Paesi europei che riciclano di più: quale posizione occupa l’Italia? Riciclare i rifiuti è fondamentale per rispettare l’ambiente, ridurre le emissioni e promuovere uno stile di vita più sostenibile. Nessun cittadino ormai può esimersi dalla raccolta differenziata.
L’Italia è sempre più impegnata sul fronte del riciclo e alcune città hanno raggiunto in pochi anni il primato in Europa (è il caso di Trento e Treviso). Soprattutto nell’ultimo decennio il nostro Paese ha fatto passi da gigante, tanto che si è guadagnato il primo posto in Europa per la percentuale di rifiuti riciclati.
Secondo il report 2022 di Assoambiente, l’Italia è il Paese europeo che ricicla di più: scopriamo la classifica e quali sono regioni e città dove si ricicla di più.
Paesi europei che riciclano di più: quale posizione occupa l’Italia?
Le politiche europee, e conseguentemente quelle nazionali dei Paesi membri, prestano sempre più attenzione alle tematiche ambientali, tra queste il riciclo dei rifiuti.
La raccolta differenziata è diventata imprescindibile e le nuove scoperte tecnologiche hanno migliorato notevolmente rispetto al passato i processi di recupero e riciclo. L’Italia in questo processo è tra i Paesi più virtuosi dell’Eurozona. Lo dimostra il report “L’Italia che Ricicla”, il Rapporto presentato da Assoambiente a novembre del 2022, associazione che rappresenta le imprese che operano nei settori di igiene urbana, riciclo, recupero e smaltimento di rifiuti.
Secondo il report il tasso di riciclo in Italia è dell’82%, un valore ben al di sopra della media europea, che invece si attesta intorno al 39,2%. In tema di riciclo dei rifiuti l’Italia è davanti a Spagna (con il 60,%), Francia (54,4%) e Germania (44%).
Altro dato importante rilevato dal report di Assoambiente riguarda il tasso di circolarità dei materiali, ovvero la quantità di materiale derivante dal processo di riciclaggio e reimmesso nell’economia.
Anche in questo caso l’Italia è sul podio, precisamente al secondo posto con il 21,6%, dietro la Francia che ha 22,2%. Al terzo posto la Germania con il 13,4%.
Le regioni più virtuose nella raccolta differenziata dei rifiuti
Vista la posizione dell’Italia in ambito europeo, restringiamo il campo sul territorio nazionale; quali sono le regioni e le città italiane che riciclano di più e che sono più attente alla raccolta differenziata?
Anci-Conai hanno elaborato una classifica analizzando i dati sulla raccolta di vetro, carta, plastica, alluminio, acciaio, legno e rifiuti compostabili nei singoli comuni, generando così una fotografia delle località più virtuose.
I dati sono incoraggianti: negli ultimi anni tutte le regioni hanno migliorato le politiche di raccolta e riciclo, soprattutto in quelle del Sud.
Secondo lo studio, che prende in considerazione dati relativi al 2020, la regione italiana più virtuosa nel calcio è il Veneto che vanta una percentuale del 76,1% di differenziata.
Al secondo e terzo posto ci sono rispettivamente la Sardegna con il 74,3% e la Lombardia con il 73,3%. A seguire:
- Trentino Alto Adige con il 73%
- Emilia Romagna con il 72%
- Marche con il 71,8%
- Friuli Venezia Giulia con il 68,3%
- Umbria con il 66,2%
- Abruzzo con il 64,9%
- Valle d’Aosta con il 64,5%
- Piemonte con il 64,4%
- Toscana con il 62,2%
- Basilicata con il 55,5%
- Puglia con il 54,8%
- Molise con il 54,5%
- Liguria con il 53,4%
- Campania con il 53,3%
Passando alle singole città, le più virtuose e impegnate nella raccolta differenziata dei rifiuti e nel riciclaggio sono Trento, Bolzano, Milano, Treviso e Parma.
Riciclare i rifiuti è fondamentale: 5 motivi per farlo
Per ridurre il tasso di inquinamento, promuovere uno stile di vita sostenibile e preservare le risorse naturali, eseguire la raccolta differenziata correttamente e riciclare i rifiuti è fondamentale. Ciò giustifica l’attenzione sempre maggiore dei Paesi in Europa e nel resto del mondo. Di seguito 5 motivi che spiegano perché riciclare è così importante:
- riduce l’inquinamento dell’aria, del suolo e la diffusione delle microplastiche nell’acqua. Riciclando i rifiuti si consuma meno energia e si riducono le emissioni di gas inquinanti;
- riduce la necessità di estrarre materie prime, quindi contribuisce alla conservazione delle risorse naturali del pianeta (legno, acqua, minerali e combustibili fossili);
- aiuta a diminuire la quantità di rifiuti prodotta che “intasa” le discariche e rischia di contaminare il suolo e il sottosuolo;
- promuove il risparmio energetico, per esempio il ciclo di riciclaggio della carta richiede meno energia rispetto alla produzione da cellulosa vergine;
- preserva gli habitat naturali e la biodiversità diminuendo la necessità di nuove estrazioni e la deforestazione.