Zava: un viaggio tra forme luminose e materiali nobili, dove l’artigianato incontra il futuro

Zava ha presentato al FuoriSalone 2025 “La luce incontra la materia” nello showroom Materia 2.0, valorizzando le sue iconiche lampade in un allestimento immersivo. Il brand ha celebrato la nuova identità visiva tra artigianalità, tecnologia e materiali pregiati. Protagoniste le lampade Flamenco e Petit, espressioni di design scultoreo ed essenziale. Un tributo al made in Italy che unisce innovazione e tradizione.

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Zava un viaggio tra forme luminose e materiali nobili, dove l’artigianato incontra il futuroZava ha presentato “La luce incontra la materia” nello showroom Materia 2.0 a Milano, un allestimento che ha valorizzato le sue lampade iconiche, tra superfici pregiate, finiture artigianali e un nuovo concept espositivo.

Zava, ambasciatrice del made in Italy

Zava, brand italiano di illuminazione, da oltre 40 anni, ha presenziato in uno degli spazi innovativi del FuoriSalone 25, proponendo alcune delle sue creazioni, nate dalla sapiente lavorazione del metallo, evolvendosi da “officina artigianale” a realtà internazionale.
Con un elevato know-how illuminotecnico e tecnologie sofisticate, Zava, ha colto l’occasione, per celebrare i suoi prodotti, in un allestimento che ha unito tecnologia illuminotecnica, lavorazioni artigianali e materiali, come ottone, marmo e foglia oro, celebrando così la sua nuova identità visiva e progettuale.

In uno spazio pensato per esaltare il potere trasformativo della luce, Zava ha presentato “La luce incontra la materia”: un percorso espositivo, dove le lampade più iconiche, hanno dialogato con superfici preziose e texture sofisticate, in un mix scenografico ed emozionale. Un’esperienza immersiva che ha saputo affascinare designer, architetti, appassionati e curiosi, confermando il ruolo di Zava come brand italiano riconosciuto, ambasciatore del made in Italy, promotore di ricerca, tecnica e bellezza.

Un’identità rinnovata, una storia che guarda avanti

Il 2025 ha segnato per l’azienda, un importante momento di evoluzione, celebrato con il restyling del logo, il nuovo sito e un catalogo completamente aggiornato, dove si intrecciano con eleganza collezioni decorative e soluzioni tecniche. Ma il cuore resta lo stesso: una profonda conoscenza della lavorazione del metallo, coltivata da oltre quarant’anni, e la capacità di trasformare ogni progetto in un oggetto unico, pensato per durare e sorprendere.

Due lampade, due anime del design Zava

FLAMENCO – Lampada da terra

Design: Meneghello Paolelli

Più che una lampada, una scultura luminosa. Flamenco affascina per le sue linee fluide e dinamiche, lavorate con maestria nel metallo per evocare movimento, ritmo, danza. Una presenza scenica pensata per valorizzare ambienti sofisticati, sia residenziali che contract, con un’illuminazione che gioca con la materia e le ombre. Disponibile in finiture metalliche pregiate.

FLAMENCO – Lampada da terra
FLAMENCO – Lampada da terra.Design: Meneghello Paolelli

 

PETIT – Applique da parete

Design: Bellucci Mazzoni Progetti

Petit rappresenta la bellezza del design essenziale. Linee pulite, proporzioni armoniche e materiali di alta qualità, come alluminio anodizzato e metallo verniciato. La sua luce morbida e diffusa dimostra come la semplicità, se ben progettata, possa creare atmosfere accoglienti e raffinate. Ideale per progetti d’interni, dove la luce accompagna, senza invadere, Petit è la sintesi perfetta tra forma e funzione.

PETIT – Applique da parete
PETIT – Applique da parete Design: Bellucci Mazzoni Progetti

 

Materia 2.0: la cornice ideale per un nuovo dialogo tra luce e superfici

L’allestimento di Materia 2.0 ha mostrato, concretamente, come la luce non sia solo un elemento tecnico, ma uno strumento espressivo. Le lampade Zava hanno interagito con varie superfici, mettendo in risalto texture, riflessi e dettagli, offrendo una nuova visione del mondo della luce tra materiali, sorgenti luminose, finiture e potenzialità d’applicazione.
Zava al FuoriSalone 2025 è stata più di una presenza espositiva: è stata una dichiarazione di identità.
Un invito a riscoprire la luce come forma viva, sensibile, progettuale. Un tributo all’eccellenza italiana che nasce dal saper fare e guarda sempre avanti.




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