Prese elettriche e interruttori: l’altezza corretta secondo la normativa

Che si tratti della cucina, della camera da letto o della sala da pranzo, prese elettriche e interruttori devono rispettare l’altezza minima stabilita dalla legge, per ragioni di praticità e sicurezza.

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Prese elettriche e interruttori l'altezza corretta secondo la normativa

In ogni ambiente della casa, dalle stanze da letto alla cucina, è essenziale che le prese elettriche e gli interruttori siano posizionati a un’altezza adeguata e conforme alla normativa vigente. Ciò non solo garantisce una maggiore praticità d’uso, ma anche una maggiore sicurezza per gli occupanti della casa.

Infatti, l’altezza minima dei punti di connessione elettrica e dei comandi è stata stabilita dalla legge in modo da prevenire potenziali rischi, come cortocircuiti o folgorazioni. Rispettare tali misure non solo permette di evitare inconvenienti e pericoli domestici, ma contribuisce anche al comfort abitativo, permettendo una facile accessibilità a tutti gli occupanti della casa, indipendentemente dall’altezza. Dunque, per una casa sicura e funzionale, è importante porre la massima attenzione alla posizione delle prese e degli interruttori, rispettando le norme e gli standard di sicurezza previsti dalla legge. Vediamole nel dettaglio.

Dove posizionare le prese di corrente?

Quando si parla di presa della corrente, di interruttori dell’elettricità e di spine elettriche l’attenzione deve essere massima. Altezza minima e numero sono stabiliti da una normativa piuttosto dettagliata: la guida CEI 64-50 “Guida per l’integrazione degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati negli edifici – criteri generali.”

Qui è indicato il range di altezza dal pavimento che devono avere prese e interruttori, differenziati in base all’uso della stanza, se cucina, studio, cantina o camera da letto. L’altezza viene calcolata da terra o dal battiscopa e serve a garantire la salute e la sicurezza di chi vive nell’immobile; basti pensare alle regole sulla distanza minima da rubinetti, doccia e vasca per evitare il contatto con l’acqua.

Chiunque pensa o è in principio di ristrutturare la propria abitazione o una singola stanza dovrebbe conoscere tali indicazioni, altrimenti rischia di dover smantellare quanto fatto e ripetere il lavoro.

Altezza prese elettriche e interruttori: la distanza secondo la normativa

Quante prese ci devono essere in una stanza?

È importante sottolineare che il numero di prese elettriche necessarie in una stanza dipende dalle sue dimensioni e dall’utilizzo. Inoltre, ci sono diverse normative e certificazioni che regolamentano l’installazione delle prese elettriche in modo da garantire la sicurezza degli occupanti della casa.

Livello 1

Per ottenere la certificazione di livello 1, una stanza di piccole dimensioni dovrebbe avere almeno quattro prese corrente, mentre una stanza di medie dimensioni dovrebbe avere almeno cinque punti presa. Per le stanze di grandi dimensioni, invece, sono necessarie almeno sei prese elettriche.

Livello 2

Per ottenere la certificazione di livello 2, invece, una stanza di piccole dimensioni dovrebbe avere cinque punti presa, mentre una stanza di medie dimensioni dovrebbe avere almeno sette prese elettriche. Per le stanze di grandi dimensioni, invece, sarebbero necessarie otto prese corrente o più.

Livello 3

Infine, per ottenere la certificazione di livello 3, una stanza di piccole dimensioni dovrebbe avere almeno cinque punti presa, mentre una stanza di medie dimensioni dovrebbe avere come minimo sette prese elettriche. Per le stanze di grandi dimensioni, sarebbero necessarie dieci prese elettriche o più.

E’ importante affidarsi a personale qualificato per l’installazione delle prese elettriche, rispettare le normative in vigore e valutare le esigenze dell’ambiente in modo da avere un numero sufficiente di prese elettriche per garantire il comfort e la sicurezzaa.

Altezza minima delle prese elettriche da terra secondo la norma

Tutti gli aspetti dell’edilizia domestica sono normati dalla legge, per salvaguardare la sicurezza delle cose e, soprattutto delle persone. Non fa eccezione l’altezza minima da terra delle prese elettriche e degli interruttori della luce. A tal riguardo le norme a cui fare riferimento sono due:

● la norma CEI 64-8 che indica le quote minime dei componenti elettrici nelle abitazioni civili;

● la guida CEI 64-50 con le altezze ottimali di prese e interruttori da terra.

Quest’ultima prevede una dettagliata casistica che individua le altezze minime in base a dove siano montati interruttori e prese elettriche intelligenti e tradizionali. Ad esempio, le prese telefoniche devono distare da terra 12 cm, 7 cm per quelle montate sui battiscopa, 90-100 cm dal pavimento per gli interruttori della luce, prese elettriche standard da 17,5 a 120 cm da terra.

Gli impianti che non rispettano queste indicazioni non sono a norma, e, quindi, potrebbero richiedere successivi interventi di adeguamento.

Altezza prese elettriche e interruttori in cucina, camera da letto e bagno
La normativa differenzia le altezze delle prese elettriche in base alla stanza e alla funzionalità in maniera dettagliata

Altezza prese elettriche e interruttori in cucina, camera da letto e bagno

Ogni stanza della casa ha esigenze diverse, e così l’altezza minima delle prese elettriche si deve adattare alle necessità di chi vi abita. La normativa, infatti, differenzia le altezze in base alla stanza e alla funzionalità in maniera dettagliata.

Per cucina, bagno, cantina, camere da letto queste sono le indicazioni da rispettare:
● punti luce e prese in pieno muro a 90 cm da terra;
● prese elettriche vicino a comodino, testaletto e scrivania a 70-80 cm;
● in cucina in corrispondenza del piano di lavoro a 110-120 cm dal pavimento e 265 cm per l’alimentazione della cappa;
● comandi e prese in cantina e ripostiglio a 150 cm;
● citofono e videocitofono a 140 cm da terra.

Dove posizionare gli interruttori in casa

L’allegato A della norma CEI 64-8/3 non si limita a indicare le altezze minime, ma stabilisce il numero consigliato di interruttori e prese in base al tipo di locale, ingresso, lavanderia, camere da letto, ripostiglio e così via.

Ricapitolando, in cucina dovrebbero essere presenti almeno 5 prese – per il piano di lavoro e gli elettrodomestici indispensabili – mentre in bagno di regola dovrebbero esserci due punti luce e due prese posizionate alla giusta distanza da terra, dal lavello e dalla doccia. La distanza minima, sia per il bagno che per la cucina, è di 110 cm dal pavimento.

In camera da letto e camerette le prese dovrebbero essere almeno 5 con almeno un punto luce in una stanza di dimensioni comprese tra gli 8 e i 12 mq; per le camere più grandi i punti prese dovrebbero essere 6 da collocare nei pressi della porta, vicino allo specchio o alla scrivania e in corrispondenza dei comodini.

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