Piastrelle colorate e pattern geometrici, tendenza di design al Cersaie

A Cersaie 2025 tra le tendenze le piastrelle colorate dai pattern geometrici confermano il superamento del monocromatismo minimalista a favore di soluzioni decorative più d’impatto.

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Piastrelle colorate e pattern geometrici, tendenza di design al CersaieLe piastrelle colorate con pattern geometrici anche complessi, declinate in formati sia grandi sia piccoli, a Cersaie 2025 si sono rivelate una tendenza stilistica della progettazione dei rivestimenti, sia a pavimento sia a parete. L’ultima edizione della fiera bolognese ha infatti confermato il superamento di un certo monocromatismo minimalista, a favore di soluzioni decorative che sfruttano la ceramica più avanzata come elemento di design fortemente materico ed espressivo.

Nuove geometrie e il ritorno dei pattern

L’industria ceramica segna una decisa virata verso il decorativismo, secondo cui il pattern geometrico non è più però semplice ornamento, ma componente attiva nella definizione dello spazio architettonico. Le nuove geometrie si distinguono per la capacità di generare percezioni sensoriali inedite e spesso anche per una interazione diretta tra il colore superficiale e il supporto materico.

I moduli non vengono semplicemente ripetuti o accostati, come avveniva in decadi passate: si prediligono piuttosto composizioni variegate, in cui diversi formati – esagoni, rombi, quadranti… – anche complessi vengono giustapposti secondo schemi di volta in volta adattati al progetto, favorendo in tal modo un elevato grado di personalizzazione.
Il risultato è un maggiore dinamismo spaziale, che apre scorci visivi e prospettive grafiche sia orizzontali sia verticali, con un effetto quasi tessile.

Merito anche dell’innovazione tecnica, in grado di riproporre superfici mimetiche che replicano fedelmente stilemi della tradizione – come ad esempio il mosaico lapideo a grandi tessere o le cementine –, ma con maggiore resistenza meccanica e durata nel tempo.

Nuove geometrie e il ritorno dei pattern
Moon di Gypsum esplora le potenzialità del cemento con una base quadrata liscia, con micro-rigature, che evocano pennellate di cera, e una sezione centrale tridimensionale tonda, più ruvida e materica. In cinque inusuali tonalità cromatiche, è colorata in massa con ossidi naturali e resa idrorepellente da una finitura ideale anche per gli esterni

 

Nuove geometrie e il ritorno dei pattern
La collezione Striche di Ma.Vi.Ceramica ripropone un segno verticale in forma bidimensionale, che dà il senso di una sovrapposizione, più che di un accostamento. Alcune piastrelle presentano un’assenza di decoro, per creare contrasti grafici decisi

 

Piastrelle colorate e pattern geometrici ad effetto 3D

Tra le svariate declinazioni delle piastrelle colorate e dei pattern geometrici, a Cersaie si è consolidato anche il trend delle texture in rilievo, che aggiungono alle campiture cromatiche la dimensione sensoriale. La ricerca tende verso una tridimensionalità tattile che arricchisce la matericità della ceramica di nuove percezioni. I chiaroscuri generati dalle variazioni di spessore delle superfici, infatti, sotto l’incidenza della luce – naturale e artificiale – ne accentuano la profondità geometrica e l’aspetto al variare delle condizioni ambientali.

Piastrelle colorate e pattern geometrici ad effetto 3D
La collezione di gres porcellanato smaltato Dimore di Faetano – Del Conca reinterpreta cinque marmi pregiati naturali con quattro pattern originali, realizzati in variegate cadenze cromatiche per elementi di piccolo formato

 

Piastrelle piccole e grandi, il mix & match dei formati

Oltre all’accostamento di colori e pattern geometrici, emerge anche la coesistenza di formati diversi, all’interno di una medesima composizione.

Le piastrelle di dimensioni più contenute (dai mosaici al classico 20×20 cm) diventano così elementi di forte accento visivo, utili all’individuazione di precise superfici o alla definizione di quinte sceniche importanti dal punto di vista espressivo. L’effetto “tappeto ceramico”, ad esempio, prevede la posa di piccoli elementi dal disegno geometrico al centro di una stanza, inquadrati da una cornice di piastrelle più grandi, monocromatiche.

I grandi formati (le lastre dai 60×120 cm in su) aggiungono infatti continuità visiva all’insieme, sfruttando sempre più spesso tinte piene e sature – verde petrolio, blu cobalto, rosso corallo… – per dare vita a blocchi di colore estremamente vibranti, con poche fughe e altrettanto d’impatto degli elementi di dimensioni più ridotte (come i brick o gli esagoni).

Anche i macro pattern, spesso ottenuti grazie alla stampa digitale ad alta definizione su gres porcellanato, vengono in ausilio, trasformando le superfici in veri e propri pannelli decorativi astratti.

Piastrelle piccole e grandi, il mix & match dei formati
Kilim di Eccentrico, collezione di gres porcellanato ispirata agli omonimi tappeti della tradizione araba, combina due formati e nove varianti cromatiche, in finitura sia matt sia lucida, per composizioni modulari e uniche. Ulteriori pattern geometrici possono essere creati con il decoro diagonale Khat, ruotato e combinato liberamente

 

La dimensione cromatica della ceramica

La scelta delle palette non è casuale, ma risponde a precise regole estetiche, oltre che a dinamiche percettive. La tendenza si concentra sull’uso di toni saturi (come la terracotta, le tonalità fredde del blu e del verde scuro), in contrapposizione con fondi più neutri seppure materici: grigio, tortora, beige… L’accostamento di queste cromie decise ai pattern geometrici amplifica l’effetto decorativo, aggiungendo un grado maggiore di dinamismo e di contemporaneità.

La smaltatura e la vetrificazione degli elementi ceramici è giunta poi a tali livelli di perfezione industriale da garantire una estrema stabilità cromatica anche in ambientazioni difficili, come ad esempio negli esterni o in luoghi soggetti a forte irraggiamento luminoso, e una profondità materica ineguagliata.

Accanto alle produzioni dal sapore artigianale, ruolo di rilievo ha in tal caso il gres porcellanato, dalle incredibili proprietà mimetiche e soprattutto dalla durata e dalle prestazioni meccaniche elevate.

La dimensione cromatica della ceramica
La collezione Quadrille (design Clara von Zweigbergk) di Decoratori Bassanesi, di gres porcellanato smaltato, è un sistema aperto alla combinazione di sei differenti decori, declinati in una palette cromatica appositamente studiata

 

Piastrelle colorate e pattern geometrici per modulare lo spazio

La scelta di piastrelle colorate in tinte decise e con pattern geometrici particolarmente espressivi può influire sulla percezione dimensionale di un ambiente. Disegni complessi e palette sature tendono infatti a rimpicciolire lo spazio, facendolo sembrare più compresso. In locali non particolarmente estesi meglio allora limitare i pattern a singole superfici d’accento – una parete, una campitura – oppure optare per disegni con predominanza di colori chiari, per mantenere il senso di ariosità. Ideali poi le fughe sottili, che non frammentano troppo l’insieme e concorrono ad aggiungere l’impressione di continuità e quindi di estensione prospettica.

Piastrelle colorate e pattern geometrici per modulare lo spazio
Le Formelle di Cimento® ispirate ai paesaggi urbani e lagunari di Venezia – da cui prendono anche i nomi, Calle, Salso, Fondo, Rigà, Riva – sono realizzate con un composto cementizio dalla forte presenza materica. @sRivoltella

 

FAQ Piastrelle colorate

Le piastrelle colorate con pattern geometrici, anche complessi, proposte in formati sia grandi che piccoli, rappresentano una delle tendenze più rilevanti nella progettazione dei rivestimenti, a pavimento e a parete. Ecco le domande più cercate online. 

Quale è il formato geometrico più versatile per la posa a pavimento?

A parte i tradizionali formati quadrato e rettangolare, l’esagono può essere considerato tra le dimensioni più versatili delle piastrelle, poiché permette una eventuale alternanza cromatica, per dare vita a macro pattern geometrici, oppure la posa con ad altri materiali – ad esempio il parquet –, in situazioni in cui sia necessario diversificare le prestazioni tecniche (ad esempio nel passaggio tra cucina aperta sul soggiorno). L’originale effetto “puzzle” che si ottiene genera discontinuità estetica ma in modo armonico, lasciando ampia libertà anche nella scelta delle palette.

Nella posa mix & match tra diversi formati, le fughe tra le piastrelle devono essere omogenee?

Tecnicamente le fughe tra piastrelle dimensionalmente differenti devono essere uguali. A tal fine, per garantire il perfetto allineamento delle giunzioni e facilitare la posa in opera, è meglio optare per elementi ceramici tutti rettificati, che garantiscano accostamenti minimi e uniformi. Importante, in tal caso, anche la scelta del colore delle fughe: una tinta neutra “sparisce” mettendo in evidenza le superfici cromatiche delle piastrelle, mentre una fuga a contrasto può essere usata per accentuare ulteriormente il pattern e la geometria.

Le piastrelle colorate a pattern geometrico sono adatte per la posa in esterno?

Sì, a condizione che si utilizzi un materiale ceramico, come ad esempio il gres porcellanato, dalle elevate prestazioni sia di resistenza alle intemperie e al gelo sia antiscivolo (con superficie dal coefficiente R10 o R11). Le lastre di grande formato con motivi geometrici sono infatti sempre più frequenti in terrazzi e aree living esterne, per dare continuità visiva ed estetica con l’interno.

I pattern geometrici sono una tendenza passeggera o un investimento a lungo termine?

La riproposizione contemporanea dei pattern geometrici, spesso a partire da declinazioni di stampo tradizionale (piastrelle esagonali, cementine), garantisce una longevità stilistica superiore rispetto al passato. Se tuttavia non si è del tutto convinti, meglio optare per elementi ceramici dal disegno delicato e in tonalità neutre, con accenti contenuti, in modo da essere meno soggetti ad una obsolescenza estetica.

 

Foto in apertura: La collezione Arteseta di Ceramiche Marca Corona applica la ricerca tradizionalmente dedicata ai piccoli formati a lastre di scala maggiore, per attualizzarne estetica e funzionalità. In pasta bianca, declinata in due decori tridimensionali e sei colori saturi, ha una nuova finitura Kristallina, micro-texture granulare lucida e vellutata al tatto. Nella foto: Malachite Granato.




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