Alessandro Zambelli è un designer italiano che si distingue per la sua costante ricerca dell’interazione tra uomo, oggetto e ambiente, insieme alla sua passione per l’utilizzo di nuove tecnologie e materiali innovativi. Nel corso degli anni, ha esplorato diverse aree progettuali, spaziando tra invenzioni industriali, sperimentazioni manuali, installazioni, product design, industrial design e creative directions.
Tuttavia, tutte queste differenti tipologie di approccio convergono in una stessa filosofia progettuale per Alessandro Zambelli, caratterizzata dall’intersecazione tra di esse, che genera soluzioni dal forte carattere sperimentale. Il designer italiano è noto per la sua capacità di utilizzare materiali insoliti e innovativi, come il legno e la ceramica, insieme a tecnologie avanzate come la stampa 3D e la prototipazione rapida.
Interazione continua tra uomo, oggetto e ambiente: a colloquio con Alessandro Zambelli
Le competenze di Alessandro Zambelli spaziano anche nella creazione di prodotti d’arredo, lampade e accessori per la casa, che si distinguono per il loro stile minimale ed elegante, combinato con un’attenta attenzione ai dettagli e alle finiture. Inoltre, il designer italiano si è distinto per la sua abilità di creare installazioni artistiche e scenografie che integrano la sua passione per la sperimentazione con materiali e tecnologie avanzate.
Ecco la sua intervista per CasaOggiDomani.
Quale approccio segui nella tua progettazione e come influisce sul tuo lavoro?
Ho un’impostazione senza troppi vincoli, ogni mio progetto ha differenti punti di partenza a seconda del settore e dalle richieste. Alcuni nascono da intuizioni o visioni che congelo e rielaboro nel tempo, altri dalla funzione o dalla tecnica produttiva. Tutto però inizia sempre da un immaginario surreale. Amo pensare ad oggetti che possano essere presenze domestiche e che abbiano la forza di raccontarsi.
Qual è stata la tua ultima ispirazione?
Un gesto, un sasso lanciato nell’acqua. La natura è sempre più fonte di ispirazione nei miei progetti. Vivo in un piccolo paese della campagna mantovana per scelta e per legame a questa terra. Il ritmo che scegliamo di dare alle nostre vite ci porta a riflettere su dinamiche diverse, ho bisogno di tempi dilatati e questo ambiente mi aiuta.
Qual è il tuo rapporto con i materiali e come scegli quelli giusti per i tuoi progetti?
I materiali hanno un ruolo fondamentale e una duplice funzione: la prima data dalle caratteristiche tecniche, la seconda legata alla percezione sensoriale. Il materiale rende possibile l’oggetto e lo racconta nello stesso tempo. Utilizzo i materiali per descrivere una forma in modo visivo e tattile. Altro tema è la temperatura intrinseca del materiale che rende l’oggetto più o meno amichevole in base alla funzione che dovrà svolgere, è un punto su cui lavoro spesso.
Nei tuoi lavori c’è molta attenzione alla luce. Come sta evolvendo questo settore?
È un tema talmente vasto nel quale ci si potrebbe perdere, non ha confini perché immateriale. Per questo motivo mi affascina particolarmente. La luce prende forma grazie alla materia su cui si posa, spesso non prevedibile. È una costante sorpresa. L’evoluzione è data dalla continua evoluzione dei chip led, trovo sia uno dei settori con maggior dinamismo e senza reali limitazioni.
Quali sono i tuoi futuri progetti?
La mia direzione è la ricerca di un’ibridazione sempre più sottile tra artificio e spontaneità. La tecnologia mi affascina molto, a patto che abbia la forza di raccontare e rafforzare un valore oltre a essere affiancata dalla poetica.
Alcuni nuovi progetti saranno presentati al Salone del Mobile, soprattutto legati alla luce. Collaborazioni molto interessanti dove ho cercato di dare seguito a questi pensieri, mettendo in primo piano l’ambiente, la sostenibilità e l’importanza del ciclo di vita del prodotto.
Alessandro Zambelli Studio
Alessandro Zambelli si specializza in Disegno Industriale e Tecnica dei Materiali presso la Fondazione Cova di Milano e nel 2000 inizia la sua attività professionale. Dopo alcuni anni trascorsi a Milano, sceglie la campagna mantovana come luogo di professione e di vita: un territorio ricco di storia, di rimandi e suggestioni attraverso cui il suo lavoro si alimenta continuamente. Il suo approccio è caratterizzato da una costante ricerca dell’interazione tra uomo – oggetto – ambiente e dalla sua passione per le nuove tecnologie e i materiali innovativi.
In questi anni Alessandro Zambelli ha esplorato diversi ambiti progettuali: invenzioni industriali, sperimentazioni manuali, installazioni, product design, industrial design e creative directions.
Differenti tipologie di approccio che confluiscono nella stessa filosofia progettuale, dove spesso si intersecano l’una all’altra creando soluzioni dal forte carattere sperimentale; numerosi i riconoscimenti ottenuti, tra cui il Red Dot best of the best 2022 con la lampada Flia per Luceplan e due ulteriori Red Dot Design award 2022 con i prodotti Benth e Loch per Stral. Con in suoi lavori, il designer ha esposto in Europa, Stati Uniti, Cina, Corea e Giappone.
Foto in apertura: Lunapark di Secondome. Coffee Table realizzato in vetro di Murano rifuso da lastra. Design by Alessandro Zambelli