Indice:
- Perché scegliere il solare Termico
- Scegliere il sistema di riscaldamento più adatto
- La coppia perfetta: caldaia a condensazione e solare termico
- Sono necessari permessi per installare il solare termico?
Ridurre la bolletta energetica e migliorare l’efficienza energetica è molto importante: oggi la tecnologia consente di rispondere a numerose esigenze: benessere, temperatura ottimale, comfort, efficienza energetica, risparmio e salvaguardia dell’ambiente.
Se hai necessità di dotare la casa di un nuovo impianto di riscaldamento, una buona soluzione è quella di un’integrazione con un impianto rinnovabile come quello solare termico.
Perché scegliere il solare Termico
A differenza dei classici combustibili fossile (ad esempio il gas) l’energia solare è disponibile praticamente in misura illimitata, è a zero emissioni e gratuita.
I moderni sistemi di riscaldamento possono essere combinati con i pannelli solari, rendendo i sistemi di riscaldamento solari pronti al riscaldare l’acqua calda o a fornire calore supplementare al proprio sistema di riscaldamento.
I pro di un impianto solare termico:
- Riduzione dei consumi energetici – Grazie a un impianto solare termico è possibile ridurre la bolletta del gas risparmiando anche il 60% (a volte 70%) di energia per la produzione di acqua calda sanitaria e il 30/40% di calore per riscaldare gli ambienti
- Vantaggi ambientali – Con i pannelli solari non si ha nessuna emissione di CO2 né di altri inquinanti atmosferici come le polveri, gli ossidi di azoto e ossidi di zolfo
- Integrazione – I pannelli possono essere usati anche ad integrazione della caldaia gas o di uno scaldabagno con riduzioni delle emissioni del 60%
- Sono adatti per ogni tipo di tetto e tipologia di edificio
- Risparmio economico – È possibile beneficiare dei bonus fiscali
- I moderni sistemi funzionano in maniera efficace anche d’inverno
- Aumenta il valore delle abitazioni migliorandone le prestazioni energetiche
Scegliere il sistema di riscaldamento più adatto
Non c’è una soluzione standard quando, ma è necessario affidarsi alla consulenza di un professionista qualificato che è in grado di dimensionare l’impianto, individuare le tecnologie più efficienti e soprattutto installarlo correttamente.
Per il dimensionamento è necessario considerare:
- le caratteristiche dell’abitazione;
- la tipologia, l’inclinazione e l’orientamento del tetto (il lato sud è il migliore perché riesce ad accumulare durante la giornata più energia solare);
- la zona (Nord, Centro, Sud);
- il numero di persone e le loro abitudini.
Normalmente ogni persona utilizza dai 30 ai 50 litri di acqua al giorno, se si considera che l’impianto solare funziona tutto l’anno, questo significa ridurre sensibilmente l’utilizzo della caldaia o evitarne l’impiego per lunghi periodi (6 – 8 mesi l’anno in funzione della zona climatica).
La coppia perfetta: caldaia a condensazione e solare termico
Se in casa hai già installato una caldaia a condensazione, aggiungere un impianto solare termico – per la produzione di acqua calda sanitaria e/o per il riscaldamento – è l’integrazione perfetta.
In questo modo è possibile ottenere una migliore efficienza energetica e risparmiare sui consumi sfruttando proprio l’energia prodotta dal sole.
La caldaia a condensazione assolve alla mancata produzione di energia dei pannelli solari durante la notte o quando l’insolazione non è sufficiente.
Un sistema di gestione interno sceglie autonomamente quando utilizzare il pannello solare per scaldare l’acqua calda sanitaria o mettere in funzione la caldaia integrata.
Tra i vantaggi di un impianto solare termico possiamo annoverare anche pochissimi costi per la manutenzione! Basta un controllo periodico annuale da personale specializzato.
In ogni caso, si consiglia di pulire la superficie del collettore una volta all’anno e di cambiare il liquido antigelo (presente all’interno) ogni 4-6.
Sono necessari permessi per installare il solare termico?
Gli interventi di installazione di impianti solari termici sono considerati attività a edilizia libera, pertanto è sufficiente comunicare per tempo l’inizio dei lavori al comune.
Solo in caso di installazione su edifici soggetti a vincolo storico-artistico-paesaggistico, è necessario avvisare anche la Sovrintendenza ai Beni Culturali e Architettonici. In questo caso, se entro 60 giorni non si ricevono comunicazioni contrarie all’inizio dei lavori, è possibile procedere.
Si consiglia in ogni caso, verificare che non ci siano normative e legislazioni regionali che richiedono adempimenti burocratici.