Recupero acqua piovana: funzionamento impianto, scelta del serbatoio e costi

Il recupero dell’acqua piovana, tramite serbatoi di raccolta, è una soluzione sostenibile per ridurre i consumi di acqua potabile, una risorsa sempre più preziosa.

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Recupero acque piovane: funzionamento impianto, scelta del serbatoio e costi

Avere un serbatoio per il recupero dell’acqua piovana è una soluzione interessante per ridurre il consumo di acqua potabile, una risorsa naturale molto preziosa che deve necessariamente essere preservata. In Italia si registrano consumi di acqua elevati e il 20% circa di questi è proprio imputabile al settore civile. È necessario, quindi, ridurre i consumi in generale e, in modo particolare, diminuire quelli di “acqua nuova”.

I numeri attuali, infatti, non sono più sostenibili e per migliorare è necessario agire su due fronti: da un lato una sensibilizzazione delle persone e l’introduzione di buone abitudini, dall’altro il ricorso a fonti alternative, come l’acqua piovana.

Recupero acqua piovana: obiettivo sostenibilità

Il recupero delle acque piovane è una soluzione efficace per ridurre il consumo di acqua potabile di prima qualità per utilizzi che non richiedono una risorsa tanto nobile. Non si tratta, quindi, di una totale sostituzione dell’acqua potabile che si acquista dal sistema di distribuzione pubblico, ma di un’alternativa per situazioni come, ad esempio, l’irrigazione del giardino o il lavaggio dell’auto, oppure anche per l’utilizzo degli elettrodomestici di casa.

Oltre a questi usi esterni, è possibile realizzare anche impianti di distribuzione secondari in casa, in grado di rendere disponibile l’acqua piovana raccolta anche per usi interni, come ad esempio per scarichi del wc o lavatrici. Per questioni di sicurezza, però, la normativa vieta l’uso dell’acqua raccolta per scopi alimentari. Inoltre, è possibile recuperare e riutilizzare anche le acque grigie, ma si deve realizzare un impianto dedicato, che non è da confondere con quello necessario al recupero e alla conservazione dell’acqua piovana.

In ogni caso, tutto ciò riduce l’impatto sull’ambiente e favorisce la capacità di rigenerazione delle risorse naturali che abbiamo a disposizione, come l’acqua. Oltre a fare bene all’ambiente, un sistema per la raccolta dell’acqua piovana permette anche di ridurre i costi in bolletta. Oltretutto, in questo momento il tema delle riserve idriche è di grande attualità, in quanto la siccità è un problema sempre più grande anche in luoghi che, un tempo, non avevano carenza di questa risorsa.

Perché si raccoglie l'acqua piovana?
Utilizzare l’acqua piovana per irrigare le piante o per le pulizie domestiche può contribuire a ridurre la bolletta dell’acqua, poiché non è necessario utilizzare acqua potabile per questi scopi

Raccolta acqua piovana: come immagazzinare l’acqua

Un serbatoio per l’acqua piovana è solo uno dei componenti del sistema da implementare per la corretta raccolta, filtrazione e distribuzione di questa risorsa. L’acqua raccolta, infatti, presenta alcuni vantaggi come l’essere priva di calcare, ma allo stesso tempo richiede un trattamento finalizzato a garantirne la massima sicurezza prima dell’uso.

Esistono diverse tipologie di impianti per la raccolta dell’acqua piovana, ma in generale si possono individuare alcuni elementi fondamentali e comuni. Innanzitutto, è necessaria una superficie di raccolta, ossia un’area captante utilizzata per raccogliere l’acqua piovana, come ad esempio il tetto delle abitazioni, accessoriato di appositi sistemi di convoglio, con grondaie e tubazioni che trasportano l’acqua al serbatoio o alla cisterna in cui viene raccolta.

Tutti i sistemi, poi, sono dotati di sistemi di drenaggio e di filtri, in modo da evitare che sporcizia e residui di diverse dimensioni, incluse foglie e terra, finiscano nel serbatoio e nell’acqua poi utilizzata in casa.

Questi “contenitori” possono essere interrati, così da non occupare spazio, o anche lasciati all’esterno. Attenzione perché, se lasciati all’esterno, durante i mesi invernali potrebbe essere necessario svuotarli, per evitare che l’acqua ghiacci. Un sistema di pompaggio, poi, è in grado di distribuire l’acqua raccolta dal serbatoio all’abitazione. Questi impianti sono alimentati ad energia elettrica e, per chi vuole essere ancora più green, possono essere collegati a sistemi fotovoltaici.

Cosa si può fare con l'acqua piovana?
Il recupero delle acque piovane è una soluzione efficace per ridurre il consumo di acqua potabile di prima qualità per utilizzi che non richiedono una risorsa tanto nobile

Raccolta acqua piovana per l’irrigazione

Una volta raccolta e trattata, l’acqua piovana può essere utilizzata per l’irrigazione del giardino o dell’orto. Sistemi di irrigazione a goccia o a spruzzo possono essere collegati al serbatoio per distribuire l’acqua in modo efficiente e mirato alle radici delle piante. Ciò non solo riduce lo spreco di acqua, ma favorisce anche una crescita più sana delle piante.

Vantaggi ambientali ed economici

La raccolta dell’acqua piovana non solo riduce la dipendenza da fonti idriche esterne, ma contribuisce anche a ridurre i costi legati all’acquisto di acqua per l’irrigazione. Inoltre, aiuta a mitigare il rischio di inondazioni locali, poiché riduce il flusso di acqua diretto nei sistemi fognari durante forti piogge.

Quanto costa un impianto di raccolta?
Gli impianti di raccolta dell’acqua piovana sono dotati di uno o più serbatoi, che possono avere differenti dimensioni

 

Come scegliere il serbatoio di accumulo

Per scegliere il serbatoio di raccolta dell’acqua piovana, inoltre, è necessario fare un calcolo rispetto all’acqua che è possibile raccogliere con la superficie captante a disposizione e ai consumi mediamente rilevati. Nel primo caso incidono sia le dimensioni, ad esempio della copertura, che il clima, dato che le precipitazioni sono le stesse ovunque. Per quanto riguarda i consumi, è possibile fare una stima sulla base delle ultime bollette ricevute, che indicano l’acqua utilizzata in metri cubi.

Per offrire delle indicazioni, comunque, sono state redatte norme tecniche di riferimento per il corretto dimensionamento di un impianto di raccolta, utilizzate dagli addetti al settore.

Altri aspetti importanti per la scelta del serbatoio sono il materiale con cui è realizzato, che può presentare caratteristiche e prestazioni diverse, ad esempio in termini di resistenza al freddo e al caldo, agli agenti atmosferici e ai raggi UV (aspetti essenziali se non si interra, ma si lascia all’esterno).

Quanto tempo si può conservare l'acqua e come scegliere il serbatoio di accumulo
Per scegliere il serbatoio di raccolta dell’acqua piovana è necessario fare un calcolo rispetto all’acqua che è possibile raccogliere con la superficie captante a disposizione e ai consumi mediamente rilevati

Quanto costa un sistema di raccolta acqua piovana?

Il costo di un impianto di raccolta dell’acqua piovana dipende dalla tecnologia installata e dalle dimensioni del serbatoio. Si devono aggiungere, poi, eventuali costi dovuti allo scavo per interrare la cisterna, alla manodopera e alla realizzazione dell’impianto secondario in casa per la distribuzione dell’acqua.

Questo significa che, per avere un’idea precisa di quanto possa costare l’impianto di cui si ha bisogno, è fondamentale chiedere un preventivo preciso e completo di ogni voce. In ogni caso, un impianto semplice di piccole dimensioni può costare circa 800/1.500 euro. Un sistema di maggiori dimensioni e più complesso, può superare anche i 7.000 euro.

È bene ricordare, però, che l’investimento rientra grazie alla riduzione dei consumi di acqua, anche pari al 50%. Inoltre, la realizzazione di nuovi impianti di irrigazione rientra negli interventi ammessi al Bonus Verde, includendo anche la realizzazione di un impianto di raccolta dell’acqua piovana dedicato.

Chi decide di installare un serbatoio di raccolta dell’acqua piovana troverà in vendita serbatoi per la raccolta dell’acqua anche online. Chiaramente, se si vuole realizzare un impianto complesso e collegato a quello domestico o optare comunque per soluzioni più professionali è consigliabile rivolgersi a società specializzate. Sicuramente i costi sono più elevati, ma aumentano anche i vantaggi offerti dal sistema e la certezza di un corretto dimensionamento.

Normative e manutenzione

È importante sottolineare che le normative sulla raccolta dell’acqua piovana possono variare da città a città. Pertanto, è fondamentale verificare le leggi e i regolamenti del proprio Paese / Città prima di avviare un sistema di raccolta dell’acqua piovana. In alcune aree, potrebbero essere previste restrizioni sull’uso dell’acqua piovana per scopi domestici.

Un aspetto spesso trascurato ma fondamentale della raccolta dell’acqua piovana è anche la manutenzione regolare del sistema. Questo include la pulizia dei filtri, la verifica delle grondaie e la pulizia dei serbatoi. La manutenzione regolare assicura che l’acqua raccolta sia sempre di alta qualità.

Recupero acque piovane: obiettivo sostenibilità
Il costo di un impianto di raccolta dell’acqua piovana dipende dalla tecnologia installata e dalle dimensioni del serbatoio

FAQ Recupero acqua piovana

I vantaggi che si possono ottenere con la raccolta dell’acqua piovana

I vantaggi che si possono ottenere con il recupero dell’acqua piovana sono molti. ecco i principali:

  • Risparmio di risorse idriche: La raccolta dell’acqua piovana consente di ridurre la dipendenza dalle fonti di acqua potabile, contribuendo al risparmio di risorse idriche preziose.
  • Riduzione dei costi: Utilizzare l’acqua piovana per irrigare le piante o per le pulizie domestiche può contribuire a ridurre la bolletta dell’acqua, poiché non è necessario utilizzare acqua potabile per questi scopi.
  • Minore impatto ambientale: Riducendo la richiesta di acqua potabile, si può contribuire a preservare le risorse idriche naturali e a diminuire l’impatto ambientale associato alla produzione e al trattamento dell’acqua potabile.

Quanto tempo si può conservare l’acqua piovana

Gli impianti di raccolta dell’acqua piovana sono dotati di uno o più serbatoi, che possono avere differenti dimensioni. Questi contenitori non hanno lo scopo di conservare l’acqua per un tempo indefinito, ma piuttosto di metterla a disposizione del quotidiano utilizzo in casa. In ogni caso, per evitare il proliferare di batteri e sostanze nocive per le persone, prima di essere stoccata viene appositamente trattata, così da garantire tutte le caratteristiche necessarie per un successivo utilizzo.

Va anche detto che, nella maggior parte dei casi, la capienza del serbatoio è ben equilibrata rispetto all’effettiva necessità e quindi l’acqua viene utilizzata nel giro di poco tempo. Per una corretta conservazione, poi, è necessario acquistare l’impianto di raccolta da un venditore affidabile, che assicuri che nessun componente nel tempo possa rilasciare sostanze pericolose.

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