Sostituire la vasca con la doccia, che detrazioni ci sono nel 2025

Avere un bagno più spazioso e confortevole sostituendo la vasca con la doccia: quali bonus sono previsti nel 2025 e quanto si può recuperare nella Dichiarazione dei redditi.

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Sostituire la vasca con la doccia, che detrazioni ci sono nel 2025Sostituire la vasca con la doccia è un intervento sempre più richiesto per chi desidera un bagno più moderno, funzionale e accessibile. In questo modo si possono guadagnare praticità e comfort, soprattutto per anziani e persone con ridotta mobilità.
Oltre all’aspetto estetico e alla comodità, scegliere di installare un box doccia al posto della vasca permette anche di ridurre i consumi idrici, evitando sprechi e abbassando la bolletta dell’acqua. Questo rende la soluzione non solo conveniente, ma anche ecologica.
Per quanto riguarda le detrazioni, nel 2025 è ancora possibile – in alcuni casi determinati – beneficiare delle detrazioni fiscali per la ristrutturazione del bagno, compreso l’intervento di sostituzione della vasca con un box doccia nuovo.

Attenzione però, per ottenere il bonus fiscale occorre ristrutturare l’intero bagno o altre parti della casa, e non basta la “manutenzione ordinaria”. Ecco le istruzioni, le aliquote detraibili e in quali casi l’intervento è agevolato dallo Stato.

Quali sono le detrazioni fiscali per la trasformazione di una vasca da bagno in doccia?

Attualmente in Italia non esistono detrazioni fiscali specifiche per la trasformazione di una vasca da bagno in doccia, a meno che l’intervento non rientri in un progetto di ristrutturazione più ampio.

Se eseguito come operazione singola, la trasformazione della vasca in doccia si considera come un lavoro di manutenzione ordinaria e, di conseguenza, non beneficia delle agevolazioni previste per la rimozione delle barriere architettoniche o per il bonus ristrutturazione.

Quali sono le detrazioni fiscali per la trasformazione di una vasca da bagno in doccia?
Sostituire la vasca con un box doccia è un intervento funzionale e strategico, capace di ridefinire completamente l’ergonomia e lo stile del bagno. Si tratta di una soluzione rapida e ad alto impatto, sempre più adottata nelle ristrutturazioni per ottimizzare gli spazi, migliorare l’accessibilità e conferire all’ambiente un’estetica più contemporanea ed essenziale

 

Quando si applica l’Iva agevolata

È possibile usufruire dell’IVA agevolata al 10% se il lavoro di sostituzione della vasca fa parte di una ristrutturazione edilizia più ampia. Questa agevolazione si applica sia alla manodopera che ai materiali, a condizione che l’impresa esecutrice fornisca entrambi.
Se, invece, i materiali vengono acquistati separatamente dal cliente, l’IVA ridotta si applica solo sulla manodopera.

Come ottenere il bonus ristrutturazione per il bagno nel 2025

Fino al 2025, chi esegue interventi di manutenzione straordinaria nel bagno o nel resto della casa può usufruire della detrazione fiscale legata al bonus Ristrutturazioni. A partire dal 1° gennaio 2025, sono entrate in vigore alcune novità rispetto al passato: la detrazione è stata confermata al 50% soltanto per le prime case, mentre scende al 36% per le seconde; il tetto di spesa massimo sui cui applicare la detrazione resta di 96.000 euro.

Posto che gli interventi di sostituzione della vasca in doccia non bastano, da soli, a giustificare il bonus ristrutturazioni, se inseriti nel contesto di una ristrutturazione generale e straordinaria si possono portare in detrazione nella Dichiarazione dei redditi.
La detrazione si estende a diversi interventi:

  • rifacimento degli impianti
  • abbattimento/costruzione di pareti
  • interventi di riqualificazione energetica
  • restauro conservativo.
Come ottenere il bonus ristrutturazione per il bagno nel 2025
Fino al 2025, chi esegue interventi di manutenzione straordinaria nel bagno o nel resto della casa può usufruire della detrazione fiscale legata al bonus Ristrutturazioni

 

Da vasca a doccia: si può usufruire del bonus barriere architettoniche?

Gli interventi che prevedono la sostituzione della vasca da bagno con la doccia non fanno parte dei lavori compresi nel bonus Barriere architettoniche, ovvero la detrazione Irpef del 75% volta all’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici esistenti.
Questa agevolazione fiscale si applica solo su interventi volti all’eliminazione delle barriere aventi ad oggetto scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici.

I documenti da conservare

Quando si decide di sostituire la vecchia vasca con un box doccia moderno non c’è bisogno di ottenere particolari autorizzazioni o permessi, né al condomino né tantomeno al Comune di residenza.

Le cose cambiano se il rifacimento del bagno è inserito in una più vasta ristrutturazione della casa che prevede interventi di tipo straordinario. In questo caso serve rivolgersi ad un professionista che avvierà una pratica secondo le normative locali e nazionali vigenti.
Chi desidera accedere al bonus ristrutturazione con detrazione Irpef del 50% (o del 36% per le seconde case) deve conservare una serie di documenti e rispettare un iter ben preciso. Innanzitutto l’immobile deve risultare regolare al Catasto (quindi senza abusi e difformità), in secondo luogo il richiedente deve conservare fatture e ricevute di pagamento dei lavori, del trasporto e dell’acquisto dei materiali.

I pagamenti devono essere tracciabili – vale a dire che non sono ammessi pagamenti in contanti – con bonifico, carta di credito o debito e nella ricevuta del bonifico devono sempre risultare i dati del richiedente e dell’impresa incaricata della ristrutturazione. Oltre ai dati di richiedente e impresa, la fattura deve contenere la descrizione degli interventi eseguiti e la richiesta di beneficiare del bonus Ristrutturazioni.
Questi documenti andranno portati al Caf, patronato o commercialista di fiducia per l’inserimento nella Dichiarazione dei redditi.

Quanto si spende per trasformare la vasca in doccia?

Prima di dare l’ok ai lavori, si dovrebbe sempre avere il quadro dei costi con preventivi alla mano, in modo da non rischiare spiacevoli sorprese a lavori ultimati.

Si ricorda che, per ottenere un preventivo accurato, è necessario eseguire un sopralluogo nell’abitazione, valutare lo stato degli impianti esistenti e determinare gli interventi necessari.

Il costo finale per trasformare una vasca in doccia dipende da diversi fattori: il tipo di intervento richiesto, la necessità di predisporre un nuovo scarico, la tipologia di vasca da sostituire (ad esempio se in muratura oppure no).

Considerando queste variabili, possiamo indicare un prezzo approssimativo (che va comunque confermato da un professionista a seguito di sopralluogo): orientativamente si spende dal 500 ai 3000 euro.

Ciò dipende dalla situazione preesistente e dal tipo di box doccia scelto, che può spaziare da modelli semplici a soluzioni più avanzate, come docce con idromassaggio, cromoterapia o docce walk-in, che ovviamente comportano un costo maggiore.

FAQ Sostituire la vasca con box doccia

Sostituire la vasca da bagno con una doccia più pratica e meno ingombrante è un tipo di ristrutturazione molto diffuso. I diversi interventi dell’Agenzia delle Entrate degli ultimi anni hanno reso il quadro dei bonus e delle agevolazioni fiscali più confusionario, per questo motivo vi sono diversi dubbi al riguardo.

Ad esempio, che bonus ci sono per rinnovare questo ambiente della casa ed eliminare la vecchia vasca? Ecco la risposta ai dubbi più frequenti su tempistiche e detrazioni.

Sostituzione vasca con doccia, cosa prevede la Legge 104?

Un dubbio frequente riguarda la possibilità di avere sconti e agevolazioni per la sostituzione della vasca in doccia per i beneficiari della Legge 104. A questo dubbio la risposta è affermativa.

Chi ha i requisiti previsti dalla Legge 104 ha diritto a diverse agevolazioni/detrazioni fiscali sia per l’acquisto del box doccia che, in generale, per i lavori di ristrutturazione del bagno, purché siano finalizzati all’abbattimento delle barriere architettoniche esistenti. A queste detrazioni si aggiunge lo sconto sull’IVA, ridotta al 4%.

Quanto tempo serve per togliere una vasca e mettere una doccia?

Gli esperti del settore, salvo particolari problemi tecnici, impiegano una giornata lavorativa a trasformare la vasca in doccia. 8-10 ore, quindi, nella maggior parte dei casi sono sufficienti per realizzare questo intervento.

Le tempistiche possono variare se gli interventi si rivelano più complessi, con relativo aumento dei costi. Per questo motivo si consiglia sempre di confrontare i preventivi da parte di ditte differenti, così da avere il quadro della situazione sia sui costi totali che sulle tempistiche.

Cosa mettere al posto della vasca da bagno?

Una volta eliminata la vasca, il bagno diventerà più spazioso e si potrà ripensare a come distribuire gli spazi. Si può, ad esempio, mettere al posto della vasca un piatto doccia delle stesse dimensioni, oppure optare un piatto doccia più piccolo, recuperando mq. Nello spazio rimanente si potrebbe posizionare la lavatrice, l’asciugatrice oppure un mobile o una specchiera.

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