Sostituire la vasca con un box doccia, bonus e agevolazioni in vigore nel 2023-2024

Trasformare la vecchia vasca da bagno in una doccia: è possibile accedere al bonus Ristrutturazioni e al bonus per l’eliminazione delle barriere architettoniche? Guida alle detrazioni in vigore e ai documenti da conservare.

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Sostituire la vasca con un box doccia, bonus e agevolazioni in vigore nel 2023-2024

Sostituire la vasca da bagno con un box doccia più moderno e pratico è tra i lavori edilizi più richiesti, soprattutto nelle case datate da ristrutturare.

Talvolta si tratta di una scelta legata a ragioni di spazio – la vasca da bagno occupa più superficie rispetto al box doccia – talvolta per motivi legati alla praticità, infatti per chi ha una certa età o ha problemi di deambulazione fare il bagno nella vasca può rivelarsi complicato e pericoloso.

C’è poi un altro fattore da non trascurare: il consumo idrico. Fare il bagno nella vasca fa consumare in media dai 100 ai 160 litri d’acqua, una doccia di 5 minuti, invece, soltanto 90 litri. Dunque la scelta di trasformare la vasca in doccia si rivela amica dell’ambiente e può far diminuire notevolmente la bolletta dell’acqua.

Per realizzare questo intervento si può procedere in due modi:

  • limitarsi alla sostituzione della vecchia vasca con un box doccia;
  • approfittarne per rifare tutto il bagno.

Non sempre i lavori di sostituzione della vasca sono agevolati dallo Stato; serve rispettare precisi requisiti che attestino la tipologia degli interventi edilizi. La panoramica dei bonus in vigore.

Sostituire la vasca con la doccia, quali bonus si possono richiedere?

La sostituzione della vasca con una doccia è un intervento che, se effettuato da solo, non dà diritto a bonus e agevolazioni. Invece si possono ottenere importanti detrazioni se abbinata ad altri interventi strutturali.

Via libera al bonus Ristrutturazioni per il cambio della vasca con il box doccia se il richiedente esegue lavori di manutenzione straordinaria o restauro conservativo sull’immobile come:

  • la creazione di un nuovo impianto e la posa delle tubature;
  • il cambio di destinazione di un locale;
  • il rifacimento completo del bagno;
  • modifiche alla planimetria;
  • demolizione di parenti;
  • rifacimenti impianti idrico ed elettrico.

Spetta il bonus Barriere architettoniche?

Sfortunatamente gli interventi per la sostituzione della vasca con il box doccia non fanno parte di quelli previsti dal Bonus Barriere architettoniche.

Questa agevolazione si riferisce all’eliminazione delle barriere per persone disabili e anziani con difficoltà a deambulare e consiste nella detrazione del 75% Irpef fino al tetto massimo di 96.000 euro. La sola sostituzione della vasca non è sufficiente a far scattare il diritto alla detrazione, invece si applica a interventi necessari per facilitare gli spostamenti all’interno dei locali come l’installazione di ascensori a norma, montascale, l’allargamento delle porte, la costruzione di rampe e così via.

In conclusione, l’unico bonus tra quelli confermati nella Legge di Bilancio 2022 che consente di “scaricare” la spesa di sostituzione della vasca da bagno è il Bonus Ristrutturazioni.

Bonus Ristrutturazioni, l’elenco dei documenti necessari

Di norma non serve alcun permesso o autorizzazione (né al Comune né al condominio) quando si decide di installare la doccia al posto della vasca preesistente.

La situazione cambia se la sostituzione della vasca viene inserita in un complesso di interventi più vasto, ad esempio in un progetto di ristrutturazione parziale o generale: in questo caso serve rivolgersi ad un professionista che avvierà una pratica secondo le normative locali e nazionali vigenti.

Per dare inizio ai lavori di ristrutturazione e accedere al bonus 50% è indispensabile che l’immobile risulti regolare al Catasto (quindi senza abusi e difformità), altrimenti prima di procedere si dovrà sanare la situazione di fatto.

Passando ai documenti necessari per beneficiare della maxi detrazione, il richiedente deve avere cura di conservare fatture e ricevute di pagamento dei lavori, del trasporto e dell’acquisto dei materiali.

I pagamenti inoltre devono essere tracciabili – vale a dire che non sono ammessi pagamenti in contanti – con bonifico, carta di credito o debito e nella ricevuta del bonifico devono sempre risultare i dati del richiedente e dell’impresa incaricata della ristrutturazione. Oltre ai dati di richiedente e impresa, la fattura deve contenere la descrizione degli interventi eseguiti e la richiesta di beneficiare del bonus Ristrutturazioni.

Questi documenti andranno portati al Caf, patronato o commercialista di fiducia per l’inserimento nella Dichiarazione dei redditi.

Bonus Ristrutturazioni, l’elenco dei documenti necessari
Sostituire la vasca da bagno con un box doccia più moderno e pratico è tra i lavori edilizi più richiesti, soprattutto nelle case datate da ristrutturare

Da vasca a doccia, meglio con o senza bonus Ristrutturazioni?

Che si tratti di motivi di spazio, di praticità o estetici, sono tante le famiglie che desiderano questo tipo di intervento ma sono frenate dai costi da affrontare. Le strade possono essere due:

  • realizzare l’intervento senza eseguire ulteriori lavori ristrutturazione, quindi sostituendo il minimo indispensabile (limitando le spese);
  • scegliere la via del bonus Ristrutturazioni, ottenendo la detrazione del 50% ma dovendo sostenere lavori più ingenti e, quindi, una spesa maggiore.

Non esiste una via migliore dell’altra, dipende dalle esigenze di ciascuno, dallo stato del bagno e dell’immobile in generale e da quanto si è disposti a spendere.

Quanto si spende per trasformare la vasca in doccia?

Prima di procedere alla sostituzione della vasca, è bene avere un’idea dei costi stimati per la realizzazione dell’intervento. Questo eviterà brutte sorprese al momento del pagamento a lavoro terminato.

Prima di dare l’incarico ad una ditta è buona norma chiedere uno o più preventivi e confrontarli tra loro. Per un preventivo corretto è necessario eseguire un sopralluogo nell’abitazione, verificare lo stato degli impianti esistenti e fare un valutazione degli interventi necessari.

Il prezzo finale dipenderà sia dal tipo di interventi richiesti sia dal tipo di vasca: sostituire una vasca in muratura richiede sicuramente più lavoro.

Altro elemento che può far variare il prezzo è l’eventuale predisposizione di un nuovo scarico (difatti non è sempre possibile sostituire la vasca e con un box doccia sfruttando gli scarichi esistenti).

Considerando tutte queste variabili, il costo per un lavoro di sostituzione della vasca può oscillare dai 400 euro ai 3.000 euro, molto dipende dalla situazione preesistente e dal tipo di box doccia che si vuole installare, sul mercato ve ne sono modelli semplici e altri – più costosi – dotati di idromassaggio e cromoterapia (che ovviamente hanno un costo maggiore) e modelli di doccia walk-in.

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