Quanto costa ristrutturare il bagno. Detrazioni e bonus attivi 2024-2025

Il bagno è uno degli ambienti della casa più importanti. Ecco una panoramica dei costi per ristrutturarlo e dei bonus in vigore fino a dicembre e per il nuovo anno.

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Quanto costa ristrutturare il bagno. Detrazioni e bonus attivi 2024-2025

Il bagno è uno spazio della casa molto particolare, deve essere funzionale e pratico senza rinunciare al comfort e alla giusta atmosfera. Che sia piccolo di servizio o ampio con Spa, cieco o finestrato, ogni bagno ha la sua “personalità” e, con il passar degli anni, può aver bisogno di un restyling. Ed è così che diventano necessari lavori di manutenzione ordinaria o straordinaria per rinnovare questo ambiente e renderlo più moderno e comodo, ad esempio eliminando le barriere architettoniche presenti o trasformando una vasca in doccia.

Ristrutturare il bagno: cosa sapere prima di iniziare i lavori

Prima di procedere con i lavori di ristrutturazione, tuttavia, bisogna fare i conti con la realtà, valutare le proprie possibilità di spesa e ridimensionare gli interventi da eseguire in base al budget a disposizione. I fattori da considerare, e che influenzano il prezzo, sono molteplici:

  • i materiali e le finiture
  • le dimensioni del bagno
  • lavori di impiantistica
  • il costo della manodopera
  • permessi e autorizzazioni necessari

Ecco una guida su come ristrutturare il bagno, quanto si spende in media e quali sono i bonus in vigore fino al 31 dicembre 2024 e per il 2025.

Quanto costa, in media, ristrutturare il bagno

Come anticipato, il costo per ristrutturare ex novo un bagno può variare notevolmente in base alle dimensioni del locale e alla competenza dell’impresa scelta, oltre che a diversi fattori di progettazione. Sicuramente la qualità dei materiali fa oscillare l’ago della bilancia così come la tipologia di sanitari e di arredi.

Per avere un quadro completo dei costi e non rischiare brutte sorprese, si consiglia sempre di confrontare diversi preventivi. A titolo esplicativo, per ristrutturare un bagno si spendono mediamente 2.500 euro per un ambiente di circa 4 mq e sui 5.000 euro per un bagno 8 mq.

Più si vuole un bagno personalizzato e particolare e più la spesa sarà elevata. Chi opta per resine e sanitari di design può arrivare a spendere facilmente sui 1.000 euro al metro quadro.

Quanto costa, in media, ristrutturare il bagno
La detraibilità dei lavori di ristrutturazione del bagno non è automatica e non si applica agli interventi di ordinaria manutenzione, come la semplice sostituzione della rubinetteria o dei sanitari

 

Guida alla ristrutturazione del bagno: bonus e detrazioni disponibili

La buona notizia è che, fino al 31 dicembre 2024, è ancora a disposizione il bonus Ristrutturazioni per lavori di manutenzione straordinaria in casa, anche nei locali dedicati ai bagni.

Si tratta del bonus Ristrutturazioni e del bonus Mobili, vantaggiose detrazioni fiscali che consentono di recuperare circa la metà della spesa sostenuta all’interno della dichiarazione dei redditi annuale. Per tutto il 2024, il bonus Ristrutturazioni consiste nella detrazione Irpef del 50% su un tetto di spesa massimo di 96.000 euro, importo destinato a dominare nel 2025.

Per usufruire dell’agevolazione bonus Ristrutturazioni sul bagno, il richiedente deve essere in possesso di tutte le autorizzazioni richieste, conservare accuratamente la documentazione delle spese e dichiarare tutto in modo appropriato. È inoltre essenziale utilizzare metodi di pagamento tracciabili come bonifici o pagamenti elettronici.

Anche per l’arredamento ci sono dei bonus a disposizione. Per arredare il bagno si può richiedere il bonus Mobili, ovvero la detrazione IRPEF del 50% fino a 5.000 euro per l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica, di almeno classe A.
Grazie a questi incentivi si può ristrutturare il bagno o i bagni risparmiando una somma consistente, ma solo se vengono eseguiti interventi di manutenzione straordinaria.

Ristrutturare il bagno con la detrazione fiscale al 50% guida ai lavori detraibili
Il bagno è uno spazio della casa molto particolare, deve essere funzionale e pratico senza rinunciare al comfort e alla giusta atmosfera

Come funziona il bonus Ristrutturazioni per il bagno e cosa cambia nel 2025

Fino al 31 dicembre 2024, in conformità con il regime speciale prorogato dall’ultima Legge di Bilancio, la detrazione per chi ristruttura bagno e altre zone della casa è pari al 50% sul limite massimo di spesa ammissibile per ogni unità immobiliare di 96.000 euro.

Le cose però cambiano a partire dal 2025; dal 2025 al 2027, il bonus Ristrutturazioni torna alla sua misura originaria, e cioè sarà pari al 36% delle spese sostenute, con un limite massimo di 48.000 euro per ciascuna unità immobiliare.

Bonus bagno, chi sono i beneficiari e come richiederlo
Quando si ristruttura una casa, il rifacimento del bagno è tra gli interventi più frequenti

 

In quali casi la ristrutturazione del bagno si può detrarre?

La detraibilità dei lavori di ristrutturazione del bagno non è automatica e non si applica agli interventi di ordinaria manutenzione, come la semplice sostituzione della rubinetteria o dei sanitari.

Gli interventi di ristrutturazione del bagno sono detraibili a condizione che facciano parte di un intervento più ampio volto al rifacimento generale dell’ambiente. Questi devono rientrare nella categoria di lavori straordinari, come il rinnovamento dell’impianto stesso o l’eliminazione di barriere architettoniche.

Quali lavori rientrano nel bonus?

Come detto, soltanto gli interventi di carattere straordinario danno diritto alla detrazione fiscale. Ecco un elenco degli interventi che si possono detrarre nella misura del 50% (o del 36% a partire dal 2025):

  • rifacimento dell’impianto idrico e sanitario
  • sostituzione dei rivestimenti e del massetto
  • miglioramento dell’isolamento termico
  • sostituzione degli infissi interni ed esterni
  • sostituzione degli impianti di riscaldamento
  • opere di messa a norma
  • spese di consulenza, progettazione, acquisto e posa dei materiali.

Chi può richiedere il bonus 50%?

Il bonus per la ristrutturazione del bagno spetta ai contribuenti che sostengono le spese documentate e pagate con mezzi tracciabili. Ne hanno diritto sia il proprietario dell’immobile che gli inquilini, i titolari di diritti reali, i comodatari e i nudi proprietari.

Come funziona il bonus mobili per il bagno

Oltre al bonus ristrutturazioni, chi decide di rinnovare il bagno può beneficiare del bonus mobili ed elettrodomestici. Questo consente di detrarre il 50% delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati al bagno o ad altre stanze della casa, come lavatrici e asciugatrici.

Attenzione però, il bonus mobili è tra le misure che non sono state finanziate per il 2025. Quindi, salvo proroghe, l’agevolazione fiscale in questione cesserà di esistere il 31 dicembre 2024. In base ai fondi a disposizione, il governo deciderà se mantenere in vita, modificarla o confermare la sua eliminazione.

Bonus bagno al 50%, cos’è e come funziona
Gli interventi di ristrutturazione del bagno sono detraibili a condizione che facciano parte di un intervento più ampio volto al rifacimento generale dell’ambiente

 

FAQ Ristrutturare il bagno

Un bagno datato, oltre ad essere esteticamente poco piacevole, di solito è anche poco funzionale: può essere scomodo, angusto e con perdite di acqua. Per questi motivi, quando si ristruttura una casa, il rifacimento del bagno è tra gli interventi più frequenti. Può trattarsi di opere di lieve entità come tinteggiatura e sostituzione dei sanitari, oppure di interventi più importanti come il rifacimento in toto degli impianti. Ma prima di procedere è importante aver chiaro il risultato finale, il preventivo di spesa e il quadro delle detrazioni in vigore. Ecco le domande più ricercate sul web.

Bonus bagno: cos’è e come funziona

Per agevolare i lavori di ristrutturazione, la Legge di Bilancio ha confermato il cosiddetto “bonus bagno”, ovvero la detrazione del 50% della spesa sostenuta per alcuni lavori espressamente indicati dalla normativa.

Il bonus bagno rientra nel più vasto “bonus ristrutturazioni” previsto fino al 31 dicembre 2024. Si tratta di un’importante agevolazione fiscale da “scaricare” nella dichiarazione dei redditi entro il tetto massimo di spesa di 96.000 euro.

Una precisazione è d’obbligo: non tutti i lavori di ristrutturazione del bagno sono detraibili; ad esempio la semplice sostituzione dei sanitari non rientra nell’agevolazione e, quindi, non si può detrarre.
Invece rientrano a pieno titolo nel “bonus bagno la 50%” gli interventi di manutenzione straordinaria che implicano un rinnovamento complessivo dell’ambiente, ciò vale sia per le case ad uso singolo che per gli appartamenti in condominio.

In breve, queste le modalità per accedere all’agevolazione fiscale:
● detraendo la spesa sostenuta nella dichiarazione dei redditi, distribuendo la cifra in 10 anni e in parti uguali;
● tramite sconto in fattura;
● cedendo il credito alle banche, con le regole e i limiti stabiliti dai recenti interventi del governo.

Cosa sapere prima di ristrutturare il bagno?

La ristrutturazione del bagno può rivelarsi complessa, per questo, prima di iniziare, è bene avere le idee chiare su alcuni punto fondamentali:

  • il budget a disposizione
  • quali materiali si intende usare
  • lo stato attuale del bagno, se in buone condizioni o molto datato
  • lo stato degli impianti idraulici e sanitari
  • se la stanza è soggetta a umidità

Questi elencati sono alcuni degli aspetti più importanti da prendere in considerazione per evitare brutte sorprese. Di solito è buona pratica contattare diversi tecnici ed esperti del settore e comprare più preventivi per avere un’idea della spesa necessaria.

Come funziona il bonus bagno 2024?

Fino al 31 dicembre 2024 è in vigore il bonus bagni, ovvero la detrazione fiscale Irpef al 50% per chi esegue interventi di manutenzione straordinaria. Rientrano nel bonus molteplici interventi, ad esempio:

  • sostituzione dei sanitari
  • trasformazione della vasca in doccia
  • ampliamento di porte e finestre
  • sostituzione della rubinetteria
  • installazione di termosifoni
  • nuova pavimentazione

La detrazione va ripartita in 10 anni in 10 quote di pari importo. Inoltre chi ha diritto al bonus Ristrutturazioni può accedere ad un’altra agevolazione: il bonus mobili al 50%, grazie al quale recuperare parte della spesa degli arredi del bagno.

Quali permessi servono per ristrutturare il bagno?

I permessi previsti dalla legge dipendono dalla tipologia di interventi necessari. In presenza di lavori di manutenzione ordinaria non servono particolari autorizzazioni, mentre le cose cambiano per i lavori straordinari. In tal caso chi esegue i lavori deve depositare in Comune la Cila con l’ausilio di un tecnico abilitato (di solito un geometra, architetto o ingegnere).

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