Il climatizzatore in inverno può rivelarsi una soluzione vincente e molto vantaggiosa. A quanto pare, però, come mostrano i dati di una ricerca Ipsos, il 20% delle persone non sa di poterlo usare anche per riscaldare la casa. Il 48%, invece, non lo reputa una soluzione adatta alla stagione fredda. Eppure, riscaldare gli ambienti è una delle voci di spesa più ingenti nei consumi energetici delle famiglie, oltre ad avere un impatto sull’ambiente.
Riscaldare e raffrescare gli edifici produce ben il 20% della CO2 immessa nell’atmosfera ogni anno. Sarebbe quindi importante valutare attentamente tutte le opzioni possibili, senza affidarsi solo a vecchie credenze o pregiudizi.
Come usare il climatizzatore in inverno. I falsi miti da sfatare
La maggior parte delle persone intervistate (88%) crede che l’uso del climatizzatore in inverno determini un aumento dei costi. Invece oggi, grazie all’elevata efficienza energetica dei dispositivi di nuova generazione, è esattamente il contrario: si possono ridurre i costi in bolletta fino al 57% rispetto a quelli di una caldaia a gas tradizionale. Anche le emissioni di CO2 calerebbero, e di molto: fino al 76%.
L’altra credenza che ostacola l’utilizzo invernale del condizionatore, confermata dal 30% degli intervistati, è che non sia ottimale per il comfort abitativo. Si teme possa seccare l’aria, diffondere calore in modo non omogeneo, creare getti d’aria diretti, ecc. In realtà, anche in questo caso, oggi questi inconvenienti sono quasi solo un ricordo..
Efficientamento energetico e risparmio: due obiettivi conciliabili?
Dai risultati della ricerca condotta da IPSOS, il 30% degli italiani non utilizza mai il climatizzatore in inverno per paura degli alti consumi e, quindi, di bollette elevate. Tuttavia, i climatizzatori con tecnologia a pompa di calore risultano all’avanguardia dal punto di vista dell’efficienza energetica.
Lo dimostra uno studio di ENEA che ha messo a confronto, in 5 città italiane, i consumi da riscaldamento tramite caldaia a gas tradizionale e quelli da climatizzatore, ipotizzando un appartamento “tipo” di circa 100 mq e a basso isolamento.
I risultati sono stati chiari: in tutte le città si risparmierebbe, si va dal -46% per Cuneo al -57% di Palermo. Del resto una pompa di calore richiede poco più di un quarto dell’energia di una caldaia tradizionale a gas, per ottenere lo stesso risultato.
Inoltre, spesso i climatizzatori di ultima generazione sono “smart” e tramite app è possibili monitorarne i consumi, per evitare sorprese in bolletta.
Anche l’ambiente ne beneficerebbe: eppure 7 intervistati su 10 ritengono che riscaldare le proprie case con il climatizzatore avrebbe un impatto ambientale peggiore o uguale rispetto al riscaldamento a gas. L’11% crede che sia addirittura molto peggiore. Invece lo studio ENEA mostra che la riduzione delle emissioni di CO2 è notevole: dal 70% in meno di Cuneo al 76% di Palermo.
I consigli per massimizzare i benefici del climatizzatore in inverno
Come utilizzare al meglio il climatizzatore per ottimizzare il comfort all’interno degli spazi abitativi? Daikin ha messo a punto un elenco di buone pratiche per la stagione invernale.
Per evitare la sensazione di aria secca, bisognerebbe impostare la temperatura attorno ai 23 °C e mettere al minimo la velocità della ventola.
Per favorire il diffondersi omogeneo del calore è consigliabile attivare l’oscillazione verticale e orizzontale delle alette del climatizzatore. In questo modo l’aria arriverà in modo costante e lento in ogni punto della stanza, uniformando la temperatura.
La modalità notturna aiuta poi a evitare i getti d’aria diretti e garantisce anche massima silenziosità, fondamentale per esempio nel caso si stia lavorando.
Infine, è importante tenere sotto controllo i propri consumi in tempo reale grazie alle app. Attraverso queste è anche possibile accedere ai comandi, accendendo o spegnendo il climatizzatore da remoto o gestendolo attraverso gli assistenti vocali.