
- Il Superbonus 110% per migliorare l’efficienza energetica e la sicurezza degli edifici
- 1 – Isolamento termico dell’edificio: cappotto termico esterno o interno
- 2 – Sostituzione degli impianti di riscaldamento
- 3 – Interventi antisismici per migliorare la sicurezza degli edifici
- 4 – In combinazione con i precedenti, installazione di pannelli fotovoltaici
- 5 – Ricariche elettriche per auto
- 6 – Sostituzione infissi e installazione di schermature solari
Il Superbonus 110% è una detrazione fiscale introdotta con il Decreto Rilancio, che fissa l’aliquota di detrazione al 110% dei costi sostenuti per interventi di efficientamento energetico o antisismica. Lo scopo di questa misura è quello di favorire l’esecuzione dei lavori necessari al recupero del patrimonio esistente.
Il Superbonus non sostituisce l’Ecobonus e il Sismabonus, ma si aggiunge a queste misure esistenti, per tutti gli interventi ammissibili realizzati tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2025 e la detrazione è a scalare come indicato nella legge di bilancio 2022:
- 110% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023
- 70% per le spese sostenute nel 2024
- 65% per le spese sostenute nel 2025
Il Superbonus 110% per migliorare l’efficienza energetica e la sicurezza degli edifici
Il Superbonus ha riscosso subito un certo interesse, soprattutto per le sue modalità di funzionamento, che aggiungono alla detrazione fiscale anche la cessione del credito a terzi o lo sconto in fattura.
Gli interventi agevolabili si suddividono in interventi principali o trainanti e interventi aggiuntivi o trainati, ammessi solo se combinati con i primi. Ecco quali sono le spese ammesse al Superbonus 110%.
1 – Isolamento termico dell’edificio: cappotto termico esterno o interno
Il primo intervento detraibile con il Superbonus 110% è l’isolamento termico di almeno il 25% delle superfici disperdenti dell’edificio. Questo risultato si può ottenere con la posa di un cappotto termico esterno e per ottenere il massimo comfort ed eliminare il maggior numero di ponti termici possibili, è consigliabile abbinare l’isolamento della copertura e del solaio, se non presenti. Per isolare l’involucro opaco si possono usare diverse tipologie di prodotti, tra cui diverse soluzioni naturali, come la fibra di legno, la canapa, il sughero o la fibra di cellulosa.
I limiti di spesa sono di 50.000 euro per gli edifici unifamiliari o unità immobiliari indipendenti, 40.000 euro per ogni unità immobiliare che compone un edificio (fino ad 8 unità immobiliari), 30.000 euro per ogni unità immobiliare per gli edifici composti di più di 8 unità.
2 – Sostituzione degli impianti di riscaldamento
È possibile accedere al Superbonus 110% anche se si decide di sostituire l’impianto per la produzione di calore, sia negli edifici unifamiliari o indipendenti, che nelle parti comuni. Il nuovo impianto deve necessariamente essere in classe A e può essere una pompa di calore, una caldaia a condensazione, un sistema ibrido o di microgenerazione. A questi, si possono combinare dei collettori solari per la produzione di acqua calda sanitaria.
La pompa di calore è un sistema efficiente per il caldo e il freddo, che sfrutta risorse naturali come l’aria, l’acqua o il calore della terra per generare energia. L’ideale è combinare questi impianti con un sistema di riscaldamento radiante, che lavora a bassa temperatura e assicura la massima efficienza.
La spesa massima detraibili è di 15.000 (<8 unità) o 20.000 (>8 unità) per ogni singola unità immobiliare e 30.000 per i singoli edifici.
3 – Interventi antisismici per migliorare la sicurezza degli edifici
Gli interventi per la messa in sicurezza degli edifici detraibili con il Superbonus 110% non sono direttamente esplicitati nella Guida dell’Agenzia delle Entrate.
In generale, comunque, gli interventi possono essere più o meno invasivi e riguardare l’aumento delle sezioni degli elementi strutturali, il rinforzo di nodi critici, l’inserimento di nuovi setti strutturali o di controventi, l’alleggerimento dei solai e il rispristino delle armature. Tutti gli interventi antisismici possono essere finalizzati a ridurre le sollecitazioni e ad aumentare la resistenza dell’edificio. Le classi di spesa, in questo caso, dipendono dal singolo intervento realizzato.
4 – In combinazione con i precedenti, installazione di pannelli fotovoltaici

- L’intervento deve esser combinato ad uno dei precedenti 3 interventi trainanti citati;
- L’energia in eccesso non consumata deve essere ceduta al GSE.
I limiti di spesa sono di 48.000 euro, senza eccedere comunque i 2.400 euro per ogni kW picco installato.
5 – Ricariche elettriche per auto
Gli interventi per l’installazione di infrastrutture di ricarica sono detraibili con il Superbonus 110%, anche in questo caso rispettando la condizione per cui l’intervento avvenga in concomitanza con l’isolamento termico dell’involucro edilizio o la sostituzione degli impianti per la climatizzazione invernale.
6 – Sostituzione infissi e installazione di schermature solari
Sia la sostituzione degli infissi, che l’installazione di schermature solari sono interventi già previsti dall’art. 14 del Decreto Legge 4/6/2013 n.63, che regola l’Ecobonus. Entrambi gli interventi sono detraibili al 110% se eseguiti con uno degli interventi trainanti e se assicurano che, nel complesso, si migliori di due classi la prestazione energetica dell’edificio, risultato da testimoniare tramite l’APE. 

