A cura di: Alessia Varalda Indice: Bonus Verde 2020: giardini, balconi e terrazzi Quali sono i lavori detraibili? Le spese non detraibili Introdotto nel 2017 dal Governo Renzi e già prorogato, il Bonus Verde 2020 sarà attivo anche per tutto l’anno prossimo e consentirà di detrarre le spese relative per la corretta manutenzione del suo spazio verde dal giardino, al balcone al terrazzo. Bonus Verde 2020: giardini, balconi e terrazzi L’incentivo fiscale consentirà, per i lavori effettuati a partire dal 1° gennaio e fino al 31 dicembre 2020, di aver diritto a una detrazione fiscale pari al 36% per i lavori di sistemazione e cura del verde di giardini, balconi e terrazzi. Il limite massimo dell’importo detraibile è fissato in 5.000 euro pertanto potranno essere recuperati nella dichiarazione dei redditi fino a €1.800 (ovvero il 36%). La detrazione viene suddivisa in 10 rate tutte uguali, a partire dall’anno in cui si sono sostenute le spese ed in quelli successivi. Il pagamento deve avvenire esclusivamente con bonifico bancario o postale; assegno bancario o postale; carta di credito o bancomat. A differenza di Ecobonus, i Bonus per la ristrutturazione della casa e il Bonus mobili ed elettrodomestici, non è richiesto il bonifico parlante: sulla fattura – obbligatoria – devono essere presenti le informazioni sulla tipologia di lavori effettuati. Come per gli altri Bonus, è necessario conservare con cura i documenti necessari alla detrazione: la fattura e la documentazione del pagamento. Il Bonus Verde è riferito all’immobile per il quale vengono effettuati i lavori. Per interventi eseguiti su parti comuni dei giardini condominiali, il limite di spesa rimane fissato ad € 5.000 per ogni unità immobiliare ad uso abitativo. Il condomino – per poter godere dell’agevolazione – dovrà aver pagato regolarmente la sua quota-parte di lavori al condominio. Quali sono i lavori detraibili? I lavori che rientrano nell’ambito del Bonus Verde 2020 sono: sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni; impianti di irrigazione; riqualificazione di prati; grandi potature; fornitura di pianti ed arbusti; acquisto di piante in vaso se fanno parte di una serie di interventi più ampia di trasformazione del giardino; realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili. A questo si aggiungono le spese di progettazione relative a lavori effettuati. Le spese non detraibili È bene sottolineare che anche se si tratta di manutenzione del giardino, non possono essere detratti: attrezzature come tagliaerba, pale, picconi, vanghe, forbici; vasi senza effettuare altri lavori di miglioramento dello spazio verde. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia