Buone pratiche di economia circolare. L’esempio di Panasonic Mobile Solutions

Panasonic Mobile Solutions, nell’ambito della strategia aziendale “Green Impact”, ha presentato una serie di iniziative pensate per ridurre l’impatto di produzione e consumo, incentivando buone pratiche di economia circolare.

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Economia circolare e buone pratiche di riciclo. L'esempio di Panasonic Mobile Solutions

Sostenibilità ed economia circolare sono temi ormai all’attenzione di molti consumatori: a loro si rivolge Panasonic Mobile Solutions con una serie di nuove iniziative legate al green, con cui l’azienda si impegna a ridurre l’impatto ambientale dei propri prodotti.

L’azienda ha infatti definito il proprio programma di sostenibilità “GREEN IMPACT” e ha dichiarato di voler raggiungere emissioni nette di carbonio pari a zero entro il 2030 per ciò che concerne le proprie operazioni, ed entro il 2050 lungo l’intera catena del valore.

Per raggiungere questi ambiziosi obiettivi ha aumentato la produzione di energia pulita e l’utilizzo di energia rinnovabile e ha lanciato il programma TOUGH Trees a supporto delle foreste bavaresi in Germania, nell’ambito del quale saranno piantate 1.000 piantine per contribuire a trasformare i boschi in foreste resistenti al clima. Ha poi avviato iniziative per risparmiare risorse e ridurre gli sprechi attraverso pratiche di economia circolare. Tra queste, citiamo quelle che puntano ad allungate la vita dei prodotti, e quelle che mirano invece a un riciclo responsabile di dispositivi e componenti.

La progettazione sostenibile dei prodotti TOUGHBOOK
Panasonic Mobile Solutions ha definito il programma di sostenibilità “GREEN IMPACT” e dichiarato di voler raggiungere emissioni nette di carbonio pari a zero entro il 2030 per ciò che concerne le proprie operazioni, ed entro il 2050 lungo l’intera catena del valore

La progettazione sostenibile dei prodotti TOUGHBOOK

La sostenibilità di un prodotto parte dalla sua progettazione: da questo presupposto, Panasonic Mobile Solutions ha scelto di investire nella progettazione sostenibile dei prodotti TOUGHBOOK, la gamma di notebook, tablet, dispositivi palmari e accessori “rugged”, pensati cioè per essere utilizzati in ambienti di lavoro critici.

Per prima cosa, ha introdotto il concetto di design modulare nei dispositivi TOUGHBOOK 40, 55 e G2: gli utenti possono modificare il dispositivo in modo rapido e semplice, utilizzando sempre lo stesso prodotto in contesti diversi e adattandolo di volta in volta.

L’azienda ha poi puntato sugli accessori con compatibilità retroattiva: gli utilizzatori non dovranno così sostituire elementi dell’ecosistema TOUGHBOOK, come adattatori di alimentazione, dock e batterie, quando i dispositivi vengono aggiornati.

Anche la modalità di spedizione dei prodotti è stata ripensata in chiave sostenibile: i dispositivi TOUGHBOOK vengono inviati in un imballaggio privo di plastica.

Le buone pratiche di riciclo di Panasonic Mobile Solutions
Il TOUGHBOOK Revive è un programma senza scopo di lucro che offre ai clienti europei la possibilità di donare i vecchi dispositivi TOUGHBOOK usati, che verranno aggiustati e riciclati in modo responsabile (tutti o in parte, recuperando alcuni componenti)

Le buone pratiche di riciclo di Panasonic Mobile Solutions

In ottica di economia circolare ha preso il via TOUGHBOOK Revive, programma senza scopo di lucro che offre ai clienti europei la possibilità di donare i vecchi dispositivi TOUGHBOOK usati, che verranno aggiustati e riciclati in modo responsabile (tutti o in parte, recuperando alcuni componenti).

I dispositivi ricondizionati saranno donati in beneficienza o venduti come prodotti di seconda mano per supportare iniziative legate ai progetti di sostenibilità. Le aziende che sceglieranno i prodotti ricondizionati contribuiranno in modo concreto all’economia circolare e alle buone pratiche di riciclo: a loro verrà fornito un certificato, utile a mostrare il loro impegno agli occhi di clienti e dipendenti.

Inoltre, tutti i metalli di valore all’interno dei dispositivi saranno recuperati a fine vita nell’ambito del programma The Royal Mint nel Regno Unito, grazie a un accordo con la start-up canadese di clean tech Excir.




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