L’inverno 2023/24 potrebbe portare un aumento significativo nei costi delle bollette energetiche per i condomini italiani, secondo le stime di VeryFastPeople, una società di consulenza per gli Amministratori condominiali. Nonostante una diminuzione dei prezzi all’ingrosso dell’energia, l’incremento delle voci di spesa durante la crisi energetica rischia di vanificare il risparmio ottenuto.
Proiezioni di aumento delle bollette energetiche: un’analisi di VeryFastPeople ed EnergyUp
Caro Energia 2024. La previsione indica un aumento del 6% per le bollette elettriche e dell’8% per quelle del gas. Nonostante la percezione pubblica indichi una risoluzione della crisi delle forniture di gas, il prossimo inverno potrebbe colpire le famiglie italiane con costi energetici più elevati.
Caro Energia 2024: fattori che determinano i costi
Per comprendere l’andamento dei costi, è fondamentale distinguere tra il prezzo all’ingrosso, cioè il costo della materia prima energetica, e il prezzo finale, ossia quello che viene pagato da tutti i consumatori.
Mentre i prezzi all’ingrosso sono diminuiti dal picco registrato nell’estate del 2022, le bollette finali sono influenzate da diverse voci, tra cui trasporto, gestione del contatore e tassazioni.
L’Unione Europea e il Price Cap
L’Unione Europea a fine dicembre 2023 ha introdotto il Price Cap, un meccanismo di correzione del prezzo del gas, contribuendo a una rapida riduzione dei prezzi all’ingrosso.
Il clima mite nello scorso autunno-inverno, che è stato caratterizzato da temperature molto superiori a quelle di stagione, rappresenta un ulteriore fattore decisivo, con conseguenze importanti sul fabbisogno: la stima è che 2 gradi in più abbiano un impatto del 5 – 10% sulla domanda giornaliera.
Tutti questi eventi hanno influito sull’andamento dei prezzi all’ingrosso pagati dalle utility, mentre per quanto riguarda le bollette dei consumatori, il sostanziale azzeramento degli oneri di sistema da parte dello Stato, a partire da ottobre 2021, aveva continuato a dare dei benefici/effetti positivi. A partire da aprile 2023 il Governo ha valutato conclusa la fase emergenziale dell’energia, ripristinando gli oneri di sistema, il cui mancato incasso pesava sul bilancio statale.
Ripercussioni sulle bollette
Nonostante la diminuzione del costo all’ingrosso, il ripristino degli oneri di sistema ha impattato sulle bollette degli utenti finali. Secondo le stime di EnergyUp e VeryFastPeople, ciò si tradurrà in circa 173 euro di spese aggiuntive per l’elettricità.
In questo contesto, nonostante un calo del PUN (Prezzo Unico Nazionale) medio dai 157,39 €/Kwh del 2022/2023 ai 112,64 €/KWh stimati per il 2023/2024 (-28%), la crescita della spesa elettrica per un tipico condominio italiano sarà del +6%: di fatto dai 1.161,89 euro di spesa media si arriverà a 1.231,09 euro. Nonostante la materia prima energia oggi costi decisamente meno rispetto a 12 mesi fa, le bollette elettriche saranno un po’ più salate per la ricomparsa di tutte quelle voci che erano state azzerate per tanti mesi.
Per il gas invece, nonostante il PSV (Punto di Scambio Virtuale) medio sia sceso dai 81,62 €/Smc dell’inverno 2022/2023 ai 46,80 €/Smc stimati per l’inverno 2023/2024 (-43%), la spesa del Condominio medio Italiano salirà dell’8%. In questo ambito, infatti, peserà non solo la reintroduzione degli oneri prima scontati dal governo, ma saranno delle variabili fondamentali anche le condizioni climatiche del prossimo inverno e la capacità di risparmio dei consumatori Italiani.
Qualora infatti si prospettassero nell’inverno 2023-24 condizioni climatiche drastiche, si stima che i consumi aumenterebbero addirittura del 30%: in questo scenario la spesa media salirà dai 12.463,19 € ai 13.505,73 € per un condominio medio.
Prospettive future
Nonostante le riduzioni dei prezzi all’ingrosso, la crisi energetica e le oscillazioni geopolitiche indicano che il caro energia non è alle spalle. Gli esperti sottolineano l’importanza di affrontare il cambiamento climatico e di promuovere l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili per garantire un futuro più sostenibile.
“Il caro energia è tutt’altro che alle spalle. La crisi ha dimostrato che i mercati sono in balia delle vicende geopolitiche e questo ci espone a un rischio che non è solo nazionale o europeo, ma globale. Oltre a questo, il cambiamento climatico dovrebbe incoraggiare gli Stati dell’Unione europea, e l’Italia in particolare, a spingere a fondo sull’efficienza energetica e a promuovere le fonti rinnovabili” Francesco Paini Cofondatore di VeryFastPeople