Negli ultimi anni, il settore dell’architettura e del design si sta nettamente schierando verso le soluzioni sostenibili, capaci di ridurre l’impatto ambientale degli edifici e delle abitazioni, nell’ottica di avvicinarsi agli obiettivi previsti dall’agenda 2030 e tutto ciò che implica il tema. Tra questi, un ambito che si sta decisamente evolvendo è quello dei pavimenti bio-based, ovvero pavimenti realizzati con materiali naturali e rinnovabili, che rappresentano una risposta concreta alle sfide ecologiche del nostro tempo. Ma cosa sono esattamente i pavimenti bio-based e come possono trasformare lo spazio abitativo?
Che cosa si intende per pavimenti bio-based?
Il termine “bio-based” si riferisce a materiali ottenuti principalmente da fonti naturali, come piante, fibre animali e minerali, che possono essere rinnovati nel tempo. A differenza dei materiali tradizionali come il PVC, la ceramica o il legno trattato chimicamente, i pavimenti bio-based si distinguono per la loro capacità di ridurre l’impronta di carbonio, favorire la biodiversità e garantire il rispetto per l’ambiente durante l’intero ciclo di vita del prodotto.
I materiali dei pavimenti bio-based
I pavimenti bio-based possono essere realizzati con una varietà di materiali naturali, tra cui cork (sughero), linoleum, fibra di cocco e juta, bambù. Il sughero è un materiale naturalmente resistente e riciclabile, derivato dalla corteccia della quercia da sughero. È perfetto per ambienti interni grazie alle sue proprietà di isolamento termico e acustico. Il sughero viene spesso usato in ambienti residenziali, come salotti e camere da letto, ma può essere impiegato anche in uffici e spazi commerciali.
Il linoleum è realizzato con una miscela di olio di lino, resine vegetali, polvere di legno e minerali. È completamente biodegradabile e presenta eccellenti caratteristiche di resistenza e durata nel tempo.
I materiali naturali come la fibra di cocco e di juta vengono utilizzati in alcuni pavimenti tessili e sono noti per la loro durevolezza e la loro capacità di resistere all’umidità.
Mentre il bambù è un’alternativa sostenibile al legno tradizionale, grazie alla rapida crescita delle sue piante. È resistente, durevole e conferisce un’estetica naturale ed elegante agli ambienti.
Le misciele bio-based
Alcuni pavimenti in calcestruzzo vengono prodotti con miscele bio-based, che utilizzano materiali naturali o riciclati per ridurre l’impatto ambientale. Ad esempio, l’uso di scarti di biomassa o materiali riciclati come la cenere volante può contribuire a ridurre le emissioni di carbonio del processo di produzione.
Il legno riciclato
I pavimenti in legno proveniente da fonti riciclate o sostenibili rappresentano un’alternativa eco-friendly rispetto al legno tradizionale. Questi pavimenti possono essere creati utilizzando legno recuperato da edifici demoliti o altre strutture, riducendo così la necessità di abbattere nuovi alberi.
I vantaggi dei pavimenti bio-based
I pavimenti bio-based presentano numerosi vantaggi, seppur il loro impiego non sia ancora così largamente diffuso, soprattutto se parliamo di prodotti 100% bio-based.
Sostenibilità ambientale
I pavimenti bio-based sono progettati per essere a basso impatto ambientale. La produzione di questi materiali implica l’utilizzo di risorse rinnovabili e spesso l’impiego di tecniche che riducono le emissioni di CO2. Inoltre, molti di questi materiali sono biodegradabili o riciclabili al termine del loro ciclo di vita, contribuendo così a ridurre i rifiuti. E vi sono produttori che utilizzano scarti, rifiuti o avanzi di lavorazione per il composto dei nuovi materiali.
Salubrità degli ambienti
A differenza di molti pavimenti sintetici, i pavimenti bio-based non contengono sostanze chimiche nocive come formaldeide o composti organici volatili (VOC). Questo li rende ideali per ambienti residenziali, scolastici e ospedalieri, dove la qualità dell’aria è fondamentale per il benessere degli occupanti.
Isolamento e comfort acustico
Materiali come il sughero e il linoleum offrono eccellenti proprietà di isolamento termico e acustico, creando ambienti più confortevoli e meno suscettibili alla dispersione di calore. Inoltre, migliorano il comfort in ambienti affollati o con problemi di riverbero.
Estetica naturale
I pavimenti bio-based offrono un’ampia varietà di finiture e colori che si adattano perfettamente a diversi stili di design, dal più rustico al più moderno. L’aspetto naturale dei materiali contribuisce a creare spazi che comunicano calore, accoglienza e una connessione importante con la natura.
L’innovazione nel design dei pavimenti bio-based
L’evoluzione dei pavimenti bio-based non si ferma alla sola scelta dei materiali. Le innovazioni in campo tecnologico hanno permesso di ottenere pavimenti più resistenti, facili da mantenere e con un aspetto sempre più raffinato. I pavimenti modulabili, per esempio, sono uno dei più recenti sviluppi nel settore, si tratta di piastrelle o pannelli che possono essere facilmente montati e smontati, offrendo una soluzione pratica per gli ambienti che richiedono flessibilità. Questi pavimenti sono ideali per spazi commerciali, uffici e abitazioni temporanee.
Un’altra innovazione nel design sono i rivestimenti in resina naturale: questi pavimenti sono realizzati con resine vegetali che offrono una finitura liscia e senza giunture, perfetta per ambienti minimalisti e moderni. Le resine naturali sono durature, facili da pulire e non rilasciano sostanze chimiche dannose nell’ambiente.
E sempre per restare al tema design, grandi passi avanti si sono avuti nelle tecnologie per il trattamento ecologico del legno che hanno permesso di ottenere pavimenti in legno bio-based che mantengono inalterato il fascino del legno massiccio, migliorando la sua resistenza e durata nel tempo senza compromettere la salute dell’ambiente.
Quali normative e certificazioni contemplano i pavimenti e rivestimenti bio-based?
La normativa sui pavimenti e rivestimenti bio-based in Italia e in Europa si riferisce principalmente a regolamenti che riguardano la sostenibilità ambientale e l’uso di materiali naturali e rinnovabili per la costruzione e il design degli interni. Questi materiali, noti anche come biocompatibili o ecologici, sono una parte importante della progettazione sostenibile, in quanto contribuiscono a ridurre l’impatto ambientale.
Il Regolamento (UE) n. 305/2011 stabilisce i requisiti per i prodotti da costruzione nell’UE, tra cui quelli bio-based. Stabilisce che i materiali da costruzione, compresi i pavimenti e rivestimenti, devono rispettare determinati standard di sicurezza, resistenza e impatto ambientale. La Direttiva 2009/125/CE (EcoDesign) si concentra sull’efficienza energetica dei prodotti. Sebbene non tratti direttamente dei pavimenti e rivestimenti, incoraggia l’uso di materiali eco-sostenibili, che si applicano anche ai materiali bio-based, riducendo l’impatto energetico durante la fase di produzione.
I materiali bio-based utilizzati in pavimenti e rivestimenti potrebbero essere certificati secondo vari schemi di sostenibilità, come FSC (Forest Stewardship Council) per i materiali in legno o Cradle to Cradle che promuove un ciclo di vita dei prodotti che favorisce la loro riciclabilità e biodegradabilità.
In Italia, i pavimenti e i rivestimenti bio-based sono regolati da normative generali dei materiali edili, ma ci sono alcune specificità legate a sostenibilità e salute. La Legge 10/1991 – “Norme per l’attuazione del piano energetico nazionale”, che include i principi di efficienza energetica promuove l’uso di materiali che contribuiscono a migliorare le prestazioni energetiche degli edifici.
La Legge 221/2015 introduce il concetto di economia circolare, che incentiva l’uso di materiali rinnovabili e riciclabili, quindi si allinea con l’uso di pavimenti e rivestimenti bio-based. La Legge 152/2006 “Norme in materia ambientale”, che impone la gestione dei rifiuti e l’utilizzo di materiali sostenibili stabilisce gli obblighi per l’impiego di materiali eco-compatibili, che includono anche quelli bio-based.
Alcuni pavimenti e rivestimenti bio-based possono essere certificati secondo specifici standard di sostenibilità: Ecolabel UE, un marchio che garantisce che i prodotti abbiano un ridotto impatto ambientale durante il loro ciclo di vita; EMAS (Eco-Management and Audit Scheme), il sistema di gestione ambientale che si applica a tutti i settori industriali, tra cui quello dei materiali edili, per promuovere la sostenibilità; PEFC (Programme for the Endorsement of Forest Certification), certificazione internazionale che garantisce che i materiali in legno provengano da foreste gestite in modo sostenibile.
Sono previsti incentivi per l’installazione di pavimento bio-based?
È possibile usufruire di incentivi fiscali per lavori di ristrutturazione e miglioramento energetico che includano l’utilizzo di materiali eco-sostenibili, come i pavimenti bio-based. Questi materiali, spesso derivanti da risorse rinnovabili e con un basso impatto ambientale, possono rientrare in alcune delle agevolazioni fiscali previste dal governo, come l’Ecobonus (un’agevolazione fiscale che copre fino al 65% delle spese sostenute per interventi di miglioramento energetico, come l’installazione di pavimenti bio-based se utilizzati nell’ambito di lavori che migliorano l’efficienza energetica dell’edificio); il Bonus Ristrutturazioni che prevede una detrazione fiscale del 50% per lavori di ristrutturazione, che possono includere anche la sostituzione dei pavimenti, a condizione che il progetto di ristrutturazione sia complessivo e riguardi l’immobile in maniera ampia.
Tuttavia, per verificare la possibilità di accedere a queste detrazioni in relazione ai pavimenti bio-based, è sempre consigliabile consultare un professionista o un consulente fiscale, in quanto le normative possono variare a seconda dei dettagli del progetto e delle caratteristiche dei materiali scelti.
Il futuro dei pavimenti bio-based
Il processo verso un’edilizia sempre più sostenibile fa immaginare un futuro in ascesa per le superfici e i rivestimenti bio-based, un aumento della richiesta da parte dei progettisti e degli addetti ai lavori sollecitato anche da normative ambientali sempre più stringenti.
Inoltre, l’integrazione di nuove tecnologie e processi produttivi sempre più efficienti permetterà di ridurre ulteriormente i costi, rendendo i pavimenti bio-based una scelta ancora più accessibile per una vasta gamma di progetti.
FAQ Pavimenti bio-based
I pavimenti bio-based sono realizzati con materiali naturali e risorse rinnovabili, offrendo una soluzione concreta e sostenibile alle sfide ambientali attuali. Ma cosa significa davvero bio-based? E in che modo questi pavimenti possono migliorare la qualità degli spazi abitativi? Ecco alcune delle domande più frequenti che gli utenti cercano online per orientarsi tra design, prestazioni e sostenibilità.
Perché i pavimenti bio-based sono considerati eco-friendly?
I pavimenti bio-based sono considerati eco-friendly perché sono realizzati con materie prime rinnovabili di origine vegetale, come oli naturali, resine vegetali, fibre di legno o sughero. Questi materiali riducono la dipendenza da risorse fossili e comportano un impatto ambientale significativamente inferiore rispetto ai rivestimenti tradizionali, sia in termini di emissioni di CO₂ che di ciclo di vita del prodotto. Inoltre, molti pavimenti bio-based sono privi di PVC, ftalati e altri composti chimici dannosi, contribuendo a migliorare la qualità dell’aria interna.
I pavimenti bio-based sono resistenti e duraturi come quelli tradizionali in legno o vinile?
Sì, i pavimenti bio-based di ultima generazione sono progettati per offrire elevate prestazioni in termini di resistenza all’usura, stabilità dimensionale e durabilità. Grazie alle innovazioni nei processi produttivi e alla qualità dei materiali utilizzati, questi pavimenti possono competere con soluzioni tradizionali come il vinile o il parquet, anche in ambienti ad alto traffico. Alcuni prodotti sono inoltre dotati di strati protettivi superficiali che li rendono resistenti a graffi, macchie e umidità.
I pavimenti bio-based sono facili da mantenere e durano nel tempo?
La manutenzione dei pavimenti bio-based è semplice e richiede solo una pulizia regolare con detergenti delicati e privi di solventi aggressivi. Grazie alle loro proprietà naturali e ai trattamenti superficiali avanzati, questi pavimenti mantengono il loro aspetto originale per molti anni, garantendo una lunga durata senza necessità di interventi straordinari.
Foto in apertura: Mogu Srl, marchio lombardo, è uno dei più rappresentativi e virtuosi nella filiera bio-based. Il processo produttivo sostituisce i tradizionali pigmenti industriali con biomassa a basso valore come come scarti di mais, paglia di riso, fondi di caffè, alghe di scarto e i gusci di mitili. Nonostante la durezza e la resistenza di queste superfici, i pavimenti Mogu sono caratterizzati da un aspetto gradevole e ricercato grazie al loro design.