Abitare il verde domestico: come il clima ridisegna i tempi della cura degli spazi esterni

Il riscaldamento globale sta cambiando i ritmi stagionali, anticipando le attività legate alla cura del verde domestico: nel 2025 il picco di richieste è arrivato già a marzo. I giardini si trasformano in veri e propri ambienti abitativi da vivere tutto l’anno, con un forte aumento della domanda per prato sintetico, illuminazione e pavimentazioni. Cresce l’investimento in soluzioni smart e sostenibili per rendere il verde domestico più funzionale, accogliente e integrato nella vita quotidiana.

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Come cambia il verde domestico marzo è il nuovo luglioNegli ultimi anni, la gestione del verde domestico ha subito un’evoluzione sostanziale, riflettendo i cambiamenti climatici che stanno modificando profondamente il ciclo stagionale. Secondo i dati condivisi dall’Unione Europea, l’Europa è il continente che si sta riscaldando più rapidamente: dal periodo pre-industriale a oggi, le temperature medie sono aumentate di ben 2,4°C, quasi il doppio rispetto alla media globale. Il 2024 ha registrato un record storico come anno più caldo, con inverni brevi e miti e primavere che somigliano sempre più a estati anticipate.

Come cambia il verde domestico

Questo scenario incide direttamente sulle abitudini degli italiani. La richiesta di servizi per la manutenzione di giardini e terrazze, secondo un’analisi condotta da ProntoPro, si è spostata sempre più verso l’inizio dell’anno: se nel 2022 il picco si registrava a luglio, nel 2023 è slittato a giugno, nel 2024 ad aprile e nel 2025 addirittura a marzo. Temperature elevate precoci e piogge primaverili abbondanti hanno favorito una crescita vegetativa anticipata, portando a un incremento del 16% delle richieste nei primi quattro mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Il giardino come estensione della casa: trend, funzioni e nuove esigenze

Oggi il giardino non è più percepito solo come un’area verde da gestire stagionalmente, ma come una vera e propria prosecuzione dello spazio abitativo. Sempre più persone vogliono vivere gli spazi esterni in modo quotidiano, funzionale e confortevole. Lo confermano i dati ProntoPro: il 49% delle richieste riguarda la cura del giardino, seguita dalla potatura degli alberi (17%) e dalla posa del prato sintetico (13%), in netto aumento rispetto all’anno precedente (+30%).

L’attenzione si concentra principalmente su giardini di piccole dimensioni, soprattutto inferiori ai 50 metri quadri (30%), con una presenza significativa anche di spazi da 100, 200 e fino a 500 metri quadri. Le esigenze più comuni riguardano la rimozione di erbacce, il taglio dell’erba, la potatura di siepi e alberi: interventi che rispondono a un’esigenza sempre più diffusa di avere ambienti esterni curati e pronti all’uso.

Un altro elemento chiave riguarda la diffusione del prato sintetico, una scelta apprezzata per il suo mix di estetica e praticità, che consente di mantenere un aspetto ordinato con una manutenzione ridotta. Gli interventi più richiesti in questo ambito si concentrano su superfici di circa 30-50 metri quadri, spesso preceduti dalla rimozione di vegetazione esistente.

Oltre alla manutenzione classica, stanno crescendo anche servizi orientati alla valorizzazione e vivibilità dello spazio esterno. Le richieste di installazione di illuminazione da giardino sono aumentate del 63%, mentre la pavimentazione ha visto una crescita del 42% e la pulizia generale del 35%. Questi interventi evidenziano un’evoluzione culturale: il giardino viene progettato per essere vissuto, arredato e reso accogliente in ogni momento della giornata e dell’anno.

Il calendario verde: un anno di interventi tra natura, comfort e tecnologia

L’agenda della manutenzione del verde segue un ritmo stagionale sempre più marcato e anticipato. Febbraio è il mese dedicato alle potature e all’installazione di recinzioni, operazioni strategiche da eseguire prima dell’avvio della vegetazione primaverile. Marzo si conferma sempre più centrale: crescono le iscrizioni a corsi di giardinaggio e le richieste per la pavimentazione degli spazi outdoor.

Aprile è il mese clou, con un picco di attività legate alla cura del giardino, alla posa del prato sintetico e alla sistemazione delle siepi. A maggio si pianificano le aree relax e aumenta la domanda di pulizia delle piscine, mentre luglio è caratterizzato da interventi di pulizia post-fioritura in preparazione delle ferie. In agosto, complice il caldo torrido, si corre ai ripari con richieste urgenti per piscine e impianti di irrigazione, spesso indispensabili durante i periodi di assenza prolungata da casa. Infine, dicembre segna un aumento significativo delle richieste per l’illuminazione esterna, utile per migliorare visibilità, sicurezza e fruibilità anche nei mesi più freddi.

Vantaggi e tendenze: vivere meglio grazie a una gestione intelligente degli spazi verdi

Investire nella cura degli spazi outdoor non è solo una scelta estetica, ma anche funzionale. Un giardino ben progettato e mantenuto migliora la qualità della vita, incrementa il valore dell’immobile e risponde a nuove esigenze abitative post-pandemia, come la ricerca di benessere e natura anche all’interno del contesto urbano.

La geografia della domanda lo conferma. In testa per richieste di giardinaggio troviamo la Lombardia (9,5%), in particolare la provincia di Milano, seguita da Monza-Brianza e Bergamo. Il Lazio si posiziona al secondo posto (9,4%), trainato da Roma, seguito da Emilia-Romagna (8,9%) con Bologna, Modena e Parma protagoniste.

Per quanto riguarda invece l’installazione di piscine, è ancora il Lazio a guidare (11%), seguito da Puglia (8%) e Umbria (7%). In Puglia, spicca Bari con il 35% delle richieste regionali, affiancata da Lecce e Brindisi. Qui, l’interesse per le piscine si collega sia al miglioramento delle strutture ricettive, sia alla necessità di contrastare le ondate di calore sempre più frequenti.

Fonti

European State of the Climate Report 2024





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