Quando si hanno difficoltà motorie, a causa dell’età o di specifiche patologie, anche un gesto quotidiano come salire le scale può diventare un problema. In questi casi, installare un montascale in condominio rappresenta una soluzione efficace per abbattere le barriere architettoniche e garantire maggiore autonomia a chi ne ha bisogno. La legge prevede regole precise per tutelare i diritti delle persone con difficoltà motorie, senza però compromettere l’armonia estetica dell’edificio.
Ma quali sono i passaggi da seguire per procedere con l’installazione? Un aspetto fondamentale riguarda i costi perché l’acquisto e il montaggio di un montascale in condominio non possono essere imposti agli altri residenti. Chi ne ha necessità deve quindi farsi carico delle spese, a meno che l’assemblea non decida di contribuire volontariamente. Ecco tutti i dettagli da conoscere.
Chi deve pagare il montascale in un condominio
Se in condominio vi è una o più persone con disabilità motoria ha il diritto di richiedere l’installazione di un montascale o elevatore per migliorare la propria mobilità. Formalmente serve convocare l’assemblea condominiale e discutere la proposta con gli altri condomini.
In caso di approvazione da parte dell’assemblea, la spesa per l’installazione del montascale sulle parti comuni viene divisa tra i condomini in base alle tabelle millesimali.
Al contrario, in caso di mancata approvazione, il condomino disabile o il suo tutore dovranno farsi carico personalmente dei costi per l’adattamento dell’edificio. Resta inteso che, in questo caso, colui che paga è l’unico che può utilizzare l’apparecchio.
Il diritto all’installazione del montascale incontra un limite: in base alla riforma del condominio (Legge n. 220/2012), le opere volte a migliorare l’accessibilità sono consentite nel limite di non danneggiare la stabilità o la sicurezza dell’edificio e di non alterarne il decoro.
Che succede se l’assemblea di condominio si oppone
L’installazione del montascale può incontrare l’opposizione di alcuni condomini, ma la legge stabilisce regole precise su come procedere.
Se l’assemblea vota a favore dell’intervento, allora il costo viene ripartito tra i condomini favorevoli. Ma cosa succede se l’assemblea boccia la proposta? In realtà l’assemblea può rifiutarsi di contribuire economicamente ma ciò non vuol dire che l’interessato non possa comunque procedere a sue spese.
Attenzione, però: l’installazione non deve compromettere la sicurezza dell’edificio, il suo aspetto architettonico o creare ostacoli nelle parti comuni.
Chi paga e come si divide la spesa, caso per caso
A seconda che ci sia o meno l’approvazione da parte dell’assemblea, ecco chi paga il montascale in condominio:
- se il condominio approva l’installazione, le spese sono a carico del condominio e ripartite secondo le tabelle millesimali
- se il condominio non approva, le spese sono a carico del richiedente
- se il condominio non risponde entro 3 mesi, il richiedente può procedere anche senza l’autorizzazione (ma si accolla tutte le spese)
- se soltanto alcuni condomini sono favorevoli, le spese sono a carico del richiedente e di chi ha votato sì.
Quanto costa un montascale condominiale
Passando al lato economico, mediamente la spesa per acquistare e installare il montascale va dai 4.000 ai 7.000 euro, mentre per un servoscala destinato a una scala curva la spesa può salire fino ai 15.000 euro, a seconda della tipologia e delle modifiche da effettuare.
Si tratta di un costo non indifferente che, tuttavia, è in parte agevolato dallo Stato. Per tutto il 2025 è in vigore la detrazione fiscale del 75% da ripartire in 5 quote annuali di pari importo. Nell’agevolazione rientrano:
- la realizzazione di elevatori esterni all’abitazione;
- la sostituzione di gradini con rampe.
FAQ Montascale in condominio, chi paga?
Installare un montascale in condominio è una soluzione pratica per superare le barriere architettoniche e migliorare l’autonomia di chi ha difficoltà motorie. Ma quali sono i passaggi da seguire per procedere con l’installazione? Ecco le domande più frequenti che gli utenti cercano online per capire meglio come affrontare questo processo.
Quanto deve essere larga la scala per montare un montascale?
Per una corretta installazione, la scala dovrebbe avere una larghezza minima di 75-80 centimetri. Questo è lo standard ideale per i montascale rettilinei, che sono i più semplici da installare. Mentre, se le scale sono curve, si dovrà optare per soluzioni su misura progettate appositamente per adattarsi a larghezze ridotte. In questo caso, però, il costo di installazione potrebbe aumentare.
Montascale con la Legge 104
La Legge 104 offre due tipi principali di agevolazioni per l’eliminazione delle barriere architettoniche: una detrazione fiscale del 19% e l’IVA agevolata al 4%.
La detrazione del 19% sull’IRPEF spetta alle persone con disabilità grave per l’acquisto di strumenti che facilitano la mobilità, come montascale, piattaforme elevatrici o ausili per la deambulazione. Mentre l’IVA agevolata al 4% si applica all’acquisto di dispositivi come montascale e piattaforme elevatrici, rendendoli più accessibili economicamente. Per ottenere questa agevolazione, il dispositivo deve rispettare i requisiti stabiliti dal Decreto Ministeriale 236/1989.
Chi paga la rampa per disabili del condominio?
Quanto detto per il montascale vale anche per le rampe di accesso. La Legge n. 13/1989 garantisce il diritto di installare rampe, ascensori o montascale in condominio, anche senza il consenso dell’assemblea. Qualora i condomini non approvino l’intervento, il costo dell’installazione ricade interamente sulla persona che ne fa richiesta. In questo caso la rampa sarà a suo esclusivo utilizzo.
Per saperne di più
LEGGE 5 febbraio 1992, n. 104