Non è certamente un segreto che il nostro attuale modello di consumo sia ormai insostenibile. In un mondo che va sempre più veloce, dominato dalla logica usa-e-getta e dalla standardizzazione, anche la produzione dei mobili sta iniziando a diventare un problema. Ed è così che l’arredamento second-hand sta guadagnando sempre più importanza come soluzione sostenibile per ridurre lo spreco e l’impatto ambientale.
I consumatori eco-consapevoli avranno già familiarità con il termine “fast fashion”: un approccio produttivo mediante il quale i capi d’abbigliamento sono rapidamente proposti nei negozi per rinnovare il guardaroba rimanendo al passo con le tendenze. L’ottimizzazione dei processi permette l’assortimento continuo nei negozi e un costo sempre più basso per il singolo capo.
Se da un lato il fast fashion ha reso la moda più democratica portando i trend delle passerelle direttamente negli store di massa, dall’altro ha modificato il nostro comportamento d’acquisto imponendoci di comprare sempre cose nuove. A farne le spese è l’ambiente: secondo la Commissione Europea, nel Vecchio Continente ogni anno si gettano 6 milioni di tonnellate di abiti.
5 Giugno, Giornata Internazionale dell’Ambiente
Il 5 giugno di ogni anno, celebriamo la Giornata Internazionale dell’Ambiente, un’importante occasione per riflettere sull’impatto delle nostre azioni sull’ambiente e cercare modi per ridurre la nostra impronta ecologica. In un contesto in cui la sostenibilità è diventata una priorità, l’arredamento second hand (o pre-loved) si è affermato come una scelta intelligente e responsabile per ridurre lo spreco e promuovere un consumo consapevole.
Arredare casa con l’usato
Arredare casa con l’usato offre numerosi vantaggi per l’ambiente. Acquistare mobili usati riduce la domanda di nuovi prodotti, limitando così l’estrazione di risorse naturali e l’emissione di gas serra associata alla produzione di mobili nuovi. Inoltre, l’acquisto di mobili usati contribuisce a evitare che oggetti ancora funzionanti finiscano in discarica, prolungando la loro vita utile e riducendo l’impatto ambientale associato allo smaltimento dei rifiuti.
Quindi, in occasione della Giornata Internazionale dell’Ambiente, consideriamo l’arredamento second hand come una scelta consapevole per ridurre l’impatto ambientale. Diamo nuova vita ai mobili usati, scopriamo pezzi unici e creiamo ambienti che rispecchiano la nostra personalità. Insieme, possiamo contribuire a preservare il nostro pianeta per le generazioni future, dimostrando che anche le piccole azioni, come l’acquisto di mobili usati, possono fare la differenza.
Arredamento di seconda mano per ridurre l’impatto ambientale
Proprio come gli abiti, anche i mobili e i complementi d’arredo sono diventati item di tendenza: negli ultimi anni l’industria del mobile ha iniziato a somigliare a quella del fast fashion, incoraggiando il pubblico a comprare prodotti a basso costo da sostituire ad ogni stagione.
Ed è così che il “fast furniture” aumenta l’inquinamento a livello globale: l’Environmental Protection Agency stima che nel 2018 gli americani abbiano smaltito circa 12 milioni di tonnellate di mobili, di cui circa l’80% è finito in discarica.
6 siti mobili usati da ricordare
La produzione di mobili a basso costo è un rischio per l’ambiente. I prodotti a prezzi accessibili sono spesso realizzati con materiali economici, meno robusti e più difficili da riciclare. Questo approccio al design fa sì che le soluzioni d’arredo “cheap” non siano progettate per durare a lungo, ma per venire sostituita dopo una sola stagione da un nuovo oggetto di tendenza.
Consapevoli dell’impatto ambientale legato dell’industria dei mobili, possiamo scegliere di invertire la tendenza del fast furniture acquistando arredamento di seconda mano.
Ormai i prodotti di seconda mano fanno parte della nuova modalità di consumo green già ampiamente in uso: estenderle all’acquisto del mobilio per la nostra casa si traduce in un gesto attento verso l’ambiente.
E se non siete appassionati di mercatini, potete cercare il pezzo d’arredo must-have anche online. Esistono diverse piattaforme pensate per acquistare mobili di design usati: curiosi di sapere quali sono?
Arredamento di seconda mano su Deesup
Deesup è il marketplace pensato per i veri design lovers: il portale, dedicato ai mobili di design usati di alta gamma, permette di vendere e acquistare pezzi iconici d’arredo direttamente da venditori privati ed esposizioni.
Nato a Milano, Deesup si fonda sul principio del resale ma applicato ad elementi di arredo dei brand più noti. Arredamento, outdoor, soluzioni per l’illuminazione: l’usato “di design” a prezzi accessibili completa la casa e al tempo stesso fa bene all’ambiente. Deesup rende l’acquisto di mobili second-hand ricercato grazie all’accurata selezione dei prodotti in vendita. Come dichiarano Valentina e Daniele, co-founders del portale: “Abbiamo dato vita a Deesup con l’intento di rendere il design più democratico allungando il ciclo di vita del prodotto per un modello di consumo più sostenibile”.
L’arredo di lusso è caratterizzato per definizione dalla scelta di materiali pregiati e da un design creativo. Deesup nel suo manifesto di sostenibilità si propone di dare una seconda vita agli elementi di arredo di design usati per limitare lo spreco e ridurre la produzione del nuovo. L’impegno di Deesup verso l’ambiente e l’economia circolare si esplica anche attraverso il progetto Forest Month che ha permesso di preservare 100.000 m2 di foresta amazzonica per un anno.
Arredare casa con l’usato con Subito
Oltre 11 milioni di utenti ogni mese, una piattaforma sempre aggiornata per vendere e comprare oggetti: Subito è uno dei portali di riferimento degli italiani per gli acquisti online di beni usati e nuovi. Cercando tra gli annunci di Subito potrete imbattervi in mobili di design usati a ottimi prezzi. Una volta individuato il pezzo dei vostri desideri dovrete solamente scrivere al venditore per accordarvi sul prezzo, spedizione o chiedere maggiori specifiche sullo stato del prodotto. Il suo punto di forza? L’usabilità della piattaforma e dell’applicazione: Subito è intuitivo e semplice, perfetto per chi cerca un servizio smart a portata di click.
Cerca mobili usati su Wallapop
“Se non lo usi, vendilo” è il motto di Wallapop la piattaforma di compravendita per oggetti di seconda mano. Il sito e l’app di Wallapop presentano numerose sezioni tra cui navigare: informatica, telefonia, cinema e libri, moda, collezionismo, arredamento e molto altro. Diamo il via al decluttering: in pochi step possiamo vendere arredi e complementi e regalare loro una seconda vita.
Seconda mano mobili con InTondo
Su InTondo si va a caccia di arredi vintage e rarità: esplorando il portale online è possibile trovare delle vere e proprie gemme. InTondo offre un’interessante vetrina per l’arte, design e arredo vintage. Il nome richiama il concetto di economia circolare: i creatori la filosofia di InTondo promuovono il riuso degli oggetti di valore, pezzi d’arredo che regalano personalità alla casa rispettando il pianeta.
Cerca mobili usati con Etsy
Etsy è il sito giusto per chi cerca un regalo originale. Oltre alle sezioni dedicate agli accessori e all’abbigliamento, su Etsy è possibile trovare tante soluzioni dedicate alla casa, tra oggetti unici realizzati dagli artigiani a mobili usati in cerca di una nuova sistemazione.
Il team di Etsy si impegna per promuovere l’economia circolare offrendo una vetrina virtuale agli artigiani e creativi di tutto il mondo.
Consapevoli della propria impronta ecologica, Etsy ha investito le proprie risorse per diventare la prima azienda di e-commerce a compensare le emissioni di carbonio delle spedizioni. Il prossimo obiettivo? Diventare un’azienda “ad emissioni zero” entro il 2030.
Seconda mano mobili su Design Market
Design Market nasce nel 2014 da un’idea di Lionel Obadia e David Mimouni, appassionati di arredamento di design. “È stato dopo aver passato ore su Internet alla ricerca di una poltrona Charles Eames degli anni 50, che abbiamo avuto l’idea di creare qualcosa che non esisteva: un sito dedicato al design di seconda mano” dichiarano i due creatori. “In primo luogo perché non c’era nessun sito con un’offerta esaustiva, qualitativa e sicura. Ma anche perché volevamo condividere la nostra passione per queste creazioni uniche e offrire ai venditori professionali (gallerie e antiquari) tutta la visibilità che i loro pezzi meritavano. Alla fine, diamo una seconda vita a milioni di oggetti di design in un’economia circolare, rispettosa dell’ambiente”.
Sfogliando il catalogo digitale di Design Market è possibile scegliere un arredo tra oltre 50.000 pezzi di design iconici, mobili vintage e usato di seconda mano selezionato.
Con un acquisto second-hand possiamo contribuire a ridurre le emissioni di carbonio legate alla produzione di mobili: dicendo “addio” al fast design ci inseriamo in un modello virtuoso di economia circolare.