Situata a Villa Guardia, in provincia di Como, “La Casa di Ale” è un living lab che combina tecnologia avanzata e design inclusivo per fornire una qualità di vita migliore a persone con disabilità. Un elemento chiave di questo progetto innovativo è la sua attenzione all’autosufficienza energetica, resa possibile attraverso l’integrazione di un impianto fotovoltaico da 6,6 kWp e un sistema di accumulo intelligente sonnenBatterie hybrid 9.53 da 10 kWh per soddisfare il fabbisogno energetico dell’abitazione con energia rinnovabile.
La Casa di Ale: un living lab senza barriere, autonoma a livello energetico
La casa, progettata per soddisfare le esigenze di Alessandro, un bambino che ha perso la mobilità e la capacità di respirare autonomamente a soli 4 anni a causa di una condizione medica, è caratterizzata da un elevato consumo energetico. Come spiega Marco Meroni, il padre di Alessandro, i vari dispositivi medici e tecnologici necessari per la vita quotidiana del bambino devono essere operativi 24 ore su 24, il che pone sfide significative dal punto di vista energetico.
La collaborazione con sonnen è stata quindi fondamentale per risolvere queste problematiche. Marco sottolinea come sonnen sia stato un partner completo, gestendo tutto, dall’installazione del sistema fotovoltaico alla sua integrazione con il sistema di accumulo energetico, fino alla fornitura dell’energia stessa. La soluzione ha permesso alla famiglia di raggiungere un grado di autoconsumo energetico del 94%, garantendo anche un risparmio economico considerevole.
Il sistema sonnen per l’indipendenza energetica
Il sistema sonnenBatterie non si limita semplicemente a immagazzinare l’energia solare in eccesso prodotta dall’installazione fotovoltaica; funge anche da gestore energetico intelligente, ottimizzando l’uso dell’energia in base alle esigenze specifiche della casa. Inoltre, grazie all’app sonnen, è possibile monitorare in tempo reale i consumi energetici, offrendo così un controllo completo e in tempo reale dell’intero sistema.
Questo approccio integrato e avanzato fa di “La Casa di Ale” un esempio eccellente di come la tecnologia possa essere utilizzata per migliorare sia la qualità della vita che la sostenibilità ambientale. La casa rappresenta quindi un modello per future costruzioni che mirano a essere sia inclusivi sia energeticamente efficienti.
Da un’esigenza personale alla creazione di un modello replicabile per tutti
Quando Alessandro, detto Ale, è stato colpito da una malattia nel 2016 che ha compromesso la sua mobilità e la sua autonomia respiratoria, la sua famiglia si è resa conto che la loro casa non era adeguatamente attrezzata per la sua nuova situazione. Marco, il padre di Ale, ha percepito immediatamente che l’uso di tecnologie d’avanguardia avrebbe potuto restituire a suo figlio un grado di indipendenza. Così, iniziò a immaginare una dimora completamente adattata alle esigenze del ragazzo: pavimenti e porte facilmente fruibili da una sedia a rotelle, spazi aperti, sistemi di sollevamento meccanico e controllo domotico attraverso comandi vocali.
Nel 2021, il concetto di “La Casa di Ale” iniziò a diventare realtà. Con il supporto di una rete di aziende specializzate che hanno fornito le loro competenze e tecnologie, la casa è divenuta un prototipo di abitazione senza ostacoli architettonici, energeticamente autosufficiente e dotata di aree verdi per favorire l’interazione con la natura.
Questo progetto rappresenta un connubio perfetto tra autonomia di movimento e sostenibilità energetica, contribuendo a offrire una nuova dimensione di libertà e indipendenza.
Pur essendo nata per soddisfare le necessità specifiche di Ale, la struttura serve come una fonte di ispirazione per lo sviluppo di altre iniziative e soluzioni che potrebbero beneficiare persone con disabilità.