuso proprio nel termine “versatilità”: il parquet non solo è un pavimento resistente e longevo in quanto (se di qualità e giusto spessore) può essere ripetutamente “riabilitato”, ma proprio per questo è una struttura sostenibile (nella possibilità di rinnovarsi anziché decadere e determinare la necessità di utilizzare prodotti nuovi) e, di conseguenza, versatile nello stile. In altre parole: recupero il parquet esistente, compio un gesto ecologico e rinnovo stilisticamente l’ambiente.

Programma di certificazione FEP Parquet Refinishable Program

Una conferma di questa teoria arriva da FEP, la Federazione Europea delle Industrie del Parquet che ha messo a punto un nuovo programma di certificazione, il FEP Parquet Refinishable Program proprio per permettere a produttori e progettisti di identificare la qualità della materia prima. Il programma indica, infatti, i prodotti in parquet con strati di usura/superficie sufficientemente spessi da poter essere rifiniti e offre così un elenco di soluzioni in parquet rifinibili certificati per tutti gli attori della filiera nei loro processi decisionali.

L’obiettivo è quello di promuovere un parquet che sia almeno due volte più carteggiabile grazie al suo strato superiore in vero legno di minimo 2,5 mm. Con questa iniziativa, FEP vuole mettere in evidenza questo vantaggio intrinseco del parquet rispetto ad altri pavimenti, il parquet è un prodotto in legno la cui durata può essere estesa attraverso la rifinitura. E la rifinitura consente anche il rinnovamento del prodotto, sia nel colore che nello stile.

Ecco qualche esperienza diretta.

Architetto Manuela Salis - General Manager & Co-Founder RMA srl - Ristrutturazioni da ManuAle e Ristrutturazioni Esclusive
Progetto in via Valpetrosa a Milano, dove è stato recuperato un antico parquet di inizi Novecento in massello by Architetto Manuela Salis

Tipologie e interventi di recupero

Architetto Manuela Salis – General Manager & Co-Founder RMA srl – Ristrutturazioni da ManuAle e Ristrutturazioni Esclusive

“Il parquet è un materiale per finiture che non decade mai a livello di tendenze, possiamo avere formati specifici più o meno di tendenza che si alternano nel tempo, ma il parquet in massello è un materiale senza tempo, non subisce l’effetto delle mode, lo subisce nella tipologia di posa e di colori, ma non come materiale. Al contrario di quello che si pensa il parquet è molto resistente. Dipende dalla tipologia. Ora viene proposto sempre di più perché è annoverato nei materiali sostenibili e favorisce anche l’isolamento termico. In bagno e in cucina il parquet consigliato, che è anche il più resistente, è quello di Bambù. E poi ci sono delle essenze esotiche provenienti dall’Asia che sono molto resistenti.
Il parquet in massello dopo la posa si va a lucidare con vernici naturali all’acqua o vernici di tipo acrilico. Il primo prodotto è migliore perché no contiene tossine e si può entrare in casa anche dopo tre giorni. Come finiture possiamo enunciare lo spazzolato che può essere oleata o verniciata e il verniciato. Lo spazzolato in finitura oleata è più naturale e poroso, richiede un’attenzione puntuale e una cura maggiore: è soggetto all’umidità e tende a macchiarsi. Quello con finitura verniciata è più resistente e facile da pulire. La finitura spazzolata si chiama così perché viene realizzata con spazzole di metallo che tolgono la parte morbida e rendono il parquet più naturale, si ottiene un parquet con venature in risalto, resistente al calpestio.
Il parquet verniciato (non spazzolato) è molto resistente, richiede meno manutenzione e la pulizia è più semplice e si può avere in tutte le essenze. La verniciatura può essere all’acqua oppure ecologica, acrilica o poliuretanica” Architetto Manuela Salis – General Manager & Co-Founder RMA srl – Ristrutturazioni da ManuAle e Ristrutturazioni Esclusive

Il brand Ristrutturazioni esclusive, sempre della stessa società, è una general contractor, esegue lavori chiavi in mano, come il progetto in via Valpetrosa a Milano, vicino al Duomo, dove è stato recuperato un antico parquet di inizi Novecento in massello: è stato lavato, levigato e lucidato e presenta diverse tipologie di posa. Qui il parquet in massello è anche nei bagni. “Negli edifici storici di Milano dove troviamo un parquet in massello lo recuperiamo perché ha un valore inestimabile”, spiega l’architetto. Anche perché alcuni prodotti realizzati oggi non sono come i parquet originali posati insieme all’involucro.

Gli step per ristrutturare un parquet antico:

  1.  analisi del sottofondo: bisogna vedere se può essere recuperato, oppure se si è sgretolato, in questo caso presenta un effetto di rimbombo come se fosse vuoto. Se la posa è di tipo inchiodato talvolta si rischia il vuoto sotto.
  2. se è stabile si procede alla levigatura attraverso un macchinario che rimuove il primo strato di superficie del parquet. È chiaro che questa operazione non si può fare infinite volte perché i parquet hanno precisi cicli di vita.
  3. infine si effettua la lucidatura che può conservare il colore esistente del prodotto, oppure cambiarlo. L’effetto può essere lucido o opaco.
Architetto Manuela Salis - General Manager & Co-Founder RMA srl - Ristrutturazioni da ManuAle e Ristrutturazioni Esclusive
Progetto in via Valpetrosa a Milano, dove è stato recuperato un antico parquet di inizi Novecento in massello by Architetto Manuela Salis

Officine Volo

Le Officine Volo, nello storico complesso milanese delle Officine Aeronautiche Caproni, dove l’ingegner Gianni Caproni, nel 1910, presentò la prima macchina volante, sono un esempio di quanto il legno come rivestimento può essere resistente e duraturo: nella sala Biplano (500 mq di superficie) sono protagonisti le capriate in legno, le ampie finestre e il pavimento in parquet, tutti risalenti ai primi del ‘900. La struttura ospita oggi eventi di vario genere.

Officine Volo
Officine Volo, nello storico complesso milanese delle Officine Aeronautiche Caproni

Michele Perlini – Phil House

“Esistono legni e legni. Il parquet che ho scelto per questo progetto, ad esempio, è di Mafi e lo trovo di ottima fattura. La tattilità del materiale è stupefacente, la solidità della struttura, creata con materiali di altissima qualità, dona una stabilità che non ha rivali. È una superficie oliata e non verniciata, possiede un ottimo indice di resistenza allo scivolamento (importante in bagno) e soprattutto è CO2 negativa. Il calore che è in grado di donare il legno negli ambienti del benessere privato, come il bagno o la SPA, non si può ignorare. È un materiale che rinvigorisce l’animo e ci mette a contatto diretto con la natura” Architetto Michele Perlini

Phil House è un progetto di ristrutturazione a pochi passi dall’Arena di Verona, un appartamento di 280 mq il cui isolamento è stato realizzato attraverso l’artificio di una scatola in silicato di calcio, non potendo intervenire sull’involucro. Protagonista della cucina è la superficie in Lapitec Nero Assoluto Velluto delle aree di lavoro.

Michele Perlini - Phil House
Phil House, progetto di ristrutturazione a pochi passi dall’Arena di Verona by Architetto Michele Perlini

Il restyling dell’Apfelhotel Torgglerhof in Val Passiria

Per la ristrutturazione dell’hotel Apfelhotel Torgg di San Martino in Passiria, i progettisti di noa* – network of architecture di Bolzano hanno scelto le plance prefinite a due strati Villapark e Cleverpark, di Bauwerk entrambe in rovere leggermente fumé e con bisellatura sui bordi: “Prezioso ed elegante, il parquet trasmette a ogni passo una sensazione di naturalezza e benessere abitativo”, spiegano gli architetti. Il progetto ha valso allo studio l’IFI Design Distinction Awards 2022.

Il restyling dell’Apfelhotel Torgglerhof in Val Passiria
Il restyling dell’Apfelhotel Torgglerhof in Val Passiria realizzato con le plance prefinite a due strati Villapark e Cleverpark, di Bauwerk

Sfatiamo il mito della manutenzione

Rovere europeo con spessore 10 mm e uno strato nobile di 2,5 mm caratterizzano la collezione Sense di Woodco. La superficie presenta nodi e spaccature a filo che la rendono peculiare.
Contrariamente a quanto si possa pensare, per la manutenzione ordinaria del parquet sono sufficienti una scopa dalle setole morbide o un’aspirapolvere; oppure un panno antistatico mangia-polvere. Invece, con cadenza 15 – 30 o anche 30 – 60 giorni (per la manutenzione straordinaria) si può utilizzare la linea WoodcoCare di Woodco, sia per il parquet oliato che verniciato.

Sfatiamo il mito della manutenzione
Sense di Woodco è una collezione che esalta la naturalezza del rovere europeo sia alla vista che al tatto

Il parquet in sintesi: tipologie

Il pavimento in legno può essere in massello (le doghe sono costituite da un unico strato in legno massello) o prefinito (con più strati incollati tra di loro). Il primo è sicuramente il top di gamma, ma più della metà di coloro che scelgono pavimenti in legno optano per la seconda tipologia: a livello estetico è perfettamente equiparabile e in più ha una manutenzione più semplice e un costo minore.

La specie legnosa più utilizzata è il rovere, con evidenti qualità di durabilità, facilità di lavorazione e per le certificazioni che ne attestano la tracciabilità. Ma ci sono molte altre specie legnose che possono essere altrettanto valide per essere lavorate a parquet, come il frassino, il faggio, il castagno, il noce, l’olivo, il ciliegio, il larice, quercia, teak, fino ad arrivare a vere e proprie rarità come il cirmolo o la robinia.

La posa

Le modalità di posa del parquet sono sostanzialmente tre:

  • incollata direttamente su fondo del pavimento,
  • inchiodata, quando viene realizzato un sottofondo di cemento con all’interno elementi in legno a cui saranno ancorate le doghe una volta asciutto il sottofondo. Consigliata per parquet con spessore da 15/18 mm di spessore,
  • flottante, quando il sottofondo viene ricoperto da uno strato isolante e da uno strato di polietilene e sopra le doghe vengono incastrate tra loro.

Le dimensioni della stanza, il senso di apertura delle porte, l’illuminazione e il gusto personale determinano la scelta dei disegni dei pavimenti in legno.

Le Certificazioni

FSC (Forest Stewardship Council): marchio internazionale che attesta la gestione forestale etica e indica la tracciabilità della materia prima.

PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification Schemes): assicura che le materie prime rispettino gli standard di gestione forestale sostenibile.

CE: attesta che il legno è conforme ai requisiti previsti dall’Unione Europea in merito a sicurezza, salute e tutela dei consumatori.
Catas: il laboratorio in provincia di Udine effettua analisi chimiche e collaudi su elementi e componenti utilizzati nel settore dell’arredo. Accerta l’eventuale presenza e il livello di formaldeide (presente in alcune colle)

Norma UNI EN 13986: divide i pannelli di legno in due classi E1 (emissioni minori o uguali a 0,124 mg/mc aria); E2, dove il valore è maggiore. I pannelli in classe E1 si dicono a basse emissioni e possono essere utilizzati senza rischio per la salute.

Cradle-to-Cradle®: è la certificazione internazionale dei prodotti realizzati per l’economia circolare. Individua l’utilizzo di tecniche e sistemi di produzione che assimilano i materiali usati ad elementi naturali che sono in grado di rigenerarsi.

 


15 Luglio 2022

Parquet ecologico: bello, funzionale e rispettoso dell’ambiente

A cura di Evelyn Baleani e Silvia Giacometti

Indice degli argomenti:

Il parquet è uno degli elementi di arredo che contribuisce a rendere una casa calda e accogliente. Ma non sempre risulta semplice scegliere il prodotto più adatto, soprattutto quando si vuole conciliare l’estetica con la sostenibilità.

Il legno già di per sé rappresenta un materiale dotato di un’impronta green, ma affinché un parquet possa essere considerato pienamente ecologico deve possedere alcune caratteristiche. Vediamo allora quali aspetti tenere in considerazione al momento dell’acquisto per poterlo riconoscere.

Parquet ecologico certificato

Il primo attributo da tenere presente nella scelta di un parquet ecologico è la presenza di specifiche certificazioni riguardanti il legname con cui il prodotto è stato realizzato. Le principali certificazioni che consentono di stabilire la sostenibilità di un prodotto in legno  sono la FSC (Forest Steward Council) e la PEFC (Programme for the Endorsement of Forest Certification schemes).

Parquet: Garanzia del benessere indoor

Il possesso di queste certificazioni garantisce che il materiale utilizzato per il parquet proviene da foreste gestite nel rispetto dell’ambiente boschivo, in cui si effettuano ripiantumazioni periodiche.

Optare per un parquet con queste peculiarità permette di offrire un molteplice contributo in termini di sostenibilità, favorendo:

  • la salvaguardia della biodiversità;
  • la conservazione degli habitat forestali per la flora e la fauna;
  • la protezione delle aree boschive sotto il profilo idrogeologico.

Garanzia del benessere indoor

Per essere considerato realmente ecologico un parquet deve saper soddisfare anche precise esigenze di salubrità. Deve cioè essere prodotto con materiali naturali e compatibili sia con le persone sia con l’ambiente, assicurando così un elevato benessere abitativo.

Gli elementi d’arredo possono infatti incidere negativamente sulla qualità dell’aria all’interno delle mura domestiche, se includono i cosiddetti VOC (Volatile Organic Compounds), ovvero composti chimici volatili che minano la salubrità degli spazi indoor. Nel momento in cui si acquista un parquet è perciò opportuno puntare su un prodotto naturale, completamente atossico, privo di solventi e di sostanze nocive.

Parquet a chilometro zero

Il chilometro zero è sinonimo di sostenibilità per eccellenza. Come per l’acquisto di altri prodotti, anche per il parquet esiste l’opportunità di selezionare materiali che siano il più possibile locali. Per poter procedere con una scelta green, è opportuno informarsi sulla provenienza del legname con cui è realizzato il parquet.

L’ideale è puntare su prodotti con marchio Made in Italy, che sono per di più sinonimo di qualità. In linea generale, però, tutti i legni europei risultano più sostenibili di quelli provenienti da aree più remote del mondo, come ad esempio la Cina, poiché per giungere nel nostro paese compiono tragitti più brevi e assicurano, di conseguenza, un minor impatto ambientale sul fronte del trasporto, producendo meno CO2.

Generalmente, la provenienza europea è anche garanzia del fatto che si tratti di materiali certificati e in linea con la gestione forestale sostenibile prevista dalle normative comunitarie.

Come pulire il parquet in modo ecologico
Collezione Le Briccole di Venezia di Lignum Venetia

 

Come pulire il parquet in modo naturale

Il parquet è una superficie particolare, necessita quindi di una pulizia dedicata, utilizzando detergenti specifici in base alla tipologia di parquet, al trattamento e alla zona di destinazione. Una pulizia aggressiva e giornaliera può danneggiare in modo evidente la superficie rischiando di non poter nemmeno intervenire se non addirittura con la sostituzione completa.

Per pulire questi pavimenti – salvo indicazioni specifiche date dai diretti fornitori o da chi ci ha installato il pavimento – serve un panno umido, bagnato con acqua o con qualche detergente indicato per queste tipologie di superfici naturali, e passarlo in modo delicato su tutta la pavimentazione fino alla completa asciugatura. Molto spesso sono molti utili al fine di raccogliere non solo la polvere, ma anche i peli di animale, e sono adatti per l’utilizzo delle scope “cattura polvere”.

Parquet ecologico: prezzi
Lignum Venetia, rivestimento con legno di recupero. Complesso residenziale a St. Moritz, Svizzera

Parquet ecologico: prezzi

Un ulteriore aspetto da ponderare al momento dell’acquisto di un parquet ecologico riguarda il prezzo. Seppure in taluni casi risulti necessario investire una somma più importante, è bene tenere presente che un costo troppo basso può essere indice di un materiale di qualità inferiore, che potrebbe deteriorarsi con una certa facilità, oppure non essere all’altezza delle aspettative.

Compiendo un minimo di sforzo nella ricerca, si può tuttavia reperire del parquet contraddistinto da un ottimo rapporto qualità-prezzo, nonché capace di combinare alla perfezione l’estetica, la resistenza e il rispetto dell’ambiente che ci circonda.

Oggi sul mercato esistono molte aziende dedicate e sapienti in questo settore. La forza di alcune di esse sta anche nel servizio che dedicano al cliente, punto forza sicuramente nel momento dell’acquisto del prodotto, ed elemento determinante che il consumatore deve prendere in seria considerazione.

Parquet ecologico, le tipologie più sostenibili per arredare casa

Il parquet Boen a spina di pesce

Innovazione e tradizione per il parquet prefinito Boen Spina di pesce Click: un grande classico dei pavimenti in legno che l’azienda norvegese declina nella versione a 3 strati con innovativo sistema di posa Click 5G.
In pratica, l’incastro sul profilo delle plance permette di unirle rapidamente, con un risultato garantito dal “clic”. Una soluzione che si adatta sia alla posa flottante che a quella incollata, per un pavimento dallo stile intramontabile, adatto alla ristrutturazione di ambienti storici ma sempre più richiesto per pavimenti di gusto contemporaneo.

Le plance del parquet a 3 strati Spina di pesce Click (69×13,8 cm) sono spesse 14 mm – con uno strato di legno nobile di 3,5 mm – e sono trattate con Live Natural a base di oli e cere naturali per proteggere la superficie del pavimento.
Spazzolatura e bisellatura sui 4 lati esaltano inoltre le venature del parquet prefinito, disponibile anche nella selezione Animoso, dall’aspetto rustico e intenso.

Social: Arriva un’altra innovazione dagli esperti norvegesi di #Boen: il #parquet a spina di pesce con sistema a incastro Click 5G. Il primo che permette di agganciare le tavole tra di loro per realizzare a tempo di record un pavimento in #legno dallo stile intramontabile.

Il parquet Boen a spina di pesce
Il parquet Boen a spina di pesce

Il parquet sartoriale Bauwerk Unicopark

Un pavimento in legno disegnato, tagliato e prodotto in base alla planimetria di ogni ambiente: ecco il parquet prefinito a due strati Unicopark di Bauwerk. Una cura artigianale che per l’azienda svizzera inizia dalla selezione delle plance in rovere di grandi dimensioni (da 2 a 4 m) e dalle tante soluzioni a disposizione del cliente a partire dalla scelta di una texture più o meno ‘rustica’, con trattamento a olio spazzolato o liscio, nonché otto sfumature: dal delicato Rovere Farina fino al deciso Rovere Caffè. A catalogo anche una versione Handcrafted con piallatura a mano che invece di nascondere valorizza il carattere naturale dell’essenza legnosa. Una volta scelte le tavole, viene realizzato un piano di posa personalizzato, disegnato in base alla planimetria e alla configurazione dell’ambiente da pavimentare.

Solo a questo punto si passa alla produzione, utilizzando unicamente legni certificati e provenienti da foreste europee gestite in maniera responsabile. Cinque le larghezze disponibili, che possono essere accostate in originali combinazioni per dare vita a un pavimento in legno unico di nome e di fatto.

Il parquet sartoriale Bauwerk Unicopark
Il parquet sartoriale Bauwerk Unicopark

Il pavimento Cristiani segue il ciclo di vita delle piante

Pavimento in legno di rovere multistrato (2,5 mm di strato nobile), realizzato utilizzando legno proveniente da foreste europee controllate e certificate. La selezione del legno avviene seguendo il ciclo di vita delle piante in modo che ne venga rispettata la natura, alla ricerca del massimo rispetto dei boschi e delle stesse. Questo parquet è il risultato dell’impegno nella sperimentazione e nella ricerca al fine di salvaguardare l’ambiente che ci circonda e avere una vegetazione di alberi forti e robusti. Tra le sue caratteristiche tecniche specifiche questo pavimento è un multistrato prefinito (oliato), giuntato, con incastro a click, liscio, per posa incollata o flottante, formato 13x138x2200 mm, bisellato su due lati. Modificabile nel colore usando oli specifici. Prezzo 42,90 euro/mq (IVA esclusa).

Il pavimento Cristiani segue il ciclo di vita delle piante
Il pavimento Cristiani segue il ciclo di vita delle piante

Lignum Venetia, rivestimento con legno di recupero

Il legno di recupero è un materiale di grande suggestione che, oltre al notevole valore green che porta con se, offre un’esperienza sensoriale straordinaria legata alla pura matericità. Questo materiale proviene da vecchi casali, soffitti ecc. che viene recuperato e lavorato con cura, per realizzare pavimenti o rivestimenti a parete. Lignum Venetia, all’interno di un complesso residenziale a St. Moritz in Svizzera, ha rivestito mobili e pareti utilizzando Rovere di recupero oliato naturale, di 2a patina. Un progetto che dona al legno una seconda vita, facendo diventare il riuso un’esperienza unica senza tempo.

Lignum Venetia, rivestimento con legno di recupero
Lignum Venetia, rivestimento con legno di recupero. Complesso residenziale a St. Moritz, Svizzera

Pavibamboo per pavimenti in bamboo ecologici e sempre belli

Il bamboo è un materiale versatile e i suoi utilizzi finali possono essere davvero i più diversi: vestiti, medicine, strumenti musicali, grondaie, materiali per l’edilizia, alimenti, filtri vari, utensili, carta ecc. Con il bamboo si possono ottenere dei parquet di ottima qualità, soprattutto molto resistenti ed ecologici. A livello di sostenibilità, la raccolta del bamboo è molto particolare: si tagliano le piante che hanno cinque anni e si lasciano intatte tutte le altre, alcune delle quali verranno tagliate l’anno successivo.

Dal punto di vista dell’uso quotidiano, il pregio forse maggiore è la resistenza di questo parquet: non si ammacca in caso di caduta accidentale di qualche utensile o oggetto pesante, non si macchia se si versano liquidi, e si pulisce in modo facile e veloce seguendo, ove necessario, le indicazioni del fornitore di fiducia. Prezzo: 37 euro/m2 (IVA esclusa).

Pavibamboo per pavimenti in bamboo ecologici e sempre belli
Pavibamboo per pavimenti in bamboo ecologici e sempre belli

Collezioni Listone Giordano Atelier Heritage

La selezione attenta della materia prima più pregiata avviene solo nell’ambito di legni provenienti da foreste gestite in maniera ecosostenibile e per questo certificate. L’insieme delle scelte mirate, dei procedimenti tradizionali e dell’attenzione ispirata, dà origine ad un risultato prezioso per qualità, aspetto e caratteristiche. Un prodotto che non ha una specifica destinazione limitata da uno stile vincolante, ma che può essere collocato, grazie alla sua duttilità d’impiego, in ogni ambientazione sia tradizionale che moderna.

Il pregio delle collezioni Listone Giordano Atelier Heritage sta nelle lavorazioni artigianali, secondo i saperi di un tempo, coniugate a tecnologie avanzate per rendere ogni lista un pezzo unico. Alle venature ogni volta diverse del legno si aggiungono infatti trattamenti e colorazioni che, per loro natura, disegnano la superficie di ogni singola lista rendendola differente da tutte le altre. Un tessuto ligneo pensato per ammantare di una calda atmosfera lo stile dell’interior design più moderno e sempre più in chiave sostenibile, che si può armonizzare con le ristrutturazioni di prestigiosi palazzi storici così come con le architetture di nuova realizzazione. 

Collezioni Listone Giordano Atelier Heritage
Collezioni Listone Giordano Atelier Heritage. PHoto: \Heritage 140 Montalcino Oshri& Dana Tel Aviv

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