Smart home e attacchi informatici: come possiamo proteggere la nostra casa

Smart home e sicurezza informatica: quali sono le buone pratiche per garantire la protezione dei dispositivi smart? Nell’articolo vi spieghiamo i passi fondamentali da eseguire, passo dopo passo, per scongiurare ogni possibile attacco alla sicurezza e alla tutela della privacy.

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Smart home e attacchi informatici come possiamo proteggere la nostra casa

L’avvento dei dispositivi intelligenti ha sicuramente rivoluzionato la nostra vita quotidiana, regalandoci un mondo di efficienza e ottimizzazione. Tuttavia, l’aumento dei device per la smart home apre la porta a una minaccia insidiosa: l’intrusione di hacker indesiderati.

Prima di dilettarci con i nostri nuovi device, è essenziale focalizzarci sulla sicurezza di ciascun dispositivo connesso che fa parte delle nostre abitazioni. Una volta agganciati alla rete domestica, diventa imperativo adottare precauzioni specifiche per garantire la protezione totale delle nostre dimore intelligenti.

Dai più comuni altoparlanti intelligenti agli aspirapolveri autonomi, fino a una vasta gamma di gadget domestici sempre più accessibili, le nostre reti domestiche possono accogliere una pluralità di dispositivi connessi. Sebbene ciò comporti un notevole livello di comodità e un’innovazione tecnologica senza precedenti, è fondamentale sottolineare che all’aumentare del numero di dispositivi connessi, cresce parallelamente il rischio a cui noi proprietari potremmo essere esposti.

Dispositivi smart e sicurezza domestica: cosa c’è da sapere

L’uso sempre più diffuso dei dispositivi domotici in casa comporta dei rischi per la sicurezza e la privacy degli utenti. Simile alla necessità di mantenere aggiornati telefoni e computer, i dispositivi intelligenti richiedono regolari aggiornamenti da parte dei produttori per correggere eventuali bug o vulnerabilità di sicurezza.

Il National Cyber Security Center britannico ha approfondito questi rischi, evidenziando che ignorare tali aggiornamenti potrebbe rendere i device più suscettibili agli attacchi informatici, mettendo a rischio dati e privacy. Un aspetto critico è la gestione delle password, poiché un accesso non autorizzato a un dispositivo intelligente può aprire la porta a intrusioni nella rete domestica o ad attacchi informatici.

È fondamentale fare attenzione alla sicurezza della propria smart home: la BBC sottolinea che milioni di dispositivi IoT nel Regno Unito potrebbero essere predisposti con password comuni, facilitando agli hacker l’accesso non autorizzato. Tale pratica potrebbe consentire agli aggressori informatici di rubare dati, spiare gli utenti e addirittura assumere il controllo a distanza dei dispositivi, con il rischio aggiuntivo di coinvolgimento in attacchi di tipo “botnet”. Un esempio significativo è stato il caso della botnet Mirai nel 2016, che ha causato il blocco di importanti servizi online, dimostrando l’ampia portata degli attacchi che possono derivare dalla compromissione dei dispositivi dell’Internet delle cose.

Dispositivi smart e sicurezza domestica
L’uso sempre più diffuso dei dispositivi domotici in casa comporta dei rischi per la sicurezza e la privacy degli utenti

 

Come garantire una protezione adeguata della propria casa

Il National Cyber Security Center suggerisce alcune norme per garantire una protezione adeguata della propria casa. Secondo l’NCSC non è necessario optare per il dispositivo più recente o costoso, ma è cruciale evitare l’acquisto di device smart non più supportati dal produttore o con un periodo di supporto prossimo alla scadenza. I dispositivi senza supporto diventano vulnerabili agli attacchi informatici o potrebbero smettere di funzionare completamente.

Creare una password complessa

Durante la configurazione iniziale, è importante creare una password complessa per il dispositivo domotico, soprattutto nel caso in cui ne viene fornita una predefinita. Le password deboli rappresentano un rischio, poiché potrebbero essere facilmente scoperte da criminali informatici.

Sì agli aggiornamenti automatici

Inoltre, è consigliabile attivare l’opzione di aggiornamenti automatici, se disponibile, e installare manualmente gli aggiornamenti quando richiesto. L’installazione tempestiva di aggiornamenti software non solo contribuisce a proteggere i dispositivi, ma spesso introduce anche nuove funzionalità, mantenendo il dispositivo operativo e sicuro nel tempo. Adottare queste pratiche è essenziale per garantire la sicurezza dei dispositivi smart e proteggere i dati personali degli utenti.

Come garantire una protezione adeguata della propria casa
Durante la configurazione iniziale, è importante creare una password complessa per il dispositivo domotico, soprattutto nel caso in cui ne viene fornita una predefinita

 

Smart home e sicurezza: l’indagine di Kaspersky

Kaspersky, azienda specializzata nella sicurezza informatica e privacy digitale, ha recentemente condotto una ricerca in collaborazione con Arlington Research per realizzare un report legato al nostro rapporto con le abitazioni smart.

La vasta indagine online ha coinvolto 21.645 proprietari di dispositivi domestici intelligenti in 21 Paesi diversi, tra cui Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Italia, Spagna, Cina, Messico, Brasile e molti altri. I risultati rivelano che oltre la metà degli intervistati (56%) si ritiene responsabile della protezione dei propri dispositivi intelligenti, con particolare attenzione da parte dei millennial (54%) che mostrano maggiore preoccupazione per la sicurezza dei loro dispositivi.

Interessante notare che il 51% degli intervistati ha scelto di utilizzare soluzioni di sicurezza informatica come metodo principale per proteggere i propri gadget, dimostrando l’adozione crescente di misure di sicurezza digitali. Altre pratiche comuni includono la modifica regolare delle password (41%) e l’aggiornamento del software del dispositivo. Inoltre, il 34% dei proprietari di dispositivi intelligenti preferisce acquistare solo da produttori fidati, confidando che ciò sia sufficiente per garantire la sicurezza dei loro dispositivi.

Smart home e sicurezza: l’indagine di Kaspersky
L’utilizzo di password robuste rappresenta una pratica consigliata per tutti i dispositivi smart con la possibilità di impostare una password

Come migliorare la sicurezza della nostra casa, passo dopo passo

Per approfondire la relazione tra smart home e cyber security, abbiamo rivolto alcune domande all’ingegnere Mario Paoli, esperto di reti e sistemi presso la Fondazione Ugo Bordoni, istituzione di Alta Cultura e Ricerca operante nel campo delle telecomunicazioni e delle tecnologie dell’informazione.

Intervista all’ingegnere Mario Paoli, esperto di reti e sistemi presso la Fondazione Ugo Bordoni

Quali sono i passi di configurazione fondamentali da seguire per garantire la giusta sicurezza della mia smart home?

Esistono precauzioni preventive atte a ridurre al minimo l’impatto di eventuali attacchi informatici sfruttanti le vulnerabilità del sistema, comunemente noto come “hardening” nel gergo tecnico.

Per illustrare un esempio pratico, consideriamo un modem router Wi-Fi della rete domestica e i dispositivi ad esso connessi, come valvole per i radiatori smart, tapparelle, frigoriferi intelligenti, eccetera. La prima azione da compiere è ottimizzare la configurazione del modem router, che rappresenta il punto di contatto tra la rete esterna e interna, nonché il punto più sensibile.

Iniziamo accedendo al pannello di configurazione del modem router attraverso il browser e procediamo con la modifica della password predefinita dell’utente, sostituendola con una password robusta. Una password sicura dovrebbe contenere oltre 12-15 caratteri, inclusi numeri, maiuscole e caratteri speciali, evitando parole di senso compiuto.

In generale, l’utilizzo di password robuste rappresenta una pratica consigliata per tutti i dispositivi smart con la possibilità di impostare una password.

Successivamente, passiamo alla configurazione della rete Wi-Fi, stabilendo una password sicura, nascondendo il broadcast del proprio SSID per renderlo invisibile a terze parti e abilitando una rete guest. La rete guest permette di separare i dispositivi smart connessi alla rete casalinga da quelli eventuali ospiti, la cui sicurezza non può essere garantita. Durante questa fase, è essenziale utilizzare un algoritmo di cifratura avanzato per la rete Wi-Fi, come ad esempio WPA2 o versioni superiori.
Una volta configurato correttamente il router, tutti i dispositivi connessi beneficeranno di una protezione efficace.

La maggior parte dei modem router domestici consente di attivare la registrazione dei log di sistema, che sono file di testo contenenti tutte le operazioni effettuate dal modem. Questi log possono essere utilizzati per verificare lo stato della rete in tempo reale o a posteriori, identificando eventuali problemi legati alla sicurezza.

Come migliorare la sicurezza della nostra casa domotica
Sui dispositivi che consentono l’installazione di software di terze parti, come smartphone e computer, è sempre consigliabile dotarsi di un antivirus per difendersi da potenziali minacce

Quali sono i software che posso installare per proteggere i dispositivi?

Sui dispositivi che consentono l’installazione di software di terze parti, come smartphone e computer, è sempre consigliabile dotarsi di un antivirus per difendersi da potenziali minacce. Oltre a questa precauzione, è possibile installare software dedicati alla realizzazione di backup, sia su periferiche esterne come hard disk, sia sfruttando servizi di archiviazione cloud. Inoltre, nell’ottica di adottare password sicure, è opportuno considerare l’utilizzo di un password manager.

Il password manager è uno strumento software che consente di gestire centralmente tutte le password personali, come ad esempio quelle di Gmail. Una delle sue caratteristiche distintive è la capacità di generare e memorizzare in modo sicuro password casuali, liberando l’utente dall’onere di ricordarle a mente.

Va sottolineato che tali soluzioni sono applicabili solo ai dispositivi che permettono l’installazione di software di terze parti, i quali costituiscono i principali punti di vulnerabilità. Per i dispositivi smart dotati di firmware non configurabile dall’utente, è fondamentale effettuare gli aggiornamenti suggeriti dal produttore, al fine di conformarsi agli standard di sicurezza vigenti.

Cosa dovrei sapere riguardo agli aggiornamenti software e firmware dei miei dispositivi smart per mantenere un livello adeguato di sicurezza?

Come già menzionato in precedenza, è importante applicare tutti gli aggiornamenti consigliati dai produttori a tutti i dispositivi della propria rete, soprattutto quelli orientati alla sicurezza. Tale pratica riveste un’importanza cruciale poiché le vulnerabilità del software e del firmware emergono con regolarità, e gli aggiornamenti costituiscono un mezzo essenziale per difendere i nostri dispositivi da potenziali minacce.

Ci sono pratiche quotidiane che posso adottare per ridurre il rischio di attacchi hacker?

Il fondamento essenziale per proteggersi da attacchi informatici che sfruttano le vulnerabilità dei dispositivi consiste in una serie di pratiche chiave. Innanzitutto, è consigliabile navigare solo su siti web sicuri, evitare di aprire allegati sospetti nelle e-mail e nei messaggi, e astenersi dal condividere informazioni personali, come le password, con altre persone.

Inoltre, è una prassi prudente concentrarsi sull’installazione solo dei software necessari sui dispositivi in uso, mantenendoli più “puliti” possibile. Ridurre il numero di applicazioni installate contribuisce a limitare la superficie di attacco, riducendo potenzialmente le vulnerabilità.

È altresì importante stabilire un numero adeguato di dispositivi smart in base agli obiettivi della Smart Home, garantendo che essi comunichino in modo sicuro sulla rete Wi-Fi. Questo può essere ottenuto configurando un algoritmo di cifratura congruente con quello precedentemente impostato sul modem. Queste pratiche basilari sono fondamentali per rafforzare la sicurezza e proteggere la propria rete da potenziali minacce informatiche.





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