In Europa, quasi il 60% delle abitazioni dovrà essere ristrutturato entro il 2050 per raggiungere gli obiettivi di efficienza energetica fissati dalle politiche climatiche comunitarie: un obiettivo che passa anche dalla trasformazione di ogni casa in un ambiente più sostenibile e performante.
È quanto emerso dalla direttiva europea che evidenzia come anche in Italia il patrimonio edilizio presenta caratteristiche simili. L’82% degli edifici, circa 12 milioni sui 14,5 milioni totali, è di tipo residenziale e, nella maggior parte dei casi, si tratta di costruzioni realizzate diversi decenni fa.
Sei abitazioni su dieci hanno infatti un’età media di 59 anni e quasi la metà rientra nelle classi energetiche E o G, le più basse. Questo significa consumi elevati, dispersioni termiche e un impatto ambientale significativo. Intervenire sull’efficienza della propria casa non è quindi soltanto una scelta sostenibile, ma una necessità sempre più concreta.
Perché intervenire è fondamentale
Migliorare le prestazioni energetiche di un’abitazione significa ridurre dispersioni e consumi, con benefici immediati su ambiente e bollette. Gli edifici pesano infatti in modo rilevante sulle emissioni di CO₂, soprattutto per riscaldamento e raffrescamento. Riqualificare non è solo un costo, ma un investimento che porta risparmio nel tempo, maggiore comfort termico e migliore qualità dell’aria interna. È inoltre una scelta più sostenibile rispetto alla costruzione di nuovi edifici, perché riduce consumo di suolo e impatto dei materiali.
Cinque interventi per ridurre l’impatto ambientale in casa
1. Installazione di una caldaia ibrida: uno dei primi interventi consigliati è l’installazione di una caldaia ibrida, che combina una caldaia a condensazione con una pompa di calore. Questo sistema, illustrato nel dettaglio in questa guida di Acea Energia, sceglie automaticamente la fonte più efficiente in base alle condizioni esterne, riducendo consumi e sprechi.
2. Coibentazione e isolamento termico: intervenire sull’involucro della casa riduce le dispersioni e permette di mantenere una temperatura interna più stabile. Cappotto termico, isolamento del tetto e sostituzione degli infissi sono tra le soluzioni più efficaci per ridurre il fabbisogno energetico.
3. Installazione di pannelli fotovoltaici: produrre in autonomia parte dell’energia elettrica utilizzata in casa consente di diminuire la dipendenza da fonti fossili e ridurre l’impatto ambientale. L’abbinamento con sistemi di accumulo garantisce maggiore autosufficienza.
4. Sostituzione degli elettrodomestici energivori: elettrodomestici datati possono incidere sensibilmente sui consumi. Scegliere modelli in classi energetiche elevate permette di ridurre sprechi e costi, migliorando al contempo l’affidabilità nel tempo.
5. Domotica e gestione smart dei consumi: sistemi di controllo intelligenti consentono di monitorare e regolare temperatura, illuminazione ed elettrodomestici, evitando sprechi senza modificare le abitudini quotidiane.
Riqualificare casa per il benessere quotidiano e aumentare il valore di mercato
Riqualificare la propria casa non significa solo ridurre i consumi, ma viverla meglio. Un’abitazione efficiente offre temperature più stabili, meno umidità e una qualità dell’aria più salubre, con effetti positivi su benessere, concentrazione e riposo. Allo stesso tempo, la riduzione dei consumi si traduce in bollette più leggere e, nel medio periodo, in un risparmio concreto.
Inoltre, una casa con prestazioni superiori acquisisce valore sul mercato ed è più appetibile in caso di vendita o locazione. La riqualificazione può quindi essere considerata un investimento che genera benefici ambientali, economici e abitativi.
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