Natale è festa, divertimento, ma anche spreco. In queste giornate è certo che tutti noi ci trasformiamo in super-consumatori rispetto agli altri giorni dell’anno: i rifiuti, infatti, aumentano in media del 30%.
Bottiglie, confezioni, carta da regalo, nastri, fiocchi, saranno probabilmente gettati direttamente nella spazzatura senza pensare che molti di loro possono essere riciclati e riutilizzati.Anche lo spreco di cibo, i viaggi, l’energia per illuminare tutto a festa rischiano di contribuire ad alzare drammaticamente l’inquinamento ambientale.
Ciascuno di noi però può comportarsi in modo più responsabile e scegliere di limitare i propri consumi. Il WWF per questa occasione ha stilato 10 eco-consigli con il Decalbero di Natale 2022. Scopriamoli!
1. Albero di Natale sì, ma sostenibile!
2. Decorazioni riciclate, naturali e durevoli
Plastica glitterata che di solito finisce in discarica dopo qualche anno? Ci sono delle alternative. Piuttosto che acquistarne di nuove, organizziamo uno scambio di decorazioni natalizie con gli amici. Si può anche dare un’occhiata in un negozio vintage oppure creare decorazioni natalizie fai-da-te. Per esempio, possiamo realizzare ghirlande colorate ritagliando vecchie carte e cartoncini da legare poi con lo spago. Oppure, facendo una passeggiata nei giardini o nei boschi possiamo cogliere da terra dei rametti, foglie colorate, ghiande e fiori. Tutte queste decorazioni naturali, se conservate bene, possono durare anche anni.
3. Illuminare meno e meglio = più risparmio
Esiste un modo per illuminare l’albero, la nostra casa, il giardino o il terrazzo in modo più sostenibile. Per gli esterni, scegliamo luci dotate di un pannello fotovoltaico: 4-6 ore di sole sono sufficienti per averne 8-12 di luce. Albero e presepe teniamoli accesi solo la sera e con luci a Led, e ricordiamoci di spengerli quando non servono. Inoltre, usiamo batterie ricaricabili che durano in genere da 2 a 5 anni e possono essere ricaricate centinaia di volte.
4. Non sai mai cosa regalare a Natale?
Regala un po’ di futuro. Il WWF per questo Natale propone la campagna “A Natale mettici il cuore” per proteggere tutte le specie animali in via di estinzione con un’adozione paper free. Oltre a questo, sul sito è possibile acquistare differenti gadget sostenibili, come borracce, shopper, lunch box ecc.
5. Confezioni creative
La carta velina, le carte plastificate o glitterate, buste metallizzate non possono essere riciclate. Consideriamo quindi l’uso di iuta, vecchi giornali, fumetti, sacchette che non utilizziamo ecc. Potrebbe essere divertente anche addirittura senza involucro e organizzare una divertente “caccia al regalo”. È possibile anche realizzare confezioni regalo riutilizzabili (in Giappone è una vera arte che si chiama furoshiki) con l’utilizzo di scampoli di stoffe, foulard e vestiti che non usiamo più…
6. Regali in barattolo fai da te
Autoproduzione e riciclo creativo. La nostra cucina, ad esempio, è piena di prodotti di recupero o scarti che possono essere valorizzati diventando dei nuovi preparati a costo zero, riducendo anche gli sprechi. Con le bucce, i gambi, le foglie e i semi di molti prodotti che acquistiamo si possono realizzare conserve, dolcetti, infusi, frutta candita o al miele, salse, semi da sgranocchiare, spezie, polveri da utilizzare in cucina e ortaggi sott’olio. Occorre tanta creatività!
7. Regaliamo esperienze
Tra le idee ci sono il birdwatching, le passeggiate in parchi, oasi e aree naturalistiche, i trekking fotografici, la raccolta dei rifiuti o la piantumazione di un albero per simboleggiare il valore della natura. Puoi scaricare l’applicazione SEEK di iNaturalist, che permette di identificare e scoprire di più sulle specie locali, aiutando gli scienziati a monitorare la biodiversità globale. Il contatto con la natura abbassa i livelli di ansia e stress, con effetti molto positivi sulla salute.
8. Tavola sostenibile e fantasiosa
Una bella tovaglia di cotone o lino è da preferire alle tovaglie usa e getta di carta o, peggio, di plastica. Non preoccupiamoci se non ne abbiamo una abbastanza grande: l’effetto mix and match è molto cool. Stesso discorso vale per i tovaglioli e le stoviglie. Sono da evitare le stoviglie usa e getta. Sebbene quelle di plastica dovrebbero essere “in via di estinzione”, sono ancora reperibili. Per il segnaposto usiamo spezie ed erbe aromatiche e per un tocco di luce calda alla tavola possiamo mettere qualche candela in cera naturale certificata.
9. Natale tra gusto e sostenibilità
Il menù biologico può essere un’alternativa ai classici piatti, con prodotti locali, di stagione e poca carne. Antipasti, primi, secondi e dolci: nella tradizione italiana esistono piatti vegetariani in grado di soddisfare anche i palati più esigenti. Ad esempio, carpacci di verdure, risotti e paste fresche agli agrumi, gnocchi, cannelloni ripieni, tantissime varietà di legumi per zuppe, insalate, polpette e involtini, tempure, sottoli ed essiccati croccanti da realizzare con ortaggi, funghi o frutta secca. Il pesce va bene ma solo quello giusto. Infine, per brindare è bene utilizzare prodotti bio, oppure creare cocktail sfiziosi a spreco zero fai da te. Per l’acqua meglio se in vetro, presa dai centri raccolta, oppure erogata direttamente dal rubinetto di casa e lasciata riposare qualche ora.
10. Outfit e make-up stilosi, ma ecologici
Il nuovo trend è il preloved, capi usati, ma in perfette condizioni che, invece di finire in discarica, vengono rimessi sul mercato a prezzi bassi. Oltre ai negozi fisici, sono tantissime le app in cui è possibile vendere, acquistare o scambiare usato. Un’altra opzione è quella di affittare un abito, il fashion renting. Di fatto si tratta di allungare la vita di capi e oggetti, senza rinunciare al look e al divertimento. Per il make-up quella della sostenibilità non è solo una tendenza, ma una necessità. Meglio scegliere cosmetici all’interno di materiali riciclati e riciclabili, o ancora meglio dentro imballaggi ricaricabili. Un nuovo trend sono i cosmetici solidi e “nudi”, ovvero venduti senza una confezione. Oltre a prestare attenzione al packaging, è importante anche scegliere la provenienza dei prodotti (origine vegetale, privi di plastica).