Il tema della sostenibilità è ormai di grande attualità e tutte le aziende negli ultimi anni hanno modificato e migliorato la propria attività con l’obiettivo di essere più green, ovvero riuscire a ridurre gli sprechi ottimizzando i consumi, diminuire le emissioni, produrre in modo rispettoso delle persone e del pianeta, e contrastare il cambiamento climatico. Ci sono anche realtà che però hanno orientato la loro attività al verde fin dall’inizio della loro storia. È il caso di Vortice, multinazionale italiana che da circa 70 anni opera nel settore della ventilazione e del trattamento dell’aria, in ambito residenziale e non solo.
Per Vortice il green non è solo nel colore del brand
Il logo di Vortice di color verde e la storica mission che da sempre accompagna l’azienda – “Contribuire al benessere e al progresso sociale attraverso prodotti che muovono l’aria in modo efficiente e sicuro, nel rispetto dell’ambiente e della persona” – ben rappresentano l’approccio della multinazionale. Anche il Codice Etico dell’Azienda sottolinea come l’ambiente sia un bene primario da tutelare e rispettare da parte di tutti i dipendenti, i collaboratori, i clienti, i fornitori e i partner.
Da sempre l’azienda ha migliorato costantemente i processi produttivi, i materiali utilizzati, le prestazioni, i consumi energetici dei prodotti e di conseguenza l’impatto sul nostro Pianeta. Già dal 2011 la sede principale di Tribiano (Milano) è dotata di pannelli solari che hanno consentito di risparmiare all’atmosfera circa 4.000 tonnellate di emissioni di CO₂, cioè 3.500 barili di petrolio, che equivalgono a 25.888 alberi. Dal 2016, poi, tutte le lampade sono state sostituite con LED, con un risparmio di emissioni di CO₂ stimato in 648 tonnellate.
Processi produttivi per salvare il Pianeta
Vortice monitora gli impatti ambientali delle proprie attività nell’ottica di un continuo miglioramento. I processi produttivi e i prodotti sono ispirati alla massima ottimizzazione in ottica sostenibile: non solo per ridurre i consumi energetici e portare a un risparmio economico, ma soprattutto nel rispetto dell’ambiente. Citiamo “Save the Planet” il software che permette di ridurre lo spreco di carta dei libretti di avvertenze, manuali d’uso e di installazione di solito commercializzati insieme ai prodotti e “Vortice No Plastic” il progetto che mira a eliminare o ridurre la plastica dagli imballi.
Il pensiero di Aldo Fumi, Marketing Director Vortice
Rivolgiamo due domande ad Aldo Fumi, Marketing Director Vortice, per capire cosa pensa di questo particolare momento storico/politico/economico chiedendo qualche piccolo consiglio per abitare in una casa sostenibile.
1. Come le nuove disposizioni del Governo possono contribuire a rendere più sostenibile una casa?
La perdurante crisi politico/militare provocata dall’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo si riflette direttamente sulle vite di tutti noi, dalla crescita dei prezzi al rischio concreto di dover, nei prossimi mesi, far fronte ad una carenza di approvvigionamenti energetici tale da gravare pesantemente sulle economie europee. Le misure promosse dal nostro Governo sono per l’appunto volte a limitare, per quanto possibile, tali effetti. Peraltro, riprendendo un concetto reso celebre dall’allora capo di gabinetto del presidente Obama, Rahm Emanuel, questa crisi ci offre l’opportunità di fare cose che non pensavamo di poter fare prima, a partire da un utilizzo più efficiente dell’energia, usandone meno senza dover per questo scontare eccessive penalizzazioni.
È noto che le soluzioni costruttive adottate per decenni nel nostro Paese hanno premiato la riduzione dei costi realizzativi rispetto a quelli di gestione, come testimoniato dalla sostanziale equivalenza dei consumi energetici medi per il riscaldamento degli edifici Italiani, di poco superiori ai 100 kWh/m2 (fonte ENEA, da “Uso dell’energia negli edifici prof. ing. Piercarlo Romagnoni, Università IUAV di Venezia”), rispetto ai 102 kWh/m2 di un paese dal clima ben più freddo quale la Svezia (rif. ODYSSEE-MURE. Sweden | Energy profile, March 2021).
È prevedibile che l’effetto combinato disposto dei rincari delle fonti energetiche, della loro possibile penuria e del contributo negativo dell’uso dei combustibili fossili sul cambiamento climatico in atto possa sostenere anche nel medio e lungo termine l’adozione di sistemi meno energivori e più rispettosi dell’ambiente, dalle pompe di calore ai sistemi fotovoltaici.
2. Una casa intelligente passa anche attraverso i giusti impianti. Quanto è importante la VMC in ambito domestico?
Secondo i dati degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, nel 2021 il mercato Italiano dei prodotti per la Smart Home ha raggiunto la ragguardevole cifra di 650 Mln € (+ 29% sull’anno precedente). In particolare, la crescita percentualmente più elevata si è registrata nel settore del riscaldamento e della climatizzazione, arrivato a cubare 110 Mln €, +45% sul 2020. È questa, crediamo, la miglior dimostrazione di come i vantaggi offerti dall’impiego di dispositivi capaci di interagire autonomamente tra di loro e con l’ambiente sia ormai consolidata nella mente dei consumatori.
Lo stesso discorso vale ovviamente per la ventilazione, la cui importanza per il comfort e, prima ancora, la salute degli occupanti di spazi confinati, ambienti in cui trascorriamo la gran parte delle giornate, è stata elevata agli onori delle cronache dalla pandemia da COVID-19. La graduale diffusione di edifici sempre meglio isolati, favorita negli ultimi tempi dagli incentivi concessi dal Governo, in primis il Superbonus 110%, ha reso ancora più esplicita la necessità di adottare adeguati impianti di ventilazione, capaci di assicurare il necessario ricambio d’aria minimizzando i consumi e garantendo il comfort degli occupanti.
Il numero di VMC installate nel 2021 in Italia, stimato da Interconnection Consulting superiore alle 51.000 unità (+28,2 % sul 2020) tra modelli centralizzati e decentralizzati, conferma tale assunto. È scontato dire che la loro integrazione nell’architettura cloud dell’abitazione giocherà un ruolo sempre più essenziale, grazie alla possibilità di adattarne automaticamente il funzionamento al variare delle esigenze, come umidità, concentrazioni di CO2, inquinamento atmosferico ecc.
La possibilità di modulare la portata di aria di rinnovo immessa dalla VMC negli ambienti in relazione ai parametri interni e al numero di occupanti, attivando automaticamente uno o più purificatori connessi allo stesso cloud per abbattere gli inquinanti presenti all’esterno è solo una delle innumerevoli possibilità offerte. Il profondo convincimento di Vortice nei vantaggi di tale impostazione trova conferma nella gamma di prodotti della suite BRA.VO, attualmente composta da dispositivi per la ventilazione, tutti connessi al cloud e controllabili da remoto via App, compatibili con Apple HomeKit, Google Assistant e Amazon Alexa, e destinata ad ampliarsi nei prossimi mesi.