Negli ultimi anni, il legno è tornato protagonista assoluto dell’architettura contemporanea, non solo come materiale da costruzione, ma anche come scelta stilistica integrale per gli interni. La tendenza del “total look” in legno si sta affermando sempre più tra progettisti e interior designer, grazie a nuove tecnologie, finiture innovative e a una crescente sensibilità verso la sostenibilità ambientale e il benessere abitativo.
Ci sono innumerevoli buoni motivi per scegliere il legno come materiale in cui abitare, tra tutte, una delle più tangibili e convincenti è il tema della sostenibilità a cui questo materiale è indelebilmente legato per l’intero arco di vita e per tutto il ciclo della filiera di cui è protagonista, dall’approvvigionamento delle aziende edili e del comparto arredo, allo smaltimento che generalmente per questo materiale coincide con una fase di riciclo. Per rafforzare questi obiettivi, in occasione del Salone del Mobile.Milano gli attori della filiera (i presidenti di FederlegnoArredo e Assarredo e il Direttore Generale Economia circolare del MASE, il ministero italiano responsabile delle politiche ambientali e di sicurezza energetica) hanno siglato un accordo per ribadire il loro impegno sui temi della sostenibilità rispetto all’utilizzo del legno nel settore delle costruzioni e del design.
Il fascino del legno negli interni: calore, armonia e salubrità
Utilizzare il legno come elemento dominante negli interni, per pavimenti, pareti, soffitti e arredi, significa scegliere un materiale vivo, capace di creare un’atmosfera accogliente, intima e rassicurante. Le abitazioni in cui il legno è il materiale preponderante trasmettono un senso di equilibrio ed emotività positiva, stimolando il contatto con la natura anche in ambienti urbani.
Oltre all’estetica, il legno influisce direttamente sul comfort abitativo. È un ottimo isolante termico e acustico, regola naturalmente l’umidità e contribuisce a mantenere un microclima salubre. Non a caso, il legno è spesso impiegato in progetti biofilici e case passive.
Tecnologie e trattamenti: il legno si reinventa
Le recenti innovazioni nei trattamenti superficiali e nelle tecnologie di lavorazione rendono il legno sempre più performante e versatile. Oggi è possibile impiegarlo anche in ambienti tradizionalmente più “ostili” come bagni e cucine, grazie a trattamenti idrorepellenti, ignifughi e antimacchia.
Il legno può inoltre essere combinato con sistemi costruttivi a secco, pannelli XLAM o rivestimenti ventilati per una performance energetica elevata e una grande libertà compositiva. Questo ha contribuito alla diffusione di abitazioni interamente in legno, dai pavimenti agli arredi su misura, fino agli elementi decorativi.
Le essenze più utilizzate impieghi e caratteristiche specifiche
Ogni essenza ha una propria personalità e risponde a esigenze funzionali e stilistiche diverse. Tra le più apprezzate per gli interni troviamo: il rovere, robusto, elegante e versatile, perfetto per pavimenti e mobili dal design moderno e minimalista; il noce, ricco di venature e colori caldi, ideale per ambienti sofisticati e tradizionali; l’abete, chiaro e leggero, è spesso impiegato nello stile scandinavo e nelle case di montagna; il Teak, resistente all’umidità e quindi particolarmente adatto a bagni e cucine; acero e betulla, tonalità chiare, perfette per ambienti luminosi e dallo stile nordico.
Selezione delle essenze tra responsabilità etica e nuove strategie di sostenibilità
La scelta dell’essenza dipende non solo dall’estetica desiderata, ma anche dal contesto climatico e dalla funzione dell’ambiente in cui sarà impiegata. Ma esistono anche altri criteri per selezionare questa materia prima, uno, molto significativo per l’aspetto della sostenibilità, lo mette in luce la mostra “No.1 Common” a Copenhagen dal 18 al 20 giugno (all’interno dell’evento 3daysofdesign) che esplora le potenzialità della tipologia No.1 Common, poco utilizzata in Europa, dove prevalgono i legni più chiari.
Le industrie del legno classificano il legname in base a caratteristiche come dimensioni del taglio, nodi, colore e venature. Negli Stati Uniti, il grado “Number 1 Common” (No.1C) indica legno con una buona quantità di parti chiare, ma in formati più piccoli rispetto ai gradi superiori. Originariamente pensato per mobili e pavimenti, questo tipo di legno è poco usato in Europa, dove si preferiscono gradi più omogenei. Il progetto No.1 Common promosso da AHEC ((American Hardwood Export Council) e presentato al 3daysofdesign mira a valorizzare questo tipo di legno, mostrando le sue qualità estetiche e funzionali attraverso tre oggetti di design.
L’iniziativa è nata da una collaborazione con Benchmark che ha sperimentato l’uso del No.1C per valutarne potenzialità tecniche, estetiche ed economiche, con l’intento di renderlo più competitivo e sostenibile nel settore del design. Dopo questa fase iniziale, il team AHEC ha commissionato ai tre designer Andu Masebo, Daniel Schofield e Anna Maria Øfstedal Eng il compito di sviluppare pezzi che evidenziassero la bellezza e il potenziale di questi legni sostenibili No.1 Common. Il loro obiettivo è quello di evidenziare sia l’appeal estetico che i benefici pratici del materiale, creando design che riflettano le qualità del Number 1 Common mentre contribuiscono a un futuro più sostenibile.
Abitazioni “total wood”: esempi ispiratori
Uno degli esempi più emblematici di total look in legno è rappresentato dalle case prefabbricate in legno nelle Alpi o nei paesi del Nord Europa, dove l’interior design punta su coerenza materica e dialogo con il paesaggio. Le pareti rivestite in tavole di legno naturale, i soffitti con travi a vista e i pavimenti in parquet continuo creano ambienti caldi, materici, e senza soluzione di continuità.
Ma anche in ambito urbano o addirittura marino, architetti e designer sperimentano il legno in chiave contemporanea.
La casa sulla spiaggia
Un esempio è il progetto Beach House di Norm Architects, studio fondato a Copenhagen nel 2008: un’abitazione situata sulla costa danese, che fonde elementi tradizionali con un design contemporaneo. La forma è ispirata a un fienile, con esterni in cedro e interni luminosi e ariosi. La casa è progettata per armonizzarsi con la natura circostante, creando un tranquillo rifugio per le famiglie. Utilizza principalmente legno, tra cui assi di abete Douglas per gli interni e rivestimenti in cedro per gli esterni. All’interno la palette chiara, tono su tono, i materiali naturali come legno e mattoni e l’attenzione alla luce naturale la configurano come un compatto e accogliente rifugio. Il layout è organizzato attorno a due assi di circolazione centrali, con un atrio privato per la vita all’aperto.
“Il legno non è semplicemente un elemento strutturale: è un materiale vivo che conferisce profondità, calore e un profondo senso di presenza agli spazi in cui viviamo”, spiegano gli architetti. “Ci permette di creare case che non sembrano solo progettate, ma vive: spazi che respirano con le stagioni, che trattengono il calore in inverno e la frescura d’estate, e che diventano più belli con il passare del tempo. Le venature naturali, il profumo, la patina che si forma nel tempo: tutto ciò contribuisce a una ricchezza tattile e visiva che i materiali sintetici o industriali semplicemente non possono replicare. Il legno possiede una concretezza: una qualità silenziosa e rassicurante che fa sì che uno spazio si senta radicato nel tempo e nel luogo. Invita alla calma e alla contemplazione, riecheggiando le foreste e i paesaggi da cui proviene. In un mondo in cui così tante cose sembrano veloci e fugaci, il legno offre quiete e permanenza. Noi di Norm Architects siamo attratti dal legno proprio per questi motivi: la sua onestà, la sua tattilità e la sua capacità di inquadrare uno spazio non come un contenitore sterile, ma come un veicolo di vita. Una casa in legno diventa uno sfondo tranquillo per i rituali quotidiani, un rifugio che aumenta il benessere semplicemente essendo ciò che è: naturale, senza tempo e autentico”.
Tradizione in alta quota
L’atmosfera delle tradizionali baite di montagna parafrasata in chiave contemporanea rivive nel progetto Zallinger, l’hotel diffuso sull’Alpe di Siusi con certificazione ClimaHotel, che ha riqualificato un antico villaggio della zona, ad opera di Studio Noa, fondato a Bolzano nel 2011 dall’architetto Stefan Rier.
Gli chalet sono rivestiti con blocchi di legno massello disposti in modo alternato, creando un motivo ritmato ispirato agli antichi fienili. Questa soluzione elimina i riflessi indesiderati delle vetrate, poco adatti all’ambiente alpino. I pannelli in legno si aprono davanti alle ampie finestre, offrendo viste panoramiche, mentre da chiusi filtrano la luce, creando giochi di ombre che favoriscono il relax. Gli interni sono progettati per offrire comfort anche in spazi contenuti, e i tetti sono coperti con scandole in legno, in linea con la tradizione altoatesina.
Un attico nella città eterna
Un compatto ed elegante attico romano, riprogettato dall’architetto Giorgia Dennerlein di Loto Ad Project, nel quartiere Villa Fiorelli, fa del legno la propria cifra stilistica. L’arte maestra del legno (di rovere, in questo caso) ha reso ogni angolo altamente funzionale, ricavando una libreria dal fianco del bancone cucina con piano dining in marmo orobico, un ingresso da un cubo ligneo, un pass-through da una pedana. E all’esterno, il rovere assume la forma di un bacchettato a parete, caldo ed elegante, che fa da sfondo alla cucina outdoor di Talenti.
L’ancestrale rapporto tra legno e design che passa attraverso l’artigianato
Nel mondo dell’arredamento e del design, il legno è da sempre uno dei materiali più iconici e versatili. Utilizzato sin dall’antichità, ha attraversato epoche, stili e culture, evolvendosi insieme al concetto stesso di abitare. Già nelle civiltà egizia, greca e romana, il legno veniva impiegato per creare elementi d’arredo e architettura. La sua lavorabilità e la sua disponibilità lo rendevano ideale per letti, tavoli, troni e strumenti.
Nel Medioevo, le maestranze artigiane europee elevano la lavorazione del legno a forma d’arte, dando vita a mobili scolpiti che ancora oggi rappresentano capolavori di ebanisteria. Con il Rinascimento e, successivamente, con lo sviluppo dell’industria, il legno continua a essere al centro della scena. Nel XX secolo, icone del design come Charles e Ray Eames, Alvar Aalto e Gio Ponti hanno reinterpretato il legno in chiave moderna, abbinandolo a nuove forme, curve ergonomiche e tecniche produttive innovative.
Design sostenibile: il ritorno al legno naturale
Oggi, nell’era della sostenibilità e del design consapevole, il legno torna ad essere protagonista grazie alla sua natura rinnovabile, alla lunga durata e all’eleganza senza tempo. Sempre più designer scelgono essenze locali, legno massello e finiture naturali per dare vita a progetti che uniscono estetica, comfort e rispetto per l’ambiente.
L’uso del legno nel design contemporaneo va oltre la semplice funzionalità: racconta una storia, trasmette calore, crea un legame emotivo tra l’oggetto e chi lo vive. Che si tratti di interni minimalisti in stile scandinavo o di ambienti più rustici e tradizionali, il legno si adatta, valorizzando lo spazio con la sua presenza autentica.
Quando l’arte riflette sulla grandezza della materia prima e sul rigore progettuale
All’ultima edizione del Salone del Mobile.Milano, la società del Gruppo Rubner specializzata nella costruzione di edifici in legno ha presentato un progetto in collaborazione con AMDL CIRCLE e Michele De Lucchi, l’installazione in legno Catasta. L’installazione richiama la forma di una piccola casa con un tetto ampio e spiovente, simile a quello di un tempio. È composta da assi di legno (abete tinto ebano) sovrapposte ordinatamente, con spazi studiati che permettono alla luce di filtrare e allo sguardo di attraversarla, stimolando curiosità e scoperta.
Dall’alto, un’apertura lascia entrare un fascio di luce che illumina lo spazio interno. All’interno, un nido abitato da uccellini e il loro cinguettio creano un’atmosfera intima e poetica. L’opera vuole essere un esempio di costruzione simbolica e ordinata, in cui ogni elemento ha un significato che supera la mera funzionalità. “Catasta” invita a riflettere su un’architettura sostenibile, capace di adattarsi al cambiamento e di raccontare un possibile futuro. Lasciatemi per un attimo idealizzare il concetto di catasta”, ha spiegato l’architetto, “Sono proprio degli altari alla natura e ai boschi. Ma qualche volta le cataste sono vere e proprie costruzioni, piccole casette o vere cattedrali con grandi tetti che le coprono, tenendo insieme i tozzetti e riparando dalla pioggia e dalla neve”.
FAQ Legno
La tendenza del total look in legno sta conquistando sempre più spazio nei progetti di architetti e interior designer, grazie all’evoluzione delle tecnologie produttive, a finiture sempre più sofisticate e a una maggiore attenzione verso la sostenibilità e il comfort abitativo. Di seguito, le domande più frequenti che gli utenti cercano online su questo tema
Quali sono i principali benefici degli interni “total wood”?
Gli ambienti interamente realizzati con finiture e arredi in legno offrono numerosi vantaggi: il legno è un materiale naturalmente isolante, regola l’umidità interna e migliora il comfort termico e acustico. Inoltre, dona una sensazione di calore visivo e tattilità autentica, valorizzando lo spazio con un’estetica accogliente e senza tempo.
In che modo il legno influisce sul benessere emotivo?
Studi neuroscientifici e psicologici hanno dimostrato che vivere a contatto con materiali naturali, come il legno, può ridurre lo stress, abbassare la pressione sanguigna e migliorare la qualità del riposo. Le texture organiche e i toni caldi del legno stimolano una sensazione di calma, contribuendo a creare ambienti che favoriscono il relax e l’equilibrio mentale.
Gli interni in legno sono una scelta sostenibile?
Sì, a patto che il legno provenga da foreste gestite in modo responsabile e certificato (come FSC o PEFC). Rispetto ad altri materiali da costruzione, il legno ha un’impronta di carbonio inferiore, è rinnovabile, biodegradabile e può durare decenni se ben mantenuto. Optare per interni in legno significa quindi investire in un design duraturo e a basso impatto ambientale.
Qual è il miglior legno per costruire una casa?
Il miglior legno per costruire una casa dipende dal tipo di struttura, dal clima e dal budget, ma tra le essenze più utilizzate e apprezzate ci sono l’abete, il larice e il castagno. L’abete, in particolare, è molto diffuso per le costruzioni in legno massiccio e in X-Lam (legno lamellare incrociato), perché è leggero, resistente e facilmente reperibile. Il larice, più duro e durevole, è ideale per ambienti esterni grazie alla sua naturale resistenza all’umidità. Il castagno, infine, offre ottima stabilità e durata nel tempo, ma ha costi più elevati. La scelta deve tenere conto anche della provenienza del legno, preferendo filiere certificate FSC o PEFC per garantire la sostenibilità ambientale del materiale.
Qual è il legno più costoso?
Il legno più costoso al mondo è spesso considerato l’ebano, una varietà rara e pregiata dal colore nero intenso, molto denso e difficile da lavorare, ma estremamente resistente e apprezzata per oggetti di lusso e finiture di alta gamma. Anche il palissandro brasiliano (Rio Rosewood), ormai protetto e difficilmente reperibile, rientra tra i più costosi per via della sua bellezza venata e delle restrizioni commerciali. In generale, il prezzo elevato è determinato dalla rarità della specie, dalla difficoltà di lavorazione e dal pregio estetico
Foto in apertura: Beach House di Norm Architects, studio fondato a Copenhagen nel 2008. Photo Credit: Jonas Bjerre-Poulsen